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settembre 2012

10

Confagricoltura

Piemonte

FEASR

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali

Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013

Misura 111.1 sottoazioneB Informazione nel settore agricolo

Tra le lavorazioni e le tipologie di macchine più usate in agricoltura possiamo certamente annoverare la trinciatura di erba, residui di potatura e stocchi di mais effettuata con fal-ciatrici a flagelli ad asse orizzontale. Gli utensili di taglio, anche detti flagelli, nor-malmente sono costituiti da coltelli, ma pos-sono essere utilizzati in alternativa zappette, martelli o mazze.

Coltelli polivalenti

Mazzette

Mazze

RISCHI ED ADEGUAMENTI

Tra i rischi potenzialmente più gravi, l’uti-lizzo della trinciatrice merita una menzione particolare.

Rischio di lancio di oggetti: la scocca della macchina deve essere dotata di dispositivi in grado di eliminare i pericoli collegati al lancio di oggetti (pietre o parti della mac-china stessa) da parte del rotore e degli uten-sili di taglio.

Non sono da sottovalutare altri rischi legati

a:

• Contatto con gli utensili di lavoro • Organi di trasmissione del moto • Albero cardanico • Impianto idraulico • Elementi sollevabili • Stabilità della macchina • Comandi manuali • Pittogrammi

Rischio di lancio di oggetti

Tra i rischi connessi con l’utilizzo della trin-ciatrice, quello sicuramente più grave dal punto di vista delle potenziali conseguenze è rappresentato dalla proiezione di materiale e/o di parti della macchina (ad esempio, frammenti di utensili) verso l’operatore o terze persone. La norma EN 745, principale riferimento tecnico normativo, prevede il ri-corso ad una protezione di tipo passivo, co-stituita da un riparo rigido non perforato, un telo, catene o strisce di gomma, in maniera tale da garantire il superamento con esito po-sitivo della prova di lancio ivi descritta.

Protezione a catene

Protezione in gomma-tela

Protezione con bandelle anteriori

Contatto con gli utensili di lavoro

Per evitare il rischio di contatto involontario con gli organi di lavoro, la zona superiore della macchina va protetta tramite un riparo rigido privo di fori o comunque da un si-stema che prevenga proiezioni di materiale o di parti della macchina stessa.

Esempio di protezione superiore in lamiera

Le zone laterali vanno protette posizionando un riparo rigido privo di fori, ubicato vicino agli utensili e in modo che il suo bordo infe-riore si estenda sotto la traiettoria dell’uten-sile per almeno 3 mm. Sopra il punto M in fi-gura, il riparo deve estendersi almeno per 200 mm oltre la traiettoria degli utensili, mentre sotto il punto M il riparo non deve es-sere collocato al di sopra della linea W.

Legenda:

1 Traiettoria degli utensili 2 Terreno

a Raggio della traiettoria degli utensili

b Raggio della traiettoria degli utensili + 3 mm minimo c Distanza tra i punti M e V (massimo 120 mm) d Distanza di sicurezza orizzontale di 200 mm minimo dalla traiettoria degli utensili

E Punto della circonferenza con raggio b sul piano verti-cale incluso l'asse di rotazione V Linea orizzontale passante per il punto E

W Linea retta passante per il punto M e tangente alla cir-conferenza con raggio b Dimensioni in mm

Protezione laterale

Frontalmente e posteriormente, sulla falcia-trice va montata una barriera che rispetti le quote e le dimensioni come nella figura se-guente.

Trinciatrici

a cura di Roberto Giorgi

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