In breve del 29 Agosto 2013

29/08/2013

Pac, aiuti in discesa già da quest’anno
La domanda unica di pagamento annuale della Pac è stata presentata lo scorso maggio. La Regione Piemonte ha già anticipato una parte dei pagamenti ed entro fine anno dovrebbe arrivare il saldo. Non è però ancora stato definito quale sarà l’importo dei pagamenti diretti, perché le risorse per il 2013 – chiarisce L’Informatore Agrario on line - sono stanziate nel bilancio pluriennale 2014-2020, nel quale si è registrato il taglio alla spesa per la Pac, l’inizio della convergenza tra Paesi membri e il rischio di applicare la disciplina finanziaria, una specie di tassa alla fonte sul budget agricolo necessaria per mantenerlo entro i limiti prefissati. Per quanto riguarda la modulazione obbligatoria il taglio è del 10% per gli aiuti oltre i 5.000 euro e del 14% oltre i 300.000, mentre non è ancora definito il taglio previsto dalla disciplina finanziaria: la Commissione Ue ha proposto una decurtazione del 5%, mentre l’Europarlamento limiterebbe la decurtazione all’1%. A ottobre dovrebbe essere fatta chiarezza.

Mais, ritorna il rischio aflatossine
Aires, l’associazione dei raccoglitori e stoccatori, ha diramato una nota per mettere in guardia i maiscoltori italiani dal rischio aflatossine nel mais. “I mesi estivi sono stati caratterizzati da un clima tropicale con alte temperature, scarsa escursione termica tra il giorno e la notte e assenza di precipitazioni, situazioni ideali per lo sviluppo dell’aspergillo, fungo produttore delle aflatossine. Da metà agosto il clima è nuovamente cambiato con precipitazioni, anche intense, temperature miti ed escursione termica tra il giorno e la notte anche di 10 °C. Analizzando nel complesso lo stato di coltivazione e l’andamento climatico, si evidenzia che le condizioni ideali di sviluppo dell’aspergillo si identificano nelle coltivazioni che avevano raggiunto la maturità fisiologica (punto nero) nel periodo coincidente con il clima tropicale. I primi mais raccolti (precoci, non irrigati, terreni sciolti, etc.) potrebbero presentare delle contaminazioni da aflatossine – evidenzia la nota dell’Aires. Le indicazioni che riceviamo dai primi raccolti di mais – continua la nota - confermano tale situazione con enorme variabilità anche tra appezzamenti contigui, con contaminazioni da aflatossine da assenti fino ai 50 ppb (dati indicativi e da confermare). I mais medio-tardivi, invece, dovrebbero maturare in un periodo con condizioni climatiche sfavorevoli allo sviluppo dell’aspergillo ma segnaliamo che le condizioni miti e umide degli ultimi giorni sono favorevoli allo sviluppo dei Fusarium, funghi produttori delle fumonisine”.

Mercato del mais
In attesa di un raccolto che in Italia si preannuncia tardivo e con produzioni probabilmente basse, le borse internazionali registrano un lieve recupero delle quotazioni. Il Matif ha chiuso venerdì, per il mais di novembre, a 170,25 euro/t contro i 165,40 euro/t (media di tutti i prezzi) della settimana precedente. Negli Usa i prezzi per la pronta consegna (vecchio raccolto) si aggirano ancora attorno ai 650 cent/bushel, ma il future di settembre quota 495,4 cent/bushel, per dicembre addirittura 470 cent/bushel. Qualche segnale positivo proviene dall’Estremo Oriente, con la Corea del Sud e il Giappone che hanno annunciato massicci acquisti di mais Usa per l’autunno.

Sul mercato nazionale a Milano l’altro ieri (martedì 27 agosto) il mais italiano è stato quotato 210-211 euro/t, 1 euro in meno rispetto alla fine del 6 agosto. I mais di origine estera quotano 228-232 euro/t per il prodotto comunitario e 230-234 euro/t per il prodotto extra-UE.  In previsione di prezzi bassi e di un raccolto spostato al mese di ottobre, alcune aziende agricole in pianura Padana hanno deciso di trinciare le colture per soddisfare la richiesta da parte degli allevatori. Questa scelta potrebbe però rivelarsi antieconomica vista la competitività della granella estera. Prosegue il trend al ribasso per il poco mais nazionale rimasto. Si preannuncia comunque una campagna difficile per il ritardo delle colture e per la concorrenza delle produzioni estere.