In breve dell'11 Novembre 2014

11/11/2014

Il mercato dei cereali e dei semi oleosi
Sul mercato nazionale la settimana scorsa è stata piuttosto tranquilla. Si sono stabilizzate le quotazioni del frumento tenero e dei semi oleosi, mentre per quanto riguarda i cereali foraggeri si è assistito a un indebolimento del mais e a una lieve rivalutazione dell’orzo. Sui mercati internazionali si registra invece un’inversione di tendenza, con quasi tutte le quotazioni in ribasso. I prezzi dei frumenti teneri nazionali sono rimasti invariati su tutte le piazze. Il frumento panificabile ha quotato a Milano 190,50 euro/t, a Bologna 191 euro/t. Di conseguenza sono rimasti invariati anche i prezzi delle farine, mentre hanno recuperato dai 4 ai 6 euro alla tonnellata i sottoprodotti. Al livello internazionale si è invece arrestata la serie di moderati rialzi che aveva caratterizzato l’andamento dei mercati nelle ultime settimane. A Parigi, dove si è esaurito il future di novembre, si ragiona ormai sulla scadenza di gennaio, che venerdì scorso è scesa sotto i 170 euro/t, chiudendo a 169 euro/t.  Stesso trend ribassista anche a Chicago, dove il future di dicembre ha chiuso a 514,4 cent/bushel (151,49 euro/t). La ragione di questi cali è dovuta a un minor interesse da parte degli operatori ad acquistare titoli, per via del rallentamento del commercio internazionale e della conseguente correzione al rialzo delle stime degli stock di fine campagna. Il pessimismo non ha risparmiato le quotazioni della merce per pronta consegna: l’ultimo prezzo per il grano tenero panificabile francese a Rouen è di 171 euro/t fob.

L’orzo nazionale sembra essere tornato a interessare la domanda zootecnica, con un aggiustamento al rialzo delle quotazioni. A Milano l’aumento è stato di 5 euro alla tonnellata (178,50 euro/t), a Bologna di un euro (179 euro/t).  Questi aumenti sono anche conseguenza del recupero che c’è stato sul mercato internazionale. L’ultima quotazione per merce francese resa al porto di Rouen è stata di 157 euro/t, con un lieve calo rispetto ai 160 euro/t dell’inizio della scorsa settimana, ma pur sempre in netto recupero rispetto al minimo stagionale di 136 euro/t di fine settembre.

Le quotazioni per il mais nazionale hanno ripreso a calare. A Milano il ribasso è stato di 3 euro/t (150,50 euro), a Bologna di soli 50 cent/t (163 euro/t). In calo, da 1 a 3 euro/t, anche il mais d’importazione.  In generale il trend ribassista sembra essere più pronunciato in Europa che negli USA. A Parigi il future di gennaio 2015 è sceso nuovamente sotto i 150 euro/t, chiudendo venerdì a 147 euro/t. In compenso il mercato fisico è rimasto più o meno stabile: 144 euro/t fob Bordeaux. A Chicago l’atteggiamento degli operatori è moderatamente pessimista, perché sono state riviste al rialzo le stime sia della produzione, sia delle scorte di fine campagna. Il future di novembre ha chiuso venerdì a 376,4 cent/bushel (118,74 euro/t).

Il mercato nazionale dei semi oleosi ha subito una battuta d’arresto e le quotazioni sono rimaste invariate: i semi di soia hanno quotato a Milano 335,50 euro/t, a Bologna 340 euro/t. Invariati anche i semi di girasole (Bologna 368,50 euro/t). A Chicago il future di gennaio 2015 aveva aperto agli inizi della scorsa settimana con un ribasso, per poi riprendere quota fino ai 1.036,6 cent/bushel (305,27 euro/t), tendenza in rialzo. Sul Matif i semi di colza, il cui future di febbraio 2015 aveva toccato qualche giorno fa quasi 350 euro/t, sono tornati ai livelli di fine ottobre, chiudendo venerdì scorso a 334,50 euro/t.

Per quanto riguarda il riso il dato settimanale delle vendite dei produttori rilevato dall’Ente Risi si è attestato a 33.925 t, di cui 16.170 t di «lunghi A», 10.364 t di “tondi”, 6.444 tonnellate di “lunghi B” e 947 tonnellate di “medi”, con un aumento delle transazioni di 62.064 tonnellate (+21,7% rispetto alla campagna precedente). Alla Borsa Merci di Vercelli rispetto alla settimana scorsa si registra l’aumento di 9 euro a tonnellata per del Selenio (ora a 327-337 euro/t) e di 10 euro del Thaibonnet (quotato 240-250 euro/t). Sui mercati internazionali in calo il Thai 100% B (-5 dollari/t, a 430 dollari) e il Vietnam 5% (-5 dollari/t, a 435 dollari). In aumento l’India 5% (+10 dollari/t, a 410 dollari), il Pakistan 5% (+5 dollari/t, a 400 dollari) e il Pakistan 25% (+5 dollari/t, 355 dollari).

 
In arrivo la stangata
A San Martino si chiudono i conti e la Regione annuncia che aumenteranno bollo auto e addizionale Irpef. Il provvedimento perà potrebbe addirittura non bastare per rimettere in ordine le finanze esangui.