Piemonte Agriqualità - per valorizzare i nostri prodotti

01/09/2011

Il progetto “Piemonte Agriqualità” voluto dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte, Unioncamere Piemonte e Province  piemontesi a sostegno del sistema produttivo agricolo regionale prevede l’avvio di un nuovo sistema di certificazione dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT), dei prodotti derivanti da produzione integrata, di quelli OGM Free, di quelli delle Terre Alte e dei Parchi e l’applicazione del Marchio di Valorizzazione ‘PIEMONTE AGRIQUALITÀ’.
Esso si pone l’obiettivo di individuare gli interventi congiunti di valorizzazione dei prodotti agroalimentari piemontesi, proseguendo e sviluppando, nel contempo, le azioni comuni volte alla tutela della qualità e delle tipicità delle produzioni. A tale scopo, è stata sottoscritta una convenzione operativa che si propone di individuare gli interventi di valorizzazione dei prodotti agroalimentari piemontesi e di coordinarli.
Le attività di valorizzazione della qualità prevedono la predisposizione di un sistema di certificazione attestante la conformità dei prodotti agricoli ed agroalimentari a determinate caratteristiche produttive definite all’interno di un disciplinare di produzione nei comparti delle Produzioni Agroalimentari Tradizionali, Produzione integrata, prodotti Aree parco, Terre Alte, OGM Free e la gestione del Marchio di Valorizzazione da applicare sulle produzioni certificate.
Confagricoltura, insieme agli altri enti coinvolti, svolgerà il ruolo di animazione e coordinamento del progetto ‘Piemonte Agriqualità’ a livello territoriale, facendo convergere le esigenze dei produttori con le norme tecniche previste dal Sistema di Certificazione e dall’uso del Marchio di Valorizzazione. In quest’ottica, nell’ambito dei prodotti PAT (Produzioni Agroalimentari Tradizionali) prendono il via ufficialmente due progetti pilota per applicare tutto il nuovo sistema di certificazione a prodotti già inseriti nell’elenco regionale: il salame nobile del Giarolo e la cipolla dorata e rossa di Castelnuovo Scrivia. La scelta è stata condivisa da un tavolo tecnico che ha valutato, innanzitutto, il fatto che le due produzioni fossero già supportate da un Consorzio di tutela e da un’Associazione di Produttori che ne gestiscono e salvaguardano rispettivamente il processo produttivo e la coltivazione, preservandone le qualità.
Il percorso sperimentale avviato per questi due prodotti permetterà loro di qualificarsi come prodotto certificato dalla Regione Piemonte, consentendone una migliore identificazione da parte del consumatore. Questo tipo di progettualità e gli obiettivi perseguiti si innestano perfettamente nei lavori e nelle strategie che di concerto sono sostenute da Confagricoltura Alessandria con la Camera di Commercio, la Provincia e le altre Organizzazioni Agricole.

Gian Paolo Coscia