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settembre 2014

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G

li embarghi e le guerre commerciali rischiano di compromettere le eco-nomie mondiali, già provate dalla crisi generale. Questo è l’av-viso di Confagricoltura, dopo la dura presa di posizione di Mosca, che ha deciso di applicare un embargo durissimo a molti prodotti agroalimentari originari anche dell’Europa, tra i quali or-tofrutta, carni bovine, suine e pollame, prodotti lattiero-caseari ed ittici, varie preparazioni ali-mentari anche a base di carni, tra cui i salumi.

Il presidente di Confagricoltura

Mario Guidi ha dichiarato: “Gli scambi commerciali sono uno stru-mento di crescita e di sviluppo, non devono divenire una base di conten-zioso tra Paesi che vincola i com-merci, determina squilibri di mer-cato e, in ultima analisi, mette a ri-schio le imprese, pregiudicando la stabilità e il progresso delle eco-nomie”.

Confagricoltura fa presente che sono a rischio miliardi di euro in beni che ogni anno l’Europa commercializza in Russia. La bi-lancia commerciale agroalimen-tare Ue-Russia è largamente in

attivo e nel 2013 ha superato la soglia dei 10 miliardi di euro. Tra i principali prodotti esportati dall’Europa verso Mosca c’è l’or-tofrutta, prima voce dell’export europeo con quasi 2 miliardi di euro. Seguono carni, bevande – tra cui il vino, che comunque non è oggetto dell’embargo – e prodotti lattiero-caseari. Tutti comparti essenziali, nei quali l’Italia è leader delle esporta-zioni.

Il divieto di esportare prodotti ortofrutticoli impatta su questo comparto in una fase delicatis-

sima, considerata la grave crisi della frutta estiva. A questo ri-guardo, a Bruxelles, dopo diverse riunioni del mondo agricolo con la Commissione europea per di-scutere di eventuali rimedi alla difficile situazione, l’Europa ha fatto sentire con forza la sua voce.

A fine agosto è stato, infatti, pub-blicato sulla Gazzetta Ufficiale UE il regolamento delegato della Commissione n. 913/2014 che prevede misure straordinarie e transitorie per il mercato di pe-sche e nettarine.

In pratica le misure consistono nel ritiro sino a tutto settembre, da parte delle OP riconosciute, anche da non soci, e in misure per incentivare il consumo di questo prodotto (all’Italia a tale scopo sono destinati 1,3 milioni di euro) con iniziative promo-zionali da realizzare entro la fine del corrente anno e finanziate dall’UE.

Contestualmente è stato diffuso anche un comunicato stampa della Commissione europea che annuncia, tra le altre cose, uno stanziamento per i ritiri di poco inferiore ai 30 milioni di euro per l’intera UE. Si tratta di una cifra che, contrariamente allo stanziamento per le attività pro-mozionali, che è riportato in al-legato al regolamento pubbli-cato, non è indicata nel testo del provvedimento. Evidentemente si tratta di una stima del costo che determinerà l’eliminazione dal mercato di circa 100 mila tonnellate di prodotto, che è l’ec-cedenza di mercato prevista per questa campagna a livello eu-ropeo, al prezzo di ritiro di 269 eur/tonn.

R.Sparacino

F

ood Made In , il social - commerce per la vendita on line dei pro-dotti di tutti gli associati di Confagricoltura è attivo dall’estate ed ha ampiamente superato la quota dei primi 100 iscritti. Da agosto si è completata la costruzione dell’infrastruttura digitale per la parte che riguarda le aziende venditrici.

Ora, accedendo al sito www.foodmadein.com, le aziende possono compilare il modulo di registrazione e accettare i seguenti documenti legali: C ondizioni di vendita , C ondizioni d’uso , Privacy policy e Condizioni di servizio, tutto disponibile on line. Attraverso queste semplici opera-zioni si potrà finalmente avviare il caricamento dei prodotti. Una volta effettuata la registrazione, per qualsiasi necessità, le imprese potranno avvalersi gratuitamente di un Customer Service in Live Chat ovvero chiedere assistenza per la procedura di caricamento dei pro-dotti all’indirizzo di posta elettronica info@foodmadein.com. E’ importante ricordare che l’adesione a FMI è gratuita e non comporta alcun onere economico per le imprese associate né in favore della Confagricoltura nè di qualsiasi altro Ente ad essa afferente. È prevista, invece, una commissione sul venduto del 10% e del 3,4% per le spese di transazione a favore di Lux Made In, società che gestisce la piatta-forma.

FMI non è solo e semplicemente un distretto digitale delle eccellenze agroalimentari italiane: attraverso lo story telling digitale, ossia il rac-conto delle storie imprenditoriali delle imprese registrate, si propone come progetto di promozione e valorizzazione dei territori, delle tra-dizioni locali e del turismo enogastronomico anche in vista dell’im-

portante appuntamento dell’Expo 2015.

L’Ufficio dell’Anga nazionale resta a disposizione per qualsiasi ul-teriore chiarimento ai seguenti recapiti: anga@confagricoltura.it oppure 06.6852379.

R.S.

Il primo distretto digitale delle eccellenze agricole

UE: misure urgenti su pesche e nettarine dopo l’embargo russo

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