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giugno 2014

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ala gremita da oltre 500 persone, un vi-ceministro, un assessore regionale, tre presidenti nazionali di associazioni di categoria, un noto giornalista televisivo e, sullo sfondo, le colline del moscato da cui nascono Asti e Moscato d’Asti docg. Questi gli ingredienti che hanno determinato il suc-cesso dell’evento, “Vigne di moscato, vigne di successo?” che si é svolto il 12 maggio al Foro Boario di Nizza Monferrato.

L’iniziativa è stata organizzata da Agrinsieme Moscato, il nuovo soggetto di rappresen-tanza vitivinicola che raggruppa Cia, Confa-gricoltura e Alleanza delle Cooperative, con oltre 1000 iscritti per circa 3000 ettari dei 10 mila che rappresentano in Piemonte il vi-gneto moscato docg.

Sul palco, a condurre il dibattito, il giorna-lista e scrittore Bruno Vespa . Seduti sulle fa-mose poltroncine bianche, in perfetto stile “Porta a Porta” il programma che da anni Vespa conduce su RaiUno, c’erano il vicemi-nistro all’Agricoltura, Andrea Olivero ; l’as-sessore alle Politiche agricole della Regione Piemonte, Claudio Sacchetto ; Mario Guidi , presidente nazionale di Confagricoltura e co-ordinatore di Agrinsieme, ispiratrice di Agrinsieme Moscato ed espressione nazio-nale del patto tra Confagricoltura, Cia e Coo-perative; Giorgio Mercuri , di Federagri-Con-fcooperative e Dino Scanavino , presidente nazionale della Cia.

A fare gli onori di casa, oltre al sindaco di Nizza Monferrato, Flavio Pesce e Pietro Cirio , vignaiolo e presidente di Agrinsieme Moscato. «Noi siamo per l’unità della filiera, a tutti i livelli. Lontano dalle polemiche e vi-cini a sinergie virtuose e costruttive. Perché il nostro moscato è un’uva rara che dà vini unici come Asti e Moscato docg» ha detto Cirio.

Per la prima volta tra il pubblico in sala, in-sieme a vignaioli, esponenti delle associa-zioni di categoria, cantine sociali e operatori del settore, anche molti rappresentanti di eno-griffe e di grandi di gruppi industriali at-tivi nel mondo del moscato.

È toccato a Gianni Marzagalli e Giorgio Bo-sticco , rispettivamente presidente e direttore del Consorzio dell’Asti fornire qualche dato su vendite e rappresentanza del comparto. Marzagalli ha annunciato il rientro in ambito consortile del prestigioso marcio Gancia: «In questo modo raggiungeremo il 97% della rappresentanza del settore». Bosticco ha illu-strato un’articolata analisi su vendite e diffu-sione di Asti e Moscato docg. Ne è venuta fuori la fotografia di un comparto in crescita, soprattutto all’estero; in Italia, invece, come

molti altri, segna il passo per colpa della crisi. All’estero i mercati più spumeggianti sono gli Stati Uniti e la Russia. Grandi prospettive sulla Cina, con progetti importanti che ten-dono a diffondere il “bere Asti docg” nel Paese della Grande Muraglia, una scom-messa che quelli del Consorzio intendono vincere. I numeri sono di tutto rispetto: 100 milioni di bottiglie, tra Asti (75) e Moscato docg (25), di cui circa l’80% va in export. Vespa è partito proprio dai dati e ha chiesto ai relatori quali potranno essere le prospet-tive per la crescita della filiera dell’uva mo-scato. Un tema che ha appassionato platea e intervistati.

Scanavino ha dichiarato di non essere con-trario a priori ad un aumento della produ-zione, «purché fatta in base alle richieste del mercato» ha puntualizzato. Il presidente Cia ha pure sottolineato, in tema di promozione, l’importanza della candidatura Unesco per i paesaggi vitivinicoli piemontesi, «Un’occa-sione di unità da sfruttare con progetti co-muni e senza divisioni» ha dichiarato. Per Mercuri il ruolo delle cooperative è fonda-mentale anche nella filiera vinicola del mo-scato: «È lo spirito di fare bene insieme che fa andare avanti il Paese». Il Presidente di Fedagri-Confcooperative si è mostrato guardingo sugli aumenti di rese delle uve che dovrebbero es-sere limitati per preservare la qualità. Guidi ha posto l’accento sulla necessità di di-fendere il made in Italy in campo agroali-mentare come voce importante dell’eco-nomia ma anche come inimitabile e prezioso patrimonio culturale e sociale del Belpaese. E, in qualità di coordinatore nazionale di Agrinsieme ha precisato: «La nostra associa-zione non è un esercizio muscolare. Ab-biamo scoperto di essere meno divisi e meno

distanti di quanto pensassimo. Sono certo che Agrinsieme stia percorrendo la strada maestra verso una rappresentanza agricola nuova, condivisa e produttiva, collaborativa e moderna che guarda al mondo e pensa in grande. Quello che l’Italia deve ricominciare a fare».

Sacchetto ha ricordato gli impegni della Re-gione Piemonte in materia di promozione e l’attività portata avanti con i fondi europei. «Sono lo strumento principe per ricordare a tutti che il Piemonte è terra di vini rari, come quelli della filiera dell’uva moscato che, giova ricordarlo, godono di una patto tra Case spumantiere e vignaioli che si rinnova ogni anno attraverso la commissione parite-tica, strumento di civiltà rappresentativa». Il viceministro Olivero, incalzato da Bruno Vespa, ha parlato di semplificazione e pro-messo che a breve il Governo Renzi varerà di-spositivi in grado di limitare la burocrazia “cattiva” che rallenta la crescita e il lavoro delle imprese, comprese quelle del moscato. «È un impegno che prendo qui e che mi pre-murerò di realizzare anche con l’aiuto del testo della nuova legge sulla vite e sul vino di cui è relatore il parlamentare astigiano Mas-simo Forio» ha dichiarato l’esponente del-l’esecutivo del premier che ha inoltre parlato di web: «È vero in Italia siamo indietro, ma anche in questo campo assicuro l’azione del Governo».

Il convegno si è quindi chiuso con i saluti fi-nali del presidente Cirio, che si è detto felice e soddisfatto: «Oggi qui abbiamo dimostrato che il popolo di Agrinsieme Moscato c’è ed è pronto a lavorare con chi vuole davvero che le vigne di moscato continuino per molto tempo ad essere vigne di successo».

C.B.

Cirio: «Agrinsieme Moscato c’è e guarda al futuro». Vespa: «Territorio di grandi vini che merita successo». Olivero: «L’impegno del Governo per aiutare le imprese vitivinicole». Sacchetto: «la Regione Piemonte è stata e sarà sempre presente». Guidi, Mercuri e Sca-navino: «Insieme per costruire la Casa Comune degli agricoltori italiani»

Vigne di moscato Vigne di successo

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