In breve del 26 Gennaio 2015

26/01/2015

Un Consiglio dei ministri straordinari risolve il caos Imu
Un comunicato stampa del Governo informa che il Consiglio dei ministri di venerdì 23 gennaio  ha approvato il decreto legge contenente misure urgenti in materia di esenzione IMU che va a ridefinire i parametri precedentemente fissati, ampliandone la platea. Il testo prevede che a decorrere dall’anno in corso, 2015, l’esenzione dall’imposta municipale propria (IMU) si applica ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, ubicati nei Comuni classificati come totalmente montani, come riportato dall’elenco dei Comuni italiani predisposto dall’Istat e ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali, di cui all’articolo 1 del decreto legislativo del 29 marzo 2004 n. 99, iscritti nella previdenza agricola, ubicati nei Comuni classificati come parzialmente montani, come riportato dall’elenco dei Comuni italiani predisposto dall’Istat. Tali criteri si applicano anche all’anno di imposta 2014. Per l’anno 2014 non è comunque dovuta l’Imu per quei terreni che erano esenti in virtù del decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, di concerto con i Ministri delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, e dell’Interno, del 28 novembre 2014 e che invece risultano imponibili per effetto dell’applicazione dei criteri sopra elencati. I contribuenti, che non rientrano nei parametri per l’esenzione, verseranno l’imposta entro il 10 febbraio 2015. Sulla vicenda Imu ampi servizi su tutti i principali quotidiani. In allegato gli articoli del Sole24Ore

Agrinsieme: sull’Imu si poteva e doveva fare meglio
Agrinsieme "prende atto" della decisione del Governo che, a seguito dell’impegno  dei ministri delle Politiche agricole Maurizio Martina e dell’Economia Pier Carlo Padoan, ha rivisto i criteri per l’esenzione dall’Imu dei terreni montani, abrogando la classificazione su base altimetrica stabilita dal contestato decreto ministeriale di fine anno. “Siamo lieti che sia stata fatta maggiore chiarezza, resta il fatto però - rimarca Agrinsieme - che aziende agricole, che operano in una vasta area del Paese, continuano a essere caricate di un onere fiscale che non si possono permettere. Inoltre, rileviamo che parte delle risorse per la copertura finanziaria del provvedimento vengono sottratte al pacchetto agricolo. Riteniamo fortemente iniquo - prosegue Agrinsieme - gravare di ulteriori balzelli aziende in difficoltà che hanno tra l'altro il grande merito di operare per la difesa del paesaggio ed essere spesso anche l'unico bastione contro il dissesto idrogeologico del territorio. Per questo il Governo avrebbe dovuto compiere uno sforzo più coraggioso, esentando totalmente dagli oneri fiscali le aree ex svantaggiate almeno per il 2014". Infine, rileva il Coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, "i termini per la scadenza del pagamento per i terreni che non rientrano nei parametri dell’esenzione - fissati al prossimo 10 febbraio - sono estremamente stretti".

Nuovo presidente nazionale dei risicoltori di Confagricoltura
Fulco Gallarati Scotti 47 anni di Cozzo Lomellina, vicepresidente dell’Unione Agricoltori di Pavia, è il nuovo presidente della Federazione nazionale risicola di Confagricoltura. Lo hanno eletto venerdì a Milano i responsabili provinciali della risicoltura di Confagricoltura in sostituzione di Peppino Ferraris, da qualche mese alla guida del gruppo riso del Copa.

CUN suini da macello-allevamento: 1,352€/kg peso vivo e 2,27€/kg suinetto di 30 kg
La CUN - Commissione Unica Suinicola – ha dato avvio al periodo sperimentale di formulazione del prezzo a peso morto, calcolato applicando al peso vivo un indice di conversione. A seguito dell’entrata in vigore delle nuove equazioni di stima della percentuale di carne magra che fanno riferimento alla definizione di peso morto specificata nell'Intesa di filiera per il settore suinicolo, l’indice di conversione è stato aggiornato da 0,79 a 0,82, sulla base dei risultati di un’indagine condotta dal CRPA (il cui estratto è scaricabile dal sito www.cunsuini.it). Pertanto l'attuale quotazione di 1,352 €/Kg per la categoria suino vivo appartenete alla categoria 160/176 Kg del circuito tutelato corrisponde alla conseguente formulazione sperimentale del prezzo a peso morto di 1,648 €/Kg, determinato dalla divisione dell'attuale prezzo del suino vivo di 1,352 €/Kg con l'indice di conversione pari a 0,82.