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È

in via di emanazione il nuovo Decreto Ministe-riale relativo ai “controlli dei vini DOP ed IGP”. I criteri perseguiti per l’impostazione della proposta sono stati l’alleg-gerimento delle procedure di controllo, la semplificazione delle incombenze dei produttori ed una complessiva riduzione dei costi, senza mettere in discus-sione l’efficacia del controllo. Le novità ottenute sono state frutto di diversi mesi di incontri e discussioni tra la filiera ed i funzionari del MIPAAF.

Maggiore coinvolgimento della filiera vitivinicola rappresentativa

Il MIPAAF ha previsto che la fi-liera vitivinicola (il Consorzio, ove presente, o le Organizza-zioni) sia maggiormente coin-volta e informata circa gli adem-pimenti delle Strutture di con-trollo dall’ICRQF nel caso di vio-lazioni da parte dell’Ente di con-trollo e circa le modifiche al piano, al sistema tariffario ed ai propri organi di rappresentanza.

Dettaglio della tempistica e delle comunicazioni delle non conformità

Il testo prevede nel dettaglio la tempistica delle comunicazioni dell’Ente di controllo all’ICQRF: nel caso di inadempienze valu-tate come non conformità gravi (15 giorni lavorativi dalla data di accertamento documentale, 20 giorni lavorativi dalla data del-l’accertamento ispettivo); nel caso di inadempienze valutate come non conformità lievi per le quali il soggetto non abbia for-nito riscontro dopo 30 giorni dalla comunicazione e come non conformità lievi divenute gravi a seguito delle valutazione del Co-mitato di certificazione.

Iscrizione automatica

Per evitare notifiche inutili è stata prevista un’iscrizione auto-matica dei soggetti che non sono già nel sistema di controllo attra-verso le dichiarazioni già attual-mente previste, cioè rivendica-zioni e/o richieste di certifica-zione e/o comunicazioni di im-bottigliamento.

Comunicazione post imbottigliamento

Il DM prevede che la comunica-zione post imbottigliamento per le DOP sia fatta entro 7 giorni la-

vorativi dalla conclusione delle operazioni di imbottigliamento e almeno entro 3 giorni lavora-tivi prima della cessione. In caso di urgenza la struttura di con-trollo è tenuta a rilasciare il pa-rere di conformità in 24 ore. Allo scadere del termine la partita di-viene cedibile (anche in man-canza di parere). Come richiesto da Confagricoltura, gli imbotti-gliatori delle DOP che utilizzano le fascette di Stato, sono esone-rati dall’effettuare le comunica-zioni post imbottigliamento.

Semplificazioni per le partite di vini DO ed IG rivendicate diret-tamente dal produttore

Sono state previste semplifica-zioni per le aziende “verticali” che non devono aspettare l’autorizza-zione dell’Ente di controllo per commercializzare il proprio pro-dotto. L’autorizzazione di immis-sione al consumo da parte del-l’ente di controllo è sostituita da: – la rivendicazione per le partite di vino IG che non sono og-getto di riclassificazione; – la relativa comunicazione per le partite di vino IG ottenute da tagli;

– la certificazione per le partite di vino DO non soggetto a taglio, riclassificazione, declassamento; la relativa comunicazione per le partite DO ottenute a seguito di taglio ed assemblaggio tra partite rivendicate dopo la certifica-zione di idoneità.

Vendita diretta

I produttori che vendono diretta-mente in recipienti forniti dai clienti devono comunicare men-silmente alla struttura di con-trollo i quantitativi di vini DO o IG venduti direttamente.

Prospetto tariffario

Per le DOP, i viticoltori paghe-ranno sui quantitativi di uva ri-vendicati DO, per i vinificatori la tariffazione può essere fatta sui quantitativi di prodotto rivendi-cati o in alternativa sui quantita-tivi di vino per i quali viene ri-chiesta la certificazione, la scelta è effettuata dalla filiera rappre-sentativa. Gli imbottigliatori pa-gheranno sui quantitativi effetti-vamente imbottigliati.

Confagricoltura ha ottenuto che l’Ente di controllo espliciti i costi di gestione (spese amministra-tive, personale…) e i costi soste-

nuti per le attività di controllo ed infine motivi le scelte che hanno condotto alla definizione delle tariffe.

Controllo analitico di rispondenza

tra prodotto imbottigliato e prodotto certificato

Fatte salve le tolleranze anali-tiche previste dalla normativa vigente e dal metodo di analisi, nella verifica di rispondenza devono essere valutate le diffe-renze a carico dei parametri chimico fisici (titolo alcolome-trico totale, zuccheri totali ed estratto secco non riduttore qualora previsto dal relativo di-sciplinare di produzione) deri-vanti anche da eventuali pra-tiche enologiche comunicate dal produttore con apposito modulo.

Luca Businaro

APRILE 2012

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Confagricoltura

Piemonte

FEASR

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali

Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013

Misura 111.1 sottoazioneB Informazione nel settore agricolo

AVVISO AI VITICOLTORI

Ricordiamo che i tecnici viticoli degli Uffici Zona e il responsabile vitivinicolo provinciale Luca Businaro sono a disposizione per fornire i seguenti servizi alle aziende interessate del comparto:

• tenuta dei registri di cantina (vinificazione, com-mercializzazione, imbottigliamento) • compilazione dei manuali HACCp • richieste di campionamento vino

• richieste di contrassegni di stato per imbottigliatori • assistenza su questioni legate alla legislazione

Vino: schema nuovo DM piano dei controlli vini DOP

“F

erma restando la nostra contrarietà alla libe-ralizzazione generalizzata dei diritti di reim-pianto, siamo invece favorevoli ad un au-mento graduale delle superfici investite a Moscato, pro-prio in ragione delle peculiarità del vitigno e dell’anda-mento in controtendenza della sua domanda sui mercati mondiali” ha commentato Gian Paolo Coscia , presi-dente di Confagricoltura Piemonte.

L’Asti spumante e il Moscato d’Asti hanno registrato negli ultimi anni un trend di vendite in costante ascesa, tanto che gli attuali vigneti risultano insuffi-cienti a coprire le richieste del mercato ed a garantire la formazione di adeguate scorte. A seguito di questo boom, che ha visto vendute nel mondo, nel 2011, 107 milioni di bottiglie delle due tipologie, il presi-dente del Consorzio dell’Asti Docg, Paolo Ricagno , ha proposto alla Regione Piemonte l’aumento della superficie di produzione di mille ettari di vigneti di

uve Moscato entro il 2016 per far fronte alle richieste del mercato.

Siamo favorevoli ad un aumento graduale delle super-fici investite a Moscato – ha commentato Coscia – re-cuperando innanzitutto le superfici vitate revocate dal piano dei controlli. Si tratta di circa 350 ettari, che po-trebbero aiutare a soddisfare l’attuale fabbisogno del mercato e scongiurare così la possibilità per i nostri com-petitori di occupare gli spazi che abbiamo conquistato grazie alle caratteristiche uniche del nostro prodotto”.

L’aumento della superficie, a giudizio di Coscia, deve essere però deciso da tutta la filiera e la com-missione paritetica per l’accordo Moscato può es-sere il luogo più adatto per discutere la proposta del presidente del Consorzio dell’Asti Docg e, più in generale, per programmare il futuro dell’Asti spumante e del Moscato d’Asti.

Valter Parodi

Confagricoltura favorevole all’aumento della superficie vitata a Moscato d’Asti

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