In breve del 9 Aprile 2013

09/04/2013

La pollina è una biomassa combustibile
Il Consiglio di Stato, sez. IV, con sentenza n. 1230 depositata in data 28.2.2013, ha stabilito che la pollina deve considerarsi biomassa combustibile utilizzabile ai fini della produzione di energia elettrica ai sensi della parte V del Codice dell’ambiente, purché presenti i requisiti per essere definita sottoprodotto, previa autorizzazione degli enti competenti per territorio, ribadendo, quindi, quanto indicato dall’art. 18 della legge 96/2010. Di conseguenza, gli impianti che producono energia alimentati da pollina o altre deiezioni animali non sono assimilabili a quelli che trattano rifiuti e non devono essere sottoposti alla relativa disciplina. I principi contenuti nella sentenza sono un importante passo in avanti per far chiarezza su di un argomento che da diversi anni ha prodotto come principale risultato contenziosi ed incertezza fra gli operatori. Ci si augura ora che l’indirizzo espresso possa essere applicato dagli enti locali senza ulteriori ripensamenti.

Mercato dei cereali 1 / grano
La scorsa settimana il grano tenero ha visto, sia a Parigi che a Chicago, un timido recupero delle quotazioni rispetto al «giovedì nero» della settimana precedente. Il grano tenero con scadenza maggio 2013 ha chiuso sul Cbot venerdì scorso a 699 cent/bushel, con un incremento rispetto al venerdì precedente dell’1,77%. Sembra perciò superato - scrive L'Informatore Agrario - lo shock del rapporto Usda, con gli operatori che sono tornati a comprare titoli dopo la pausa pasquale. Situazione analoga sul Matif, con un recupero di 5 euro/t tra lunedì e venerdì (chiusura per scadenza maggio 2013: 243,75 euro/t). I listini nazionali restano, come prevedibile, invariati.
A Milano il frumento tenero panificabile vale 262,50 euro/t, a Bologna il frumento fino quota 256,50 euro/t. L’ottimismo di breve termine resta però offuscato dalle previsioni di forte ribassi per i prezzi del nuovo raccolto. Per la scadenza di novembre 2013 il Matif quota 214,50 euro/t e per il frumento tenero nazionale le proposte di acquisto vanno dai 210 ai 220 euro/t per ritiro luglio–settembre.

Mercato dei cereali 2 / mais
Rispetto al frumento tenero il mais non ha recuperato altrettanto bene. A Chicago, dopo il crollo del giovedì precedente, le quotazioni sono rimaste basse, chiudendo venerdì scorso a 629 cent/bushel.
Leggermente meglio il Matif, che ha recuperato qualcosa a metà settimana, con chiusura per scadenza giugno a 225,25 euro/t.

La domanda internazionale è rivolta verso il Sud America, e l’unico fattore che sostiene la domanda negli USA è per il momento costituito dalla crescita dei consumi per la produzione di bioetanolo.
Di questo trend stagnante/ribassista ha dovuto tenere conto anche il mercato nazionale, che ha perso per il mais italiano 1 euro/t a Milano (chiusura di martedì scorso a 231,50 euro/t) e 2 euro/t a Bologna (230 euro/t).

Come negli Usa, unica ragione di sostegno delle quotazioni è l’uso energetico, anche se i quantitativi previsti (accordo siglato per 300.000 t) non sono sufficienti a smaltire gli stock del mais contaminato. Il mais per uso energetico è quotato a Bologna a 180 euro/t (+5 euro/t rispetto alla settimana precedente).

Mercato delle proteoleaginose / soia
La soia è in calo, un po’ per l’offerta brasiliana che si sta stabilizzando e anche per il disinteresse da parte degli investitori istituzionali.

A Chicago la chiusura di venerdì è stata di 1.361 cent/bushel, con un calo di circa il 3% nel corso della settimana. Il mercato nazionale ha recepito seppure in ritardo la tendenza ribassista, e i semi di soia nazionali sono calati, dopo i sostanziosi rialzi delle scorse settimane, di 5 euro/t a Milano (508,50 euro/t) e di 2 euro/t a Bologna (508 euro/t).