L'Aratro n. 9 Ottobre 2017 - page 13

OTTOBRE 2017
13
È
stato pubblicato nella
G.U. n. 190 del 21 agosto
scorso il Decreto Mini-
steriale riguardante l’uso dei
pezzi di legno nella produzione
dei vini.
Al fine di riepilogare quanto
viene riportato nel Decreto, ri-
portiamo la cronistoria delle
norme relative all’argomento:
• l’UE, nel prescrivere le norme
di base che disciplinano le
pratiche enologiche, ha stabi-
lito che gli Stati membri pos-
sono prevedere norme più re-
strittive per i vini prodotti al-
l’interno del proprio territorio,
al fine di rafforzare e preser-
vare le caratteristiche dei vini
DOP, IGP, spumanti e liquo-
rosi;
• l’Italia con il DM 2 novembre
2006 ha recepito la normativa
europea, vietando l’uso dei
pezzi di legno per i vini al-
l’epoca definiti come
“v.q.p.r.d”(oggi definiti come
DOC/DOCG), senza peraltro
vietare questa pratica enolo-
gica per i vini IGT e generici
(ex “vini da tavola”);
• con la pubblicazione del Testo
Unico, all’art. 23, è stata ri-
presa la normativa UE, ripor-
tata al primo punto;
• con il DM 21 giugno 2017
viene abrogato il DM del 2 no-
vembre 2006, confermando
comunque che l’uso di pezzi
di legno è vietato per la produ-
zione (elaborazione, conserva-
zione e/o affinamento) dei
vini italiani a DO, mentre il
loro utilizzo è consentito per i
vini a IGP e per i vini generici
(nel rispetto della normativa
UE).
Luca Businaro
“L’
obbligo di indicare in etichetta lo stabili-
mento di produzione dei cibi è un preciso se-
gnale di sostegno alle produzioni agroali-
mentari del nostro Paese che si distinguono per qualità
e sicurezza e che devono puntare sempre più sull’inter-
nazionalizzazione, potendo contare su un quadro nor-
mativo certo e chiaro”.
Lo ha sottolineato il presidente di Confagricoltura
Massimiliano Giansanti
, in relazione al decreto le-
gislativo sull’etichettatura approvato il 15 set-
tembre scorso in Consiglio dei Ministri.
“Siamo favorevoli
- ha proseguito Giansanti -
al fatto che
in etichetta vengano fornite il maggior numero possibile di
informazioni, puntuali e trasparenti, a tutela del consuma-
tore e della qualità di un prodotto che le nostre imprese de-
vono e vogliono vedere competitivo su scala globale”.
“Questo decreto è dunque di importanza certa, ma è ne-
cessario
- ha concluso il Presidente di Confagricol-
tura -
che il sistema dell’etichettatura in tutti i suoi
aspetti, in virtù della vocazione internazionale della no-
stra attività d’impresa, venga regolamentato a livello eu-
ropeo”.
Il decreto non
coinvolge i vini
C
on un comunicato
emesso il 15 settembre, il
Ministero ha reso nota
l’approvazione da parte del Con-
siglio dei Ministri del Decreto le-
gislativo che reintroduce l’ob-
bligo di indicare in etichetta lo
stabilimento di produzione. Nel
comunicato si informa anche
che le aziende hanno tempo 180
giorni per smaltire le etichette
che seguono la vecchia norma-
tiva e i prodotti già etichettati
con la vecchia normativa.
Nel comunicato non viene pur-
troppo esplicitato che il vino (a
tutti gli effetti considerato un ali-
mento) non viene coinvolto dal
Decreto, in quanto le norme re-
lative all’etichettatura sono già
racchiuse all’interno del Reg. UE
1308/2013; è noto infatti che
per i produttori di vini tranquilli
ed altri vige l’obbligo di indicare
lo stabilimento di imbottiglia-
mento, mentre tale indicazione è
facoltativa per gli spumanti.
L.B.
Giansanti: L’indicazione dello stabilimento produttivo
importante strumento per la competitività
Confermato il divieto di uso dei trucioli per i vini a D.O.
aratro N 09-2017.qxp_Layout 1 06/10/17 12:50 Pagina 13
1...,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12 14,15,16
Powered by FlippingBook