ASSISTENZA - INVALIDITĀ CIVILE

01/04/2010

L’invalidità civile consiste nel riconoscimento di uno stato invalidante, indipendentemente da causa di servizio, lavoro o guerra, in base al quale l’interessato può ottenere i benefici economici e/o socio-sanitari previsti dalla legge. La tutela risponde esclusivamente alla necessità di garantire ai cittadini inabili al lavoro e sprovvisti dei mezzi per vivere, il diritto al mantenimento e all’assistenza sociale. La legge considera diverse soglie di invalidità (la percentuale di invalidità risulta dal verbale redatto dalla Asl che ha effettuato l’accertamento sanitario), in corrispondenza delle quali prevede diversi benefici: - 34% è la soglia minima di invalidità. Si ha diritto ad ottenere gratuitamente protesi e ausili ortopedici. - dal 46% in poi si ha diritto all’iscrizione nelle liste speciali dei Centri per l’impiego per l’assunzione agevolata al lavoro - con almeno il 74% si è considerati invalidi parziali e si ha diritto (in presenza di determinati requisiti di reddito) al pagamento di un assegno mensile. - con il 100% si è riconosciuti invalidi totali e si ha diritto alla pensione di inabilità (in questo caso i limiti di reddito sono più alti). Se la persona non è autosufficiente si ha diritto all’indennità di accompagnamento. E’ importante sottolineare come per i soggetti con più di 65 anni l’unica prestazione economica possibile sia l’indennità di accompagnamento. Dal 1° gennaio 2010 le domande di prestazione per invalidità civile, cecità e sordità civile, handicap e disabilità si presentano non più alle ASL ma all’Inps, che oggi si limita al pagamento delle prestazioni. Con questa nuova procedura, l’Inps intende riordinare il sistema di valutazione sanitaria e di concessione dei benefici per garantire uniformità su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo è quello di diminuire i tempi lunghi per la concessione delle prestazioni, velocizzando il processo di accertamento - che dovrà esaurirsi al massimo entro 120 giorni, contro gli attuali 345 – e informatizzare i dati sanitari, ma anche rendere trasparenti tutte le fasi del processo e superare la scarsa efficacia dei controlli sul fenomeno dei falsi invalidi. Alle ASL spetterà sempre l’accertamento del requisito sanitario ma un medico dell’Inps farà parte delle commissioni mediche delle Asl. Inoltre il servizio si avvicina all’utente, che può ad esempio decidere, nell’ambito delle disponibilità dell’Istituto, la data della visita medica. Anche il contenzioso (320 mila cause pendenti) passerà completamente nelle mani

Area patronato
curata da
PAOLA ROSSI