In breve del 12 Novembre 2013

12/11/2013

Il mercato dei cereali e della soia (da Newsletter Obiettivo Cereali de L’Informatore Agrario)
Forse è presto per parlare di un’inversione di tendenza, ma la mini-ripresa dei prezzi del grano tenero delle ultime settimane si è fermata. I listini nazionali sono rimasti invariati, come del resto per tutti i cereali. A Milano il frumento panificabile è rimasto fermo a 214,50 euro/t, a Bologna il «fino» a 208,50 euro/t. La tendenza dei mercati internazionali è invece al ribasso. A Chicago il titolo di dicembre è calato costantemente nel corso della settimana, chiudendo venerdì a 649,6 cent/bushel (quasi 30 cent in meno del venerdì precedente). Le ragioni di questo calo sono la revisione in rialzo delle stime Usda su raccolto e stock (questi ultimi +2 milioni di tonnellate), a fronte di un export che, nonostante gli impegni di vendita già presi per i prossimi mesi, resta soddisfacente ma costante. A ciò si aggiunge il prezzo basso del mais, che esercita anch’esso la sua pressione al ribasso.

In Europa la tendenza ribassista non è così pronunciata. Il Matif ha chiuso venerdì a 201,50 euro/t (-6,25 euro/t rispetto al venerdì precedente). Comunque non c’è ancora la temuta corsa a vendere titoli, per cui il prezzo è calato, ma non crollato. Il mercato «fisico» è invece abbastanza stabile, anche se non riesce a «sfondare» quota 200 (venerdì a Rouen 199 euro/t). Le fortissime perturbazioni che si sono abbattute sul versante atlantico di Francia, Inghilterra e Galles fanno temere un calo delle semine, e la stabilità del cambio dollaro/euro a 1,35 ha ridato un po’ di competitività al frumento europeo. Attenzione però al differenziale del prezzo del frumento rispetto al mais, che ha raggiunto un livello record a 36 euro/t.

Per quanto riguarda il mais viste le tendenze internazionali, i listini nazionali hanno registrato in via prudenziale un calo di un euro a tonnellata. Pertanto a Milano il mais italiano ha chiuso a 197,50 euro/t, a Bologna a 189 euro/t. Più pronunciato il calo per il mais comunitario (da -3 a -4 euro/t), mentre resta invariato il mais ucraino (199 euro/t arrivo Bologna).

Dopo una settimana estremamente volatile, il Matif registra invece un incremento per il future di gennaio 2014, che ha chiuso venerdì a 173,50 euro/t (settimana precedente: 163,25 euro/t). La ripresa si è verificata anche sul mercato fisico, con il mais fob Rouen che quota 173 euro/t.

Il mercato di Chicago si è mostrato meno volatile, ma in calo, salvo venerdì dove c’è stato un lieve recupero per il future di dicembre (chiusura a 426,6 cent/bushel, ossia sostanzialmente invariata rispetto alla settimana precedente).

L’orzo resta sostanzialmente stabile, anzi con un lieve rialzo per la merce nazionale: +2 euro/t a Bologna (chiusura a 205 euro/t), invariato a Milano (209 euro/t). Certo non si era mai visto il prezzo dell’orzo letteralmente «incollato» al frumento per periodi così lunghi, ma evidentemente la domanda resta vivace e ciò sostiene le quotazioni.

A Rouen l’orzo ha ripreso leggermente quota, chiudendo venerdì a 178 euro/t. Le esportazioni Ue procedono speditamente, minacciate solamente dall’arrivo del mais di nuovo raccolto dall’Ucraina.

A Chicago la soia del titolo di novembre (in scadenza prossimamente) è tornata oltre i 1.300 cent/bushel (per l’esattezza 1306 cent/bushel). Per le scadenze successive, in particolare gennaio 2014, non è stato raggiunto questo livello, ma i guadagni settimanali sono stati anche più sostanziosi. Il riflesso dei movimenti internazionali sulla soia nazionale è di sostanziale stabilità: a Milano i semi restano invariati a 425,50 euro/t, a Bologna aumentano di 3 euro/t, chiudendo giovedì scorso a 426,50 euro/t.

 
Pac, per il prossimo anno ancora nessuna novità
Da un certo punto di vista, il 2014 sarà un anno “tranquillo” sul fronte del sostegno della Pac. Lo scrive Angelo Frascarelli sul numero 44 di Terra e Vita, precisando che, per quanto riguarda i pagamenti diretti, il 2014 sarà esattamente identico al 2013: i titoli all’aiuto, l’articolo 68, la riserva nazionale mantengono le stesse regole del 2013.