P.S.R. prossimo venturo

10/09/2014

Le Misure agroambientali del Programma 2014-2020

La Regione Piemonte ha approvato la proposta di Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 con sua deliberazione n. 19 - 260 del 28 agosto 2014. Il testo definitivo di tale proposta è stato trasmesso alle autorità nazionali (MIPAAF) dalla Regione Piemonte in data 29 agosto e inoltrato ufficialmente dal Ministero alla Commissione europea il giorno 1° settembre, data ufficiale di ricezione.
Il testo è disponibile sul sito della Regione Piemonte all’indirizzo www.regione.piemonte.it/agri/psr2014_20/testoNegoziato.htm
È troppo presto per dare una valutazione anche sommaria al P.S.R. proposto dalla Regione all’esame della Commissione Europea: nelle prossime settimane e ancor più, dopo le osservazioni della Commissione Europea, sarà possibile definire al meglio il quadro che si delineerà per il Piemonte per i prossimi anni.
Però, tra le varie misure che verranno attivate ci sono anche i pagamenti agroambientali, che nel nuovo P.S.R. si chiamano agro-climatico- ambientali.
Con queste misure l’Unione Europea intende conferire al settore agricolo l’importante compito di combattere gli sconvolgimenti climatici attualmente in atto per mitigarne gli effetti.
Per questo motivo la Regione ha previsto una lunga serie di impegni che vanno dalla minima lavorazione alla razionalizzazione degli interventi irrigui sul mais, per citare i più innovativi, oltre alle tradizionali azioni già presenti nelle precedenti programmazioni.
Come tutti ben sanno, la misura che ha riscosso il maggiore gradimento e adesione tra gli agricoltori piemontesi, e primi fra tutti quelli alessandrini, è l’introduzione o il mantenimento dei sistemi di lotta integrata, che negli anni si è chiamata 2078, Misura F1 e, fino al 2014, Misura 214.1.
Anche nelle prossime azioni agro-climatico-ambientali troviamo questa misura, la 10.1.1.
La Regione non ha definito nessuna regola tecnica per le nuove misure agro-climatico-ambientali: ha solo stabilito che le aziende che aderiscono dovranno avere rispettato fin dalla semina le norme tecniche generali e di coltura che la Regione emette in base alle decisioni del Comitato Tecnico Scientifico nazionale.
Le imprese agricole che intendono aderire per la prima volta o proseguire negli impegni assunti e conclusi nel 2014 devono però sapere cosa fare fin da questo inizio di autunno, per poter aderire alle nuove azioni in piena regolarità.
Per poter rendere applicabile fin da oggi la nuova misura 10.1.1, paragonabile alla 214.1, da parte delle imprese agricole che vorranno aderire, qui di seguito vengono riassunte le principali disposizioni agronomiche obbligatorie valide nel 2014, limitando l’analisi ai principali seminativi autunno-vernini; queste disposizioni, in vigore da almeno 15 anni – e si ritiene con una certa sicurezza che saranno uno dei cardini della 10.1.1 – sono consultabili sul nostro sito internet www.confagricolturalessandria.it.
In breve si possono così riassumere:
• Obbligo delle analisi del suolo: qualora la dotazione del suolo in fosforo e/o di potassio sia definita ricca dalle analisi sono vietati gli apporti di fosforo e potassio.
• Concimazione azotata alla semina dei cereali autunno vernini, dell’erbaio di loietto e della colza: è vietato l’utilizzo di azoto minerale, tranne l’impiego di concimi complessi organo-minerali con un apporto massimo di 15 kg all’ettaro di azoto solo nel caso in cui sia necessaria anche la concimazione fosfopotassica.
• Concimazione del pisello proteico: vietato ogni apporto azotato minerale.
• Concimazione con letame: ammessa su tutte le colture entro i limiti previsti dai disciplinari di produzione.
• Diserbo in pre emergenza: non ammesso sui cereali a paglia autunno vernini.
• Difesa con insetticidi sulle colture autunnali: è ammessa la concia delle sementi con i prodotti registrati per tale impiego.
I nostri tecnici sono a disposizione per ogni chiarimento.
Rimangono due interrogativi, uno di carattere tecnico e l’altro di carattere economico.
Il primo, di carattere tecnico, è sulle rotazioni colturali: la regola generale sarà impostata sulla presenza nell’avvicendamento di tre colture, che potranno essere coltivate sullo stesso appezzamento per tre volte nel quinquennio d’impegno, con un solo ristoppio per ciascuna coltura. All’inizio di ogni nuovo PSR il primo anno di applicazione per le nuove aziende e per quelle che proseguono un impegno scaduto è sempre stato un “anno zero”, che non considerava la successione delle colture negli anni precedenti per il rispetto della rotazione nell’anno iniziale. Abbiamo formalizzato tale richiesta alla Regione anche per la nuova programmazione, ma non abbiamo ancora nessuna risposta.
Si consiglia, pertanto, alle aziende che intendono aderire per la prima volta o proseguire negli impegni conclusi nel 2014 di avvicendare le colture nel rispetto della regola generale (un solo ristoppio e al massimo 3 volte negli ultimi 5 anni), considerando che i cereali a paglia autunno vernini (grano tenero, grano duro, orzo, avena, segale, triticale e farro) ai fini dell’avvicendamento sono considerati una sola coltura.
Sarà nostra cura comunicare con la massima tempestività le decisioni regionali in merito.
Il secondo riguarda i premi che verranno pagati per ogni coltura ammessa a premio.
Ad oggi non è dato conoscerli perché sono in via di definizione e l’iter per la loro approvazione da parte della Commissione Europea non sarà breve.
Ci auguriamo solo che vengano adeguati con considerevoli aumenti per poter realmente premiare il rispetto degli impegni agro-climaticoambientali che gli agricoltori aderenti si assumeranno per il maggior benessere di tutta la società.

Marco Visca