Ricondizionamento dei pozzi irrigui: proroga al 31 dicembre 2021

07/09/2016

Il problema del ricondizionamento dei pozzi che mettono in comunicazione la falda acquifera profonda con quella superficiale da molti anni preoccupa le aziende interessate per le implicazioni tecniche ed economiche connesse.
Le nostre osservazioni all’amministrazione regionale in merito alla complessità del ricondizionamento, manifestate politicamente e sindacalmente in svariate occasioni e tecnicamente nel corso di incontri svolti presso la direzione regionale, sono state recentemente accolte.
Com’è noto norme nazionali e regionali prevedono che, allo scopo di tutelare gli acquiferi profondi, tutti i pozzi che consentono la comunicazione tra la falda freatica e le sottostanti falde profonde siano ricondizionati secondo le modalità stabilite dalla vigente disciplina regionale. Le tempistiche di realizzazione degli interventi di ricondizionamento o di chiusura obbligavano ad eseguire l’operazione entro il 31 dicembre 2016 per l’intero territorio regionale.
Grazie al nostro intervento e al confronto prolungato con l’amministrazione e la sensibilizzazione dei suoi vertici fino all’assessore regionale, abbiamo ottenuto approfondimenti di studio della materia sfociati da un lato nella concessione di un’ampia proroga della scadenza al 31 dicembre 2021, dall’altro nell’impegno a reperire risorse finanziarie, già individuate, per l’attivazione di bandi di finanziamento per la sostituzione, con aggregazione, di pozzi irrigui. Entro l’anno saranno anche individuati i criteri di selezione per la formazione della graduatoria. Questi dovranno favorire i pozzi situati in aree limitrofe alle aree di captazione di acque ad uso potabile.
Sono disponibili 2 milioni e 250 mila euro.

Roberto Giorgi