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Export: le guerre commerciali determinano una frenata per l'agroalimentare


08/03/2019

Paese che nel periodo 2010-2017 ha maggiormente incrementato l’export (+50%), dopo la Spagna (+59%) e prima dell’Olanda (+43%). “In una situazione di mercato in cui i consumi domestici ristagnano, le esportazioni, per i nostri prodotti sono fondamentali – ha commentato il presidente Giansanti –. Le buone performance finora raggiunte sono da imputare principalmente all’impegno degli imprenditori. Ora occorre fare qualcosa di più, attraverso una più stretta integrazione tra la produzione agricola e le attività di trasformazione e un maggiore sostegno da parte delle Istituzioni”. 

Dai dati emerge la necessità di incrementare la produzione di beni primari di origine italiana, in quanto il trend delle importazioni di derrate agricole è in aumento.

“E’ indispensabile – ha concluso Giansanti - che quanto prima l’Italia si doti di un programma strategico per il rilancio dell’agricoltura e di una piano straordinario di valorizzazione, sotto la cabina di regia della Presidenza del Consiglio, del Made in Italy. Solo incrementando la nostra produzione saremo più presenti e competitivi nei mercati globali. Mercati che sempre più risentono degli effetti dei dazi sui rapporti commerciali. In questo contesto rivestono una straordinaria occasione i trattati internazionali, che devono portare vantaggi economici per il nostro comparto”.

Evoluzione del valore dell’esportazioni dei prodotti agricoli e dei prodotti dell’industria alimentare (milioni di euro)

Fonte: elaborazione Centro Studi Confagricoltura su dati Istat