NUOVE MISURE PER FAVORIRE L’OCCUPAZIONE

07/09/2012

Si forniscono qui di seguito alcune prime indicazioni sulle misure previste dal D.L. 83/2012 per favorire l’occupazione. Tra le misure per la crescita sostenibile viene introdotta una nuova forma di credito d’imposta (art. 24) per l’assunzione a tempo indeterminato di lavoratori altamente qualificati (per una spesa massima annua di 25 milioni di euro per il 2012 e di 50 milioni di euro annui a decorrere dal 2013). Il credito di imposta è pari al 35% del costo aziendale sostenuto per le nuove assunzioni, nel limite massimo di 200.000 euro annui per ciascuna impresa. L’agevolazione è riconosciuta a tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dalle dimensioni aziendali, dal settore economico in cui operano, dal regime contabile adottato (vi rientrano pertanto anche le imprese agricole). Il credito d’imposta è riservato all’assunzione, a tempo indeterminato, delle seguenti categorie di soggetti:
a) soggetti in possesso di dottorato di ricerca universitario (conseguito sia in Italia che all’estero);
b) soggetti in possesso di laurea magistrale in discipline di ambito tecnico o scientifico impiegato in attività di ricerca e sviluppo.
Il credito d’imposta – che spetta a partire dalla data di entrata in vigore del decreto legge n.83/2012 (cioè dal 26 giugno 2012) – è utilizzabile esclusivamente in compensazione (ai sensi dell’art. 17 del d.lgs. 241/1997) e deve essere indicato sia nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di maturazione del credito stesso e sia nelle dichiarazioni relative ai periodi d’imposta in cui viene utilizzato. Esso inoltre non è soggetto al limite annuale di cui all’art. 1, c. 53, della legge 244/2007 (250.000 euro) e non concorre alla formazione del reddito né alla base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive. Il diritto ad usufruire del credito d’imposta decade:
• se il numero complessivo dei dipendenti è inferiore o pari a quello indicato nel bilancio presentato nel periodo d’imposta precedente all’applicazione del credito d’imposta in commento;
• se i posti di lavoro creati non sono conservati per un periodo minimo di 3 anni, ovvero di 2 nel caso delle piccole e medie imprese;
• nei casi di accertamento definitivo di violazioni non formali della normativa fiscale e contributiva in materia di lavoro dipendente che abbiano comportato sanzioni di importo non inferiore a 5.000 euro, ovvero nei casi di accertamento di violazioni alla normativa sulla salute e sicurezza dei lavoratori o di provvedimenti definitivi della magistratura per condotta antisindacale del datore di lavoro. Per la concreta fruizione del credito d’imposta è necessario presentare un’apposita istanza secondo le modalità che dovranno essere determinate dal Ministero dello sviluppo economico (di concerto con quello dell’economia) con decreto da emanarsi entro 60 giorni. L’eventuale indebita fruizione del beneficio comporta il recupero, del Ministero dello sviluppo, del relativo importo, maggiorato di interessi e sanzioni. I controlli ministeriali avvengono sulla base di apposita documentazione contabile certificata da un professionista iscritto al registro dei revisori o dal collegio sindacale. Tale documentazione deve essere allegata al “bilancio” dell’impresa titolare del credito d’imposta. In proposito sarebbe opportuna, nell’ambito del decreto ministeriale attuativo sopra citato, l’individuazione di ulteriori e specifiche condizioni per l’applicazione del credito d’imposta ai soggetti titolari di reddito agrario che, che noto, non sono soggetti all’obbligo di bilancio. L’art. 57 prevede la possibilità di concedere finanziamenti a tasso agevolato a soggetti privati che operano nei settori della cd. green economy e cioè:
• protezione del territorio e prevenzione del rischio idrogeologico e sismico;
• ricerca, sviluppo e produzione di biocarburanti di “seconda e terza generazione”;
• ricerca, sviluppo, produzione e installazione di tecnologie nel “solare termico”, “solare a concentrazione”, “solare termo – dinamico”, “solare fotovoltaico”, biomasse, biogas e geotermia;
• incremento dell’efficienza negli usi finali dell’energia nei settori civili e terziario, compresi gli interventi di social housing.
L’acceso ai predetti finanziamenti a tasso agevolato è subordinato alla creazione di nuovi posti di lavoro per giovani. A tal fine i relativi progetti di investimento da presentare dovranno prevedere occupazione a tempo indeterminato aggiuntiva (rispetto alla media totale degli addetti negli ultimi 12 mesi) di soggetti di età non superiore ai 35 anni (se le assunzioni dovessero riguardare più di 3 soggetti, almeno 1/3 di loro dovrebbe avere un’età non superiore ai 28 anni). Le modalità di presentazione delle domande e di erogazione dei finanziamenti saranno disciplinate con apposita circolare ministeriale (Ambiente e Sviluppo) entro 60 giorni.

Area previdenziale
curata da
MARIO RENDINA