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novembre 2014

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ala gremita nel pomeriggio del 10 ottobre presso Tenuta La Fiscala per il convegno di Confagricoltura Alessandria che prima ancora si prevedeva il più partecipato del-l’anno, quello sulla “Riforma PAC 2015-2020”. Per gli agricoltori intervenuti da ogni parte della provincia e oltre è stato un incontro di studio e confronto per conoscere e approfon-dire la nuova Politica Agricola Comunitaria principalmente dal punto di vista tecnico-eco-nomico, ma anche sindacale.

“L’occasione di analizzare e commentare insieme agli associati questo documento da cui molto di-pende la nostra impresa è fondamentale per defi-nire le linee dell’azione del prossimo futuro della nostra Organizzazione di rappresentanza agricola”

ha proferito il presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli di Brondello , che ha introdotto i lavori.

Nel corso della prima parte del convegno il re-sponsabile del Servizio Tecnico e dello svi-luppo rurale di Confagricoltura Alessandria

Marco Visca ha presentato le prime indica-zioni sul PSR piemontese, che nelle prossime settimane saranno oggetto di approfondi-mento con l’Assessorato all’Agricoltura della Regione.

Il prof. Ermanno Comegna , uno dei massimi esperti di Politica Agraria del nostro Paese, è poi intervenuto su “L’applicazione pratica in Italia dei pagamenti diretti”. Dalle parole dei relatori, da domande e da osservazioni dei partecipanti e dall’intervento di chiusura del presidente Brondelli sono emerse alcune considerazioni. Le fortissime preoccupazioni manifestate dalla Confagricoltura al momento della presenta-zione da parte della Commissione europea del primo documento di riforma sono state fortu-natamente attenuate dal lungo percorso di confronto e compromesso che ha accolto molte delle istanze e delle riserve che il mondo agricolo e quasi tutte le sue Organizzazioni di rappresentanza avevano espresso.

Grazie anche alla discrezionalità attribuita ai singoli Stati membri nell’applicazione delle norme, l’Italia ha adottato scelte quali la con-vergenza parziale, il premio al greening pro-porzionale al titolo di base e la limitazione dei componenti del pagamento che hanno con-sentito questo giudizio più sfumato.

“Certamente resta la sensazione che il compro-messo abbia depotenziato la riforma e che ancora una volta si sia persa l’occasione, soprattutto in Italia, per creare una politica comune veramente volta allo sviluppo ed al mercato con un sostegno ri-servato alle aziende più competitive” ha commen-tato il presidente provinciale Luca Brondelli.

“In quest’ottica, il mancato sfruttamento di tutta la percentuale ammissibile di aiuto accoppiato alle produzioni, i criteri ancora troppo poco selettivi uti-lizzati per determinare la figura dell’agricoltore at-tivo e una soglia minima di premio eccessivamente bassa manterranno un sistema di intervento an-cora troppo “a pioggia”, non incentrato sulla com-petitività” ha asserito il direttore di Confagri-

coltura Alessandria Valter Parodi .

Un ultimo aspetto emblematicamente nega-tivo ed abbastanza incomprensibile resta quello delle aree cosiddette a “focus ecolo-gico” che, se giudicate positivamente quando vogliono preservare e valorizzare aspetti carat-teristici del paesaggio, appaiono invece inac-cettabili allorché obbligano a percentuali più o meno elevate di non coltivazione dei fondi. Si tratta di una riproposizione di un set aside nel passato forse giustificato dalle ampie ecce-denze produttive, ma oggi proprio anacroni-stico in una prospettiva di scarsità di offerta a fronte di una domanda crescente sia alimen-tare che energetica.

“Per quanto riguarda il Programma di Sviluppo Rurale, la sua applicazione fortemente regionaliz-zata ne causa una comprensione ancora troppo frammentaria per consentire un giudizio defini-tivo. La dotazione finanziaria e le misure definite a livello comunitario parrebbero offrire interessanti possibilità al mondo agricolo produttivo, ma solo l’esame delle norme regionali definitive e la pubbli-cazione dei bandi applicativi potranno delineare la reale incidenza del Programma sull’agricoltura alessandrina” ha concluso il presidente di Con-fagricoltura Alessandria Brondelli.

Grande partecipazione di pubblico

per comprendere la nuova PAC

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grinsieme condivide la fi-losofia di fondo che ispira la Legge di Stabilità: mi-sure di riduzione delle tasse e in-terventi alla spesa pubblica senza chiedere ulteriori sacrifici alle im-prese. Lo ha detto il Coordinatore di Agrinsieme Mario Guidi nel corso dell’incontro del 27 ottobre del Governo con le parti sociali, a cui ha partecipato anche il presi-dente della Cia Dino Scanavino . In modo particolare il Coordina-mento tra Cia, Confagricoltura e Al leanza del le Cooperat ive

Agroalimentari apprezza il finan-ziamento del sostegno all’im-prenditoria giovanile in agricol-tura, il rafforzamento dei con-tratti di filiera e di distretto, con uno stanziamento di 30 milioni di euro per il triennio 2015-2017 ed il rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale. Positiva anche la riduzione del cuneo fi-scale, attraverso la piena deduci-bilità dalla base imponibile Irap del costo del lavoro dei lavoratori dipendenti a tempo indetermi-nato applicabile anche alle im-

prese agricole.

“Abbiamo appena chiuso il contratto nazionale di lavoro per gli operai agricoli nell’ottica di un aumento della produttività e della difesa del potere di acquisto delle famiglie - ha detto il presidente Guidi - Ab-biamo aperto un credito di fiducia al governo, ma ci aspettiamo ora il pieno inserimento del settore agricolo anche negli sgravi contributivi per le assunzioni a tempo indeterminato”.

Agrinsieme auspica che le coper-ture finanziarie previste vengano effettivamente rispettate e se-guirà attentamente l’iter parla-mentare della legge, interve-nendo laddove necessario, come ad esempio sul mancato stanzia-mento dei fondi per l’export, che in questa fase economica neces-sita di incentivi e non di tagli, o per evitare eventuali modifiche alle accise sui carburanti agricoli.

Pagine a cura di Rossana Sparacino

Legge di Stabilità: condividiamo la manovra, ma restano

alcuni nodi da sciogliere per il settore agricolo

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