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giugno 2014

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Confagricoltura

Piemonte

FEASR

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali

Attività di informazione anno 2012-2013 che è stata oggetto di richiesta di finanziamento sulla Misura 111.1 sottoazione B

Informazione nel settore agricolo del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Piemonte

L

o scorso 23 aprile 2014 la Regione Piemonte con D.D. 387 pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte del 30 aprile 2014 ha definito le “Misure per la lotta obbligatoria contro la Flave-scenza Dorata della vite” per l’anno 2014.

L’aggiornamento dell’applica-zione regionale del Decreto Mi-nisteriale di Lotta Obbligatoria è stato definito grazie alle attività di control lo e monitoraggio svolte nel 2013 dal Settore Fito-sanitario e ai monitoraggi che abbiamo eseguito in collabora-zione con tutte le Organizza-zioni Professionali Agricole o loro Società di servizi, Associa-zioni dei produttori, Liberi pro-fessionisti, Cantine Sociali, Cen-trali cooperative, Consorzi di Tu-tela e il contributo delle Pro-vince. Queste attività di con-trollo del territorio hanno con-fermato che esiste una situa-zione molto disomogenea nel controllo dell’insetto vettore

Scaphoideus titanus con elevata presenza in alcune province pie-montesi, tra le quali quella di Alessandria.

Per comprendere al meglio la di-namica dell’insetto e la progres-sione della malattia, da alcuni anni in Piemonte sono stati atti-

vati diversi Progetti pilota (11) che coinvolgono 158 Comuni grazie alle attività delle Ammini-strazioni comunali, Province, Or-ganizzazioni Professionali Agri-cole, Organizzazioni dei produt-tori (OP), Liberi professionisti, Cantine Sociali, Centrali coope-rat ive, Consorzio del l ’Ast i D.O.C.G., Consorzio tutela del Gavi, Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi, con il coordinamento del Settore Fitosanitario. Questi progetti hanno posto sotto osser-vazione 622 punti di monito-raggio, dai quali nel 2013 è risul-tata ancora elevata la presenza di

Scaphoideus titanus ed è stato con-fermato un picco di volo dell’in-setto adulto nella terza decade di agosto che si protrae in settembre a ridosso della vendemmia. La ragione di questo andamento è dovuta, nella maggioranza dei casi, all’aumento della popola-zione dell’insetto in aree non coltivate e dalle conseguenti mi-grazioni del vettore da incolti o viti inselvatichite ai vigneti colti-vati. Il controllo di queste reinfe-stazioni risulta impraticabile per il divieto di effettuare trattamenti con presidi fitosanitari al di fuori delle superfici coltivate e in aree non soggette a coltura. La perico-losità di queste aree è confermata da recenti studi che hanno dimo-

strato che lo scafoideo si sposta dalle aree “rifugio” nei vigneti coltivati anche da distanze fino a 500 metri.

Nello scorso mese di marzo, su nostra iniziativa, abbiamo pro-posto al SFR, con la collabora-zione di tutte le altre Associa-zioni Agricole Provinciali, con Cadir Lab, con i l Consorzio dell’Asti D.O.C.G., il Consorzio di Tutela del Gavi,e il Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi l’am-missione nelle norme tecniche di produzione integrata di insetti-cidi piretroidi, limitatamente alla lotta contro gli adulti di sca-foideo, posizionati in preraccolta in funzione dell’intervallo di si-curezza dei rispettivi formulati commerciali.

Questa nuova opportunità di di-fesa della vite è stata concessa, per cui le linee tecniche regionali che le aziende aderenti all’azione 214.1 devono rispettare nel 2014 consentono alle aziende viticole l’esecuzione di un trattamento in preraccolta con prodotti pire-troidi registrati sulla vite e sulle cicaline della vite e contro lo sca-foideo. Anche a queste aziende la Regione ha concesso la possibi-lità di effettuare un eventuale quarto trattamento in presenza

di scafoideo in vigneto a causa del reingresso dalle zone rifugio. Qualora sia necessario eseguire un terzo o un quarto intervento insetticida, al fine di facilitare le aziende nel reperimento delle sostanze attive, si ritiene ammis-sibile autorizzare per il terzo e il quarto trattamento insetticida l’impiego di una delle sostanze attive già utilizzate nei primi due interventi (clorpirifos etil non può essere utilizzato oltre il 30/07 per il rischio residui nel vino, ma può essere di nuovo impiegato dopo la vendemmia), una sostanza attiva non potrà co-munque essere impiegata più di due volte e la possibilità di utiliz-zare la stessa per due volte varrà solo a partire dal terzo tratta-mento.

Il Piano operativo 2014 con-ferma inoltre, nelle zone di inse-diamento, quale è la Provincia di Alessandria, l’obbligo di estir-pare le viti infette in vigneti che presentano una percentuale di piante ammalate inferiore al 4%. Nel caso di superfici vitate ab-bandonate, trascurate o viti insel-vatichite è obbligatorio l’estirpo di tutte le viti o dell’intero appez-zamento.

Nei vigneti dove non esistano le

Piano operativo 2014 per la difesa della vite dalla Flavescenza dorata

Sono sempre vietati i trattamenti in fioritura

I trattamenti e l’asportazione della vegetazione con sintomi sono obbligatori

Norme specifiche per i viticoltori aderenti all’agricoltura biologica

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