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ottobre 2014

12

Confagricoltura

Piemonte

FEASR

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali

Attività di informazione anno 2013-2014 che è stata oggetto di richiesta di finanziamento sulla Misura 111.1 sottoazione B

Informazione nel settore agricolo del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Piemonte

PAGAMENTO ECOLOGICO (GREENING)

I regolamenti comunitari che disciplinano la riforma della Politica Agricola Comune (PAC) introducono il concetto di “ pagamento per le pratiche agricole benefiche per il clima e l’ambiente ”.

Gli agricoltori che hanno diritto al pagamento di base sono tenuti a rispettare su tutti gli ettari ammis-sibili i seguenti impegni ambientali.

1. Diversificazione colturale

2. Mantenimento dei prati permanenti 3. Creazione di aree a valenza ambientale o di interesse ecologico

Grazie alla serrata trattativa avutasi durante le fasi preparatorie della riforma, l’accordo finale rimedia ad alcune distorsioni della proposta iniziale della Commissione, in particolare in merito alle colture permanenti (oliveti, vigneti, frutteti, agrumeti) ora escluse dai vincoli delle aree a valenza ecologica. Gli agricoltori biologici hanno diritto automatica-mente al pagamento ecologico sulle superfici a pro-duzione biologica.

1. Diversificazione colturale

Interessa solo le superfici a seminativo ed è applicata in funzione della loro estensione. Prevede la pre-senza nel piano colturale annuale di più colture, anche se non in rotazione sulla stessa superficie. In particolare:

• fino a 10 ettari a seminativo, nessun obbligo di di-versificazione;

• da 10 a 30 ha di seminativo: obbligo di due colture, con la coltura principale che copre al massimo il 75% dei seminativi;

• oltre i 30 ha di seminativo: obbligo di tre colture, con la coltura principale che copre al massimo il 75% e le due principali che sommate raggiungono al massimo il 95% dei seminativi.

Sono escluse dall’obbligo di diversificazione, le aziende in cui:

- le superfici sono interamente investite a colture sommerse per una parte significativa dell’anno (riso);

- i seminativi investiti per più del 75% a foraggio e/o a maggese, a colture sommerse per una parte si-

gnificativa dell’anno (riso) a condizione che i semi-nativi non coperti da questi usi non superino i 30 ettari;

- i seminativi interamente coltivati nell’anno prece-dente con una coltura diversa, se tali seminativi non sono stati dichiarati per più del 50% nella stessa do-manda di aiuti nell’anno precedente.

La diversificazione colturale si ispira ai seguenti cri-teri:

• una coltura è diversa se appartiene ad un genere differente nella classificazione botanica delle col-ture; ad esempio il grano duro e il grano tenero non

sono diversi in quanto appartendono allo stesso ge-nere botanico (Triticum); invece il grano (genere Tri-ticum) e l’orzo (genere Hordeum) sono considerati colture diverse;

• le colture appartenenti alle famiglie brassicacee, solanacee e cucurbitacee sono considerate diverse quando appartengono a specie diverse anche dello stesso genere;

• il maggese vale a dire terreno a riposo è conside-rato una coltura così come, cumulativamente, tutte le piante da foraggio ed i prati.

2. Mantenimento dei prati permanenti

Gli Stati membri designano i prati permanenti ed i pascoli ubicati in aree ecologicamente sensibili e per l’Italia identificate con le aree “Natura 2000”. Gli agricoltori non possono convertire o arare tali prati permanenti “sensibili”.

Gli Stati membri assicurano poi che la proporzione della superficie a prato permanente e pascolo in rela-zione alla superficie agricola nazionale totale non di-minuisca oltre il 5%.

Qualora si accerti che il rapporto è diminuito di oltre il 5%, deve essere attivato l’obbligo per i singoli agri-coltori di convertire terreni a prato permanente in misura tale da riportare la percentuale al valore origi-nario.

In Italia per le zone ubicate al di fuori delle aree Na-tura 2000, gli agricoltori non possono convertire i prati permanenti senza essere preventivamente auto-rizzati da Agea, che rilascia l’autorizzazione entro 30 giorni.

3. Creazione di aree a valenza ambientale o di interesse ecologico

Le aree di interesse ecologico o Ecological Focus Area (EFA) rappresentano il terzo requisito del greening.

Le ultime novità della PAC

CCulle

Il 25 settembre è nata LINDA FANTINO , figlia di Nicoletta Ghiglione e Dario.

Ai neo genitori, al nonno Adriano Ghiglione, storico associato e consigliere della Zona di Novi Ligure e ai pa-renti tutti le più sentite con-gratulazioni dal presidente Luca Brondelli con il Consi-glio Direttivo, dal direttore Valter Parodi con i collabora-tori tutti, dalla Zona di Novi Ligure e dalla Redazione de L’Aratro.

I l 22 set tembre è nato

MATTEO , figlio di Maria Te-resa (Mitty) Polastri e Massi-miliano Guasco.

Ai neogenitori, al fratellino Pietro, ai nonni Maria Teresa Camorati e Sergio Polastri, nostro associato di Novi Li-gure, vivissime felicitazioni dall'Ufficio Zona di Novi Li-gure, da Confagr icol tura Alessandria e dalla Reda-zione de L'Aratro.

I l 1° set tembre è nata

OLIVIA , figlia della nostra as-sociata Ilaria Odino dell'agri-turismo Nonna Dù di Gavi. I migl ior i augur i al la mamma, al papà Giacomo Angelo Bisio, ai nonni e ai parenti tutti dall’Ufficio Zona di Novi Ligure, da Confagri-coltura Alessandria e dalla Redazione de L’Aratro.

Culle

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