Giansanti (Confagricoltura): «Registriamo con favore volontà di fronteggiare i danni delle imprese agricole per l'emergenza siccità. Chiediamo cabina di regia su riforma infrastrutture idriche»

24/07/2017

“Nelle campagne per gli effetti dei cambiamenti climatici si stanno riscontrando danni enormi a causa di siccità, dissesto idrogeologico ed incendi, che richiedono impegno concreto”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, che è intervenuto sul problema della siccità e degli effetti dei cambiamenti climatici.

“Nell’ottica degli interventi da porre in essere – ha osservato Giansanti - bene ha fatto il ministro per le Politiche agricole Martina a prevedere un pacchetto di misure: attivazione del fondo di solidarietà nazionale (sono dieci le regioni che chiedono lo stato di calamità naturale); richiesta a Bruxelles di aumentare gli anticipi dei fondi europei Pac per garantire più liquidità alle imprese agricole; avvio di un piano di rafforzamento ed efficientamento delle infrastrutture irrigue con una dotazione di oltre 700 milioni di euro”.

“Bisogna accelerare – ha sollecitato Massimiliano Giansanti -  nella realizzazione delle nuove opere, soprattutto di nuovi invasi ed attivare rapidamente gli investimenti per l’adeguamento e la conversione di reti e impianti obsoleti. A questo proposito chiediamo l’istituzione di una cabina di regia sul rinnovamento delle infrastrutture idriche”.

“Abbiamo registrato con soddisfazione – ha concluso il presidente di Confagricoltura - dichiarazioni ed intenti di leader politici della maggioranza e dell’opposizione, forze tutte concordi sulla necessità di intervenire per fronteggiare le emergenze in atto, in modo che l’agricoltura non perda le posizioni conquistate grazie alla ricerca, all'innovazione tecnologica e alla sua capacità di competere sui mercati internazionali. Vogliamo continuare a garantire prodotti di qualità per il 100% degli italiani senza che questi danni incidano sulle nostre possibilità e capacità produttive. Ci auguriamo che le sollecitazioni politiche possano tradursi in interventi congrui ed immediati di ristoro degli agricoltori”.