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LUGLIO-AGOSTO 2014

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………….. il sapore del Pomodoro Piemontese ………….. il sapore del Pomodoro Piemontese

15068 Pozzolo Formigaro (AL) Str. Bissone, 1 TEL: 0143.419083 FAX: 0143.319203

SITO: www.tomatofarmsrl.it

L’esclusione per chi non possiede i requisiti indicati non si applica comunque alle persone fisiche o giuridiche che percepiscono aiuti di-retti per un ammontare massimo di:

> 5.000 euro per le aziende le cui superfici sono prevalentemente ubicate nelle zone svantaggiate e/o di montagna; > 1.250 euro nelle altre zone.

DEGRESSIVITÀ E PLAFONAMENTO

L’importo dei pagamenti diretti di base (esclusi quindi greening, pa-gamenti accoppiati e supplemento giovani) da concedere a un agri-coltore, per un dato anno civile è ridotto del 50% per la parte dell’im-porto eccedente 150.000 euro. Qualora l’importo così ridotto superi i 500.000 euro, la parte eccedente è ridotta del 100% (plafona-mento). Prima di procedere all’applicazione di dette percentuali di ri-duzione, ai pagamenti di base sono sottratti i costi relativi ai salari e agli stipendi legati all’esercizio di un’attività agricola e forestale effet-tivamente pagati e dichiarati dall’agricoltore nell’anno civile prece-dente, compresi le imposte, gli oneri sociali sul lavoro e i contributi previdenziali e assistenziali pagati dall’imprenditore per la propria posizione e per quella dei suoi familiari. In mancanza di dati dispo-nibili sui salari effettivamente versati e dichiarati dall’agricoltore nell’anno precedente, si utilizzano i dati più recenti a disposizione.

PAGAMENTI DIRETTI ACCOPPIATI

Dopo lunghe discussioni e trattative è stata formalizzata la decisione di riservare l’11% per cento del plafond totale al sostegno accoppiato. Il sostegno sarà riservato ai seguenti comparti: zootecnia, riso, pomo-doro da industria, barbabietola da zucchero, soia e piante proteiche, grano duro, olivo.

Questi i pagamenti “accoppiati” ipotizzati distinti per comparto. I premi unitari sono indicativi.

Latte bovino (plafond complessivo: 74,6milioni + 10 per la mon-tagna) - premio stimato: 56 euro per vacca da latte che ha partorito nell’anno con premio aggiuntivo di 40 euro per vacca allevata in aziende di montagna.

Carne bovina (plafond complessivo: 106,6 milioni): sono previste sostanzialmente due tipologie di premio:

◊ Un premio di circa 200 euro/capo per le vacche nutrici che hanno partorito, iscritte ai Libri genealogici ed ai Registri ana-grafici

◊ Una seconda tipologia di premio prevede un pagamento accop-piato di 49 euro per i capi bovini di età compresa tra 12 e 24 mesi al momento della macellazione e allevati presso le aziende dei richiedenti per almeno sei mesi prima della macellazione. Al premio di base si può sommare un importo aggiuntivo: – per i capi allevati per almeno 12 mesi o aderenti a Sistema di qualità nazionale o regionale o a sistemi di etichettatura facolta-tivi riconosciuti – per i capi certificati Igp.

Ovicaprini (plafond complessivo: 15 milioni): sono previsti due pagamenti accoppiati. Uno per le agnelle da riproduzione (12 euro/capo) nell’ambito di piani di selezione per la resistenza alla Scrapie e finalizzati come noto ad evitare la riproduzione di arieti omozigoti sensibili (i livelli di pagamento sono differenziati in base agli standard raggiunti dall’allevamento); un secondo paga-mento (8 euro/capo) per i capi certificati come “idonei alla macel-lazione come Igp”.

Bufalini (plafond: 4 milioni): previsto un pagamento di 20 euro per ogni bufala di almeno 30 mesi.

SEMINATIVI

1. Piano proteico nazionale:

Premio specifico alla soia - Totale plafond 10 milioni Localizzazione:

le regioni del Nord Italia

- Il premio è concesso alle aziende agricole che destinano fino al

10% della propria superficie a seminativi alla produzione di soia fino ad un massimo del 10% della superficie aziendale (franchigia su un numero massimo di ettari a seminativo pari a 5/10 ettari per azienda). Importo unitario dell’aiuto: 97 euro/ha.

Proteoleaginose regioni del Centro (plafond: 30 milioni): è pre-visto un pagamento ad ettaro di 100 euro per le superfici destinate a girasole, colza, altre colture da rinnovo (non precisate) ed erbai di leguminose delle aziende beneficiarie delle regioni indicate. • Proteiche regioni del Sud e Isole (plafond: 55,4 milioni): paga-mento ad ettaro di 100 euro per le superfici destinate a colture pro-teiche da granella ed erbai di leguminose.

2. Riso (plafond: 22,6 milioni): si prevede un pagamento di 120 euro per ettaro di risaia. Prevista anche l’eventuale adesione ad una misura apposita del PSR per favorire l’adesione al sistema di qualità nazionale produzione integrata per valorizzare la coltiva-zione di riso come elemento caratteristico del paesaggio, dell’am-biente, della cultura, dell’economia e del territorio.

3. Barbabietola da zucchero (plafond: 17,1 milioni): è ipo-tizzato un pagamento 325 euro per ettaro di superficie destinata alla coltivazione della barbabietola da zucchero.

4. Pomodoro da industria (plafond: 11,2 milioni): è pre-visto un pagamento di 160 euro per ettaro di pomodoro da indu-stria. Laddove la produzione risulti significativa, le Regioni si im-pegnano ad attivare, anche nell’ambito dei piani operativi delle OP, una misura, a cui i produttori possano partecipare per favo-rire l’adesione al sistema di qualità nazionale produzione inte-grata, con l’obiettivo di valorizzare la produzione agricola locale in un contesto di filiera o di distretto.

5. Olio di oliva (plafond complessivo: 57 milioni): previste due forme di pagamento se del caso cumulabili:

o un “premio base olivo” (78 euro/ha) nelle regioni caratterizzate da incidenza della superficie olivetata superiore al 25 per cento della Sau (praticamente solo Liguria, Puglia e Calabria); o una maggiorazione (70 euro/ha) per gli oliveti con pendenza media superiore al 7,5 per cento sempre nelle regioni di cui sopra (25 per cento della superficie olivetata sul totale della Sau) ma limitatamente alle regioni in convergenza (in poche parole solo Puglia e Calabria che sono le uniche due delle tre, in convergenza).

Roberto Giorgi

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