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ore 14.00 Partenza per i M USEI V ATICANI che con i loro circa 6 milioni di visitatori l’anno potrebbero definirsi il museo italiano più visitato se non fosse che in realtà si trovano sul territorio di uno stato estero, lo Stato Città del Vaticano, e occupano gli ambienti costruiti nel medioevo per ospitare la corte papale. Si tratta di una delle raccolte d’arte più grandi del mondo, risul-tato dell’attività collezionistica dei Papi nel corso dei secoli. Il percorso di vi-sita si svilupperà attraverso le monumentali sale del Museo Pio Clementino per consentirci di ammirare celebri antichità come l’Apollo o il Torso del Bel-vedere e il Laocoonte, attraverseremo le Gallerie delle Candelabre, degli Arazzi e delle Carte Geografiche, dove “il papa Gregorio XIII poteva percor-rere l’Italia intera senza uscire da palazzo” Arriveremo nella Cappella Sistina, luogo del conclave e cappella papale, magistralmente decorata dai maggiori artisti del rinascimento umbro-toscano e dal geniale Michelangelo Buonar-roti. La visita si concluderà nella Basilica di San Pietro, con visita libera (non guidata).

22 febbraio ore 8.45 Partenza per il P ALATINO , il colle che la tradizione indica come il luogo della fondazione di Roma, dove nel 1946 si rinvennero le pavimen-tazioni di capanne della prima età del ferro che erano la “romulea Roma qua-drata”. Ai piedi del Palatino osserveremo il C IRCO M ASSIMO , destinato alle corse dei carri e in grado di accogliere fino a 300.000 spettatori. Arriveremo a P IAZZA B OCCA DELLA V ERITÀ dove si innalzano il cosiddetto Tempio della For-tuna Virile, identificato più appropriatamente come Tempio di Portunus, e il cosiddetto Tempio di Vesta, di forma circolare, da considerarsi il più antico edificio superstite della Roma antica costruito in marmo. Visiteremo la C HIESA DI S. M ARIA IN C OSMEDIN , famosa per la presenza di un famoso disco di marmo rappresentante una divinità fluviale e noto come Bocca della Verità: la leggenda vuole che i bugiardi che pronunciano il falso introducendovi la mano rischiano di ritrovarsela mozzata all’istante. La passeggiata si conclu-derà in prossimità del T EATRO DI M ARCELLO dedicato da Augusto alla memoria del nipote e genero morto prematuramente.

23 febbraio ore 08.30 Partenza per T ARQUINIA .

Visita del centro storico, del T ORRIONE DI M ATILDE DI C ANOSSA , facente parte della fortificazione di xv sec. voluta dal card. Giovanni Vitelleschi; della chiesa romanico gotica di S. M ARIA IN C ASTELLO ; del rinascimentale P ALAZZETTO

S. S PIRITO , costruito nel 1447 per volontà del Papa Niccolò V e utilizzato come casa di cura per ricchi prelati; della chiesa di S. Martino, che è la più an-tica della città, già nominata negli scritti già nel 1045; del P ALAZZO DEI P RIORI , prima sede comunale ed infine del P ALAZZO COMUNALE , costruito nel XIII sec. sul tracciato del tratto più antico della cinta muraria.

Spostamento in bus verso la NECROPOLI per la visita di alcune delle tombe etrusche dipinte che dal 2004 sono Patrimonio mondiale Unesco: Tomba delle Leonesse, Tomba del Cacciatore, Tomba della Caccia e Pesca, tomba dei Giocolieri, Tomba del Fiore di Loto.

24 febbraio MATTINATA LIBERA ore 12.30 Pranzo in hotel

ore 15.30 Partenza per il G HETTO EBRAICO di Roma fra i più antichi del mondo. Nel 1555 il papa Paolo IV revocò tutti i diritti concessi agli ebrei romani e ne ordinò la segregazione nel cosiddetto “serraglio degli ebrei”, facendolo sorgere nel rione Sant’Angelo, accanto al Teatro di Marcello. Fra alterne vicende, la comunità ebraica di Roma ha abitato questi luoghi per secoli e da qui, il 16 ottobre 1943, è stata avviata ai campi di sterminio na-zisti. Oggi gli ebrei sono liberi di vivere ovunque ma molti di loro stanno ancora qui, accanto alla Sinagoga maggiore - che qui chiamano Tempio - costruita a inizio novecento. Dal Ghetto al Tevere e ALL ’I SOLA T IBERINA il passo è breve. Percorrendo l’antico Ponte Fabricio, anche detto dei Quattro Capi, ci si arriva in un attimo e da lì, ancora pochi passi sul ponte Cestio e si raggiunge T RASTEVERE (dal latino trans Tiberim, al di là del Tevere), il tre-dicesimo rione di Roma che si caratterizza per il suo aspetto popolare, l’at-mosfera di paese, un dedalo di stradine strette e tortuose coperte di sanpie-trini su cui affacciano vecchie case popolari e nobili abitazioni di signori medievali, i panni stesi ad asciugare, botteghe di ogni genere e birrerie, piz-zerie, hosterie e gente in strada a tutte le ore. È uno dei quartieri più ani-mati della città. In mezzo a tutto questo brulicare di vita, la splendida B ASI -

ore 08.30 Partenza per l a B ASILICA DI S AN G IOVANNI IN L ATERANO , la catte-drale di Roma considerata “la madre di tutte le chiese del mondo”. A farla edifi-care nel IV secolo, fu l’imperatore romano Costantino. Più volte danneggiata da incendi e terremoti, più volte oltraggiata da invasori e incuria, la basilica ci appare oggi come il risultato dei tanti interventi di restauro che l’hanno im-preziosita nel corso dei secoli. La sua facciata settecentesca è un preludio al magnifico interno ideato dal Borromini, al quale papa Innocenzo X Pam-phili, nel 1650, affidò il rifacimento dell’interno. Accanto alla basilica ammi-reremo IL BATTISTERO , forse il primo di Roma, dove la leggenda vuole che lo stesso Costantino si sia fatto battezzare, e vedremo LA S CALA S ANTA : 28 gradini in marmo protetti da tavole di legno che i fedeli salgono in ginocchio in segno di penitenza e rispetto. Secondo un’antica credenza la scala prover-rebbe dal palazzo di Ponzio Pilato di Gerusalemme e sarebbe quella che Cristo avrebbe percorso per arrivare al cospetto del governatore romano e farsi giudicare. Non lontano dalla cattedrale si erge la B ASILICA DI S ANTA C ROCE IN G ERUSALEMME , sorta per volontà dell’imperatore Costantino e di sua madre Elena, attorno al 320 d.c. Custodiva, fin dal IV secolo, le Reliquie della Pas-sione di Cristo, ritrovate in circostanze miracolose sul monte Calvario, il luogo della crocifissione.