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novembre 2014

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I

l 22 ottobre è stato firmato presso Palazzo della Valle, sede di Confagricoltura, l’accordo per il rinnovo del CCNL operai agricoli e florovivaisti per il qua-driennio 2014-2017.

Mario Guidi , presidente di Confa-gricoltura, ha sottolineato “il senso di responsabilità che ha qualificato l’intera trattativa, sia da parte dei sin-dacati dei lavoratori sia da parte delle Organizzazioni datoriali, nonostante le difficoltà che, a livello generale, stanno caratterizzando l’attuale fase economica”.

Soddisfazione è stata dunque espressa dal Presidente dell’Orga-nizzazione dei datori di lavoro agricolo “per la chiusura di un im-portante contratto che interessa oltre 200.000 imprese e più di 1 milione di lavoratori”.

“Un contratto coraggioso e innova-tivo, in cui le imprese hanno fatto la loro parte - continua Guidi - nono-stante la perdurante congiuntura eco-nomica negativa, le incertezze sull’ap-plicazione concreta della politica agri-cola comune, il quadro poco chiaro della prossima legge di stabilità”.

L’aumento retributivo previsto è del 3,9 per cento ed è ripartito in due tranche. Si tratta di un au-mento che cerca di coniugare l’esi-genza di salvaguardare il potere di acquisto dei lavoratori con quella di mantenere un costo del lavoro sostenibile per l’impresa. Particolarmente rilevanti le novità introdotte in materia di orario di la-voro finalizzate ad ampliare sensi-bilmente la possibilità per imprese e lavoratori di ricorrere all’orario modulare e allo straordinario per la

gestione dei picchi di lavoro che ca-ratterizzano il settore agricolo. Sono state inoltre definite le linee guida per favorire l’erogazione a li-vello territoriale di elementi retri-butivi legati all’aumento della pro-duttività, dell’efficienza, della qua-lità del lavoro. Si tratta di un im-portante strumento per moderniz-zare l’organizzazione del lavoro e, al contempo, incentivare i presta-tori di lavoro.

“L’accordo, che rappresenta un’ulte-riore dimostrazione delle buone rela-zioni sindacali che caratterizzano il settore agricolo, – ad avviso del Pre-sidente di Confagricoltura - con-ferma l’assetto fortemente decentrato della contrattazione agricola, intro-duce elementi di flessibilità nell’orga-nizzazione del lavoro, fornisce stru-menti per favorire il miglioramento della produttività aziendale”.

S

iamo venuti a conoscenza che sono pervenute alla Direzione centrale Inps numerose segna-lazioni dalle sedi periferiche relative a ri-chieste, da parte degli assicurati e dei patronati, di trasformazione di domande di indennità mini-ASpI accolte e/o in corso di erogazione in do-mande di indennità ASpI.

Al riguardo l'Istituto fornisce le seguenti precisa-zioni: nell’ipotesi in cui l’assicurato abbia presen-tato domanda di indennità mini-ASpI e successiva-mente si sia accorto di possedere i requisiti per l’in-dennità ASpI, potrà ottenere il riconoscimento della indennità ASpI solo nel caso in cui presenti una apposita domanda di indennità ASpI nei ter-mini legislativamente previsti di due mesi e otto

giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. In tale ipotesi, la nuova prestazione ASpI richiesta ed accolta in presenza dei requisiti legislativamente previsti avrà quale decorrenza il giorno successivo alla data di presentazione della domanda. L’im-porto già erogato a titolo di indennità mini-ASpI verrà portato in detrazione a carico della nuova prestazione AspI.

Non è invece possibile riconoscere al lavoratore che aveva già presentato domanda di indennità mini-ASpI l’indennità ASpI qualora la relativa do-manda sia stata presentata dopo il termine legisla-tivamente previsto di due mesi e otto giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro.

Mario Rendina

Indennità di disoccupazione mini-ASpI

in sostituzione di indennità ASpI

Rinnovo del CCNL per gli operai agricoli

Guidi: un contratto coraggioso e innovativo

È

stato costituito nella mattinata del 23 ot-tobre presso la Sede di Confagricoltura Alessandria, tra le Organizzazioni provin-ciali dei datori di lavoro (Confagricoltura, Coldi-retti e Cia) e le Organizzazioni provinciali dei la-voratori (Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil) il nuovo Ente Bilaterale Agricolo Territoriale della pro-vincia di Alessandria (EBAA) che opererà in ma-teria di mercato del lavoro, sicurezza, sanità e for-mazione.

Quest’organismo, che deriva dalla modifica della Cassa per il Servizio Integrativo Malattia e Infor-tunio di Alessandria (SIMI), ha il compito di svol-gere importanti funzioni a sostegno delle imprese e dei lavoratori del settore primario e rappresenta una sede di confronto permanente tra le Parti so-ciali agricole sui temi dell’occupazione, delle rela-zioni sindacali e della contrattazione collettiva. “ È un momento molto importante per le relazioni sin-

dacali in agricoltura della nostra provincia - ha detto il presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli di Brondello - che attraverso l’EBAA po-tranno essere ulteriormente valorizzate e rafforzate a vantaggio di tutto il mondo produttivo ”.

Con la creazione dell’EBAA viene semplificato e razionalizzato il sistema di bilateralità agricolo, in attuazione di una delle principali novità del-l’accordo di rinnovo del contratto collettivo na-zionale di lavoro del 2010.

Al nuovo Ente vengono, infatti, affidati compiti svolti in precedenza dal SIMI e dal Comitato Pro-vinciale per la Sicurezza e la Salute nei Luoghi di Lavoro.

Subito dopo la costituzione, si è riunito il Consi-glio di Amministrazione che ha eletto Presidente dell’Ente Valter Parodi , direttore di Confagricol-tura Alessandria, con cui tutta l’Associazione si congratula.

Costituito il nuovo Ente Bilaterale Agricolo ad Alessandria (EBAA)

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