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I

l Ministero dell’Ambiente, in vista della scadenza dello scorso 3 marzo 2014 per l’en-trata in operatività del SISTRI in capo ai produttori iniziali di ri-fiuti speciali pericolosi, ha ema-nato la bozza di un decreto che

aggiorna quali siano le categorie obbligate ad aderire a SISTRI per il settore agricolo; questa bozza dovrebbe a breve essere firmata. Questa, pur mantenendo ancora una formulazione non chiara, conferma l’esclusione degli enti e

delle imprese che producono ri-fiuti speciali pericolosi da attività di cui all’art. 2135 del codice ci-vile, a patto che conferiscano i propri rifiuti nell’ambito di cir-cuiti organizzati di raccolta; mentre vengono inclusi tra i sog-

getti obbligati a SISTRI gli enti e le imprese (non rientranti nella definizione di imprenditore agri-colo di cui all’art 2135 del codice civile) che sono produttori ini-ziali di rifiuti speciali pericolosi derivanti dall’attività agricola e agroindustriale, esercitata al di fuori dei limiti soggettivi ed og-gettivi previsti dal citato art. 2135.

Fermo restando la necessità di intervenire con circolare esplica-tiva che chiarisca nell’attuale for-mulazione i soggetti obbligati a SISTRI legati all’attività agricola e agroindustriale (diversi dalle im-prese di cui all’art 2135 del c.c.), l’emanazione del decreto rappre-senterà un fatto positivo per il settore agricolo ed in linea con quanto sostenuto da Confagri-coltura anche nell’ambito del coordinamento di Agrinsieme circa la necessità di valorizzare le attuali procedure legate agli ac-cordi di programma e conven-zioni nell’ambito del circuito or-ganizzato di raccolta.

Di rilievo, inoltre, la specifica-zione che i soggetti non obbligati ad aderire a SISTRI, ancorché produttori di rifiuti speciali peri-colosi, o che non aderiscano su base volontaria al predetto si-stema, adempiono all’obbligo di tenuta di registro di carico e sca-rico e del formulario di identifi-cazione dei rifiuti di cui all’art 190 e 193 del D.Lgs 152/06. In merito ai possibili ritardi nell’emanazione del decreto, oc-corre rilevare che l’applicazione delle sanzioni riguardanti il non rispetto dei vari obblighi legati a SISTRI saranno applicate solo dal 1 gennaio 2015. Infatti con la conversione in Legge del decreto 150/2013 (cd Milleproroghe) è stato allungato il periodo di spe-rimentazione del sistema SISTRI fino al 31 dicembre 2014. Pertanto, in base a quanto pre-visto dagli articoli 188, 189, 190 e 193 del D.Lgs. 152/2006, viene prorogata anche l’entrata in vi-gore delle sanzioni relative alla disciplina SISTRI.

Sarà cura del nostro ufficio ag-giornare gli interessati sugli ulte-riori sviluppi.

Marco Visca

18

marzo 2014

Confagricoltura

Piemonte

FEASR

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali

Attività di informazione anno 2012-2013 che è stata oggetto di richiesta di finanziamento sulla Misura 111.1 sottoazione B

Informazione nel settore agricolo del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Piemonte

SISTRI: ulteriori aggiornamenti

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