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APRILE 2012

Confagricoltura

Piemonte

FEASR

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali

Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013

Misura 111.1 sottoazioneB Informazione nel settore agricolo

C

on il Decreto/Legge 9 febbraio 2012 il legislatore intende in-trodurre provvedimenti che dovrebbero eliminare parte degli ap-pesantimenti burocratici che gra-vano sulle imprese vitivinicole. In particolare all’Art. 12 del Decreto – Legge si afferma che il Governo adot-terà uno o più regolamenti al fine di semplificare i procedimenti ammini-strativi concernenti l’attività d’im-presa attraverso: la semplificazione e la razionalizzazione delle procedure amministrative, la previsione di forme di coordinamento tra le varie banche dati (Camere di Commercio e Regione, ad esempio), l’individua-zione delle norme da abrogare. L’Art. 14 è destinato alla “semplifica-zione dei controlli sulle imprese”; vengono citate anche le imprese agri-cole, affermando che i controlli de-vono essere ispirati alla semplicità, alla proporzionalità (in base alle di-mensioni aziendali), al coordina-mento tra le amministrazioni statali, regionali e locali. Le amministra-zioni pubbliche saranno tenute a pubblicare sul sito www.impresai-nungiorno.it la lista dei controlli a cui possono essere soggette le im-prese in ragione della loro dimen-sione e del loro settore di attività. Inoltre vengono ribaditi i criteri di proporzionalità dei controlli, di eli-minazione delle attività di controllo non necessarie, di coordinamento e programmazione dei controlli (in modo da evitare duplicazioni e so-vrapposizioni ed in modo da recare il minor intralcio al normale eser-cizio dell’attività dell’impresa), di collaborazione amichevole con i soggetti controllati al fine di preve-nire rischi e situazione di irregolarità (tale innovativo principio, pur-troppo, è stato eliminato in sede di conversione in legge, in quanto rite-nuto da alcuni parlamentari “poco chiaro”, mentre sarebbe valsa la

pena di valorizzarlo, allo scopo di raggiungere una maggiore disten-sione nei rapporti tra controllati – le aziende – e controllori).

L’Art. 25 si occupa più nello specifico delle aziende agricole. Innanzitutto è previsto che AGEA possa accedere alle banche dati di Agenzia delle en-trate, INPS, Camere di commercio, artigianato e agricoltura, per rendere più rapida l’erogazione dei contri-buti; AGEA e le citate amministra-zioni dovranno definire apposite convenzioni per raggiungere questi obiettivi entro sei mesi dalla data di

entrata in vigore del decreto. Il fasci-colo aziendale farà fede per i rap-porti che l’azienda agricola dovrà in-trattenere con la P.A.

Interessante è l’Art. 27, che riguarda la vendita diretta dei prodotti agri-coli in forma itinerante: dovrà essere effettuata solamente una comunica-zione al comune del luogo ove ha sede l’azienda di produzione e la vendita potrà essere effettuata a de-correre dalla data di invio della me-desima comunicazione.

All’Art. 41 vengono indicate quelle che dovrebbero essere alcune sem-

plificazioni in materia di sommini-strazione temporanea di alimenti e bevande: l’attività in occasione di sagre, fiere, manifestazioni religiose, tradizionali e culturali o eventi locali straordinari è avviata previa segnala-zione certificata di inizio attività (SCIA) e non è soggetta al possesso dei requisiti previsti dall’articolo 71 del D.Lgs 26 marzo 2010, n. 59 (che riguarda limitazioni all’attività di somministrazione di alimenti e be-vande per coloro i quali non hanno esperienza in questo settore).

Luca Businaro

Nuovo Decreto-Legge sulle semplificazioni

S

i è svolto l’8 marzo scorso a Casale il convegno orga-nizzato dalla Commissione nazionale per il pioppo e dal suo presidente uscente Federico Radice Fos-sati in collaborazione con l’associazione italiana pioppi-coltori e con l’unità di ricerca di Casale Monferrato del CRA incentrato sulla pioppicoltura nella cosiddetta green economy. Opportunità nel presente e prospettive per il fu-turo sono state ampiamente illustrate nei molti interventi che hanno coperto l’intera giornata.

I relatori di caratura internazionale hanno presentato la-vori sulla pioppicoltura in Francia e sugli utilizzi più inte-ressanti del prodotto, quali ad esempio la fabbricazione di pannelli innovativi, proposti dall’IBL di Coniolo in un pro-getto che richiederà un’enorme massa di prodotto per il re-perimento del quale la società sta proponendo investi-menti pioppicoli su tutto il nord Italia.

Analoghi interessanti sviluppi sono stati prospettati da chi ha presentato tecnologie o progetti per l’utilizzo del legno di pioppo in edilizia (con incredibili costruzioni di oltre 10 piani), per l’alimentazione di centrali a biomassa, per la produzione di bioetanolo, per la costruzione di pallet tec-nologici ed ecologici.

E’ stato quindi offerto un panorama abbastanza incorag-giante per un futuro con una domanda decisamente soste-nuta, anche se ad oggi i prezzi ancora stagnanti non sem-brerebbero giustificare l’ottimismo.

Tutti i relatori hanno ampiamente sottolineato che gli uti-lizzi alternativi del pioppo richiederanno un prodotto certi-ficato con standard ecocompatibili come quello PEFC cui aderiamo come Confagricoltura Alessandria.

E’ stato infine illustrato l’approccio della Regione Lom-bardia alla forestazione ed al suo finanziamento tramite il PSR. Lì, a differenza del Piemonte, si punta decisamente sull’arboricoltura da legno anche a ciclo breve con inter-pretazioni della normativa comunitaria che consentono di inserire il pioppo in tutte le misure di finanziamento pre-viste dai regolamenti comunitari. In Piemonte è fondamen-tale riuscire a sensibilizzare le istituzioni competenti af-finché affrontino le problematiche del settore in modo ana-logo a quanto fatto dai loro colleghi lombardi. Per Confagricoltura Alessandria hanno partecipato con il presidente Gian Paolo Coscia e la presidente della se-zione di prodotto risorse boschive, Antonella Cappa e molti altri pioppicoltori associati.

Roberto Giorgi

Pioppicoltura nella green economy

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