TRINCIATRICI

04/09/2012

Tra le lavorazioni e le tipologie di macchine più usate in agricoltura possiamo certamente annoverare la trinciatura di erba, residui di potatura e stocchi di mais effettuata con falciatrici a flagelli ad asse orizzontale. Gli utensili di taglio, anche detti flagelli, normalmente sono costituiti da coltelli, ma possono essere utilizzati in alternativa zappette, martelli o mazze.

RISCHI ED ADEGUAMENTI
Tra i rischi potenzialmente più gravi, l’utilizzo della trinciatrice merita una menzione particolare. Rischio di lancio di oggetti: la scocca della macchina deve essere dotata di dispositivi in grado di eliminare i pericoli collegati al lancio di oggetti (pietre o parti della macchina stessa) da parte del rotore e degli utensili di taglio. Non sono da sottovalutare altri rischi legati a:
• Contatto con gli utensili di lavoro
• Organi di trasmissione del moto
• Albero cardanico
• Impianto idraulico
• Elementi sollevabili
• Stabilità della macchina
• Comandi manuali
• Pittogrammi

Rischio di lancio di oggetti
Tra i rischi connessi con l’utilizzo della trinciatrice, quello sicuramente più grave dal punto di vista delle potenziali conseguenze è rappresentato dalla proiezione di materiale e/o di parti della macchina (ad esempio, frammenti di utensili) verso l’operatore o terze persone. La norma EN 745, principale riferimento tecnico normativo, prevede il ricorso ad una protezione di tipo passivo, costituita da un riparo rigido non perforato, un telo, catene o strisce di gomma, in maniera tale da garantire il superamento con esito positivo della prova di lancio ivi descritta.

Contatto con gli utensili di lavoro
Per evitare il rischio di contatto involontario con gli organi di lavoro, la zona superiore della macchina va protetta tramite un riparo rigido privo di fori o comunque da un sistema che prevenga proiezioni di materiale o di parti della macchina stessa.

Le zone laterali vanno protette posizionando un riparo rigido privo di fori, ubicato vicino agli utensili e in modo che il suo bordo inferiore si estenda sotto la traiettoria dell’utensile per almeno 3 mm. Sopra il punto M in figura, il riparo deve estendersi almeno per 200 mm oltre la traiettoria degli utensili, mentre sotto il punto M il riparo non deve essere collocato al di sopra della linea W.

Frontalmente e posteriormente, sulla falciatrice va montata una barriera che rispetti le quote e le dimensioni come nella figura seguente.

Organi in movimento o di trasmissione del moto
Per evitare il rischio di contatto involontario con gli organi di trasmissione del moto da parte dell’operatore, le parti in movimento (catene e cinghie) devono essere protette con ripari fissi. Nel caso in cui sono prevedibili frequenti accessi, per esempio per manutenzione o regolazioni, i ripari devono essere aperti soltanto per mezzo di attrezzi e rimanere attaccati alla macchina (per esempio per mezzo di cerniere) e devono richiudersi automaticamente senza l’utilizzo di attrezzi. Se non è utilizzato questo tipo di ripari, possono essere previsti ripari mobili, che provochino l’arresto dei movimenti pericolosi prima di poter raggiungere la zona pericolosa oppure impediscano la loro apertura fintanto che persiste il movimento pericoloso. Albero cardanico - vedi numeri scorsi del giornale.

Elementi sollevabili
Per permettere all’operatore di eseguire dei lavori di manutenzione e riparazione sotto parti della macchina in posizione sollevata, devono essere previsti dei supporti meccanici o altri dispositivi di bloccaggio per evitare un abbassamento non intenzionale. Sono accettabili mezzi differenti da quelli meccanici ed idraulici, se garantiscono un livello di sicurezza almeno eguale. Deve essere possibile comandare i dispositivi di bloccaggio idraulici e i supporti meccanici rimanendo fuori dalle zone pericolose ed entrambi devono essere evidenziati mediante colori che presentino contrasto visivo rispetto alla macchina oppure essere contrassegnati da pittogrammi di sicurezza ubicati in prossimità. Quando i supporti o i blocchi idraulici sono azionati manualmente, il loro funzionamento deve essere spiegato nel manuale di istruzioni e, se tale funzionamento non è intuitivo, sulla macchina stessa, mediante simboli di sicurezza od operativi. I dispositivi di supporto meccanici devono resistere ad un carico pari a 1,5 volte il carico massimo ammissibile; qualora siano staccabili, devono avere un alloggiamento sulla macchina dedicato e chiaramente visibile ed identificabile. I dispositivi di bloccaggio idraulici devono essere posti sul cilindro idraulico; in alternativa, vanno collegati al cilindro idraulico mediante tubi rigidi o flessibili. In tal caso, questi tubiidraulici devono essere progettati per resistere ad una pressione pari ad almeno 4 volte la massima pressione idraulica di esercizio, pressione che deve essere specificata nel manuale di istruzioni unitamente alle condizioni per la sostituzione di tutti i tubi flessibili.

Stabilità della macchina
I piedi stabilizzatori, se presenti, devono avere una superficie di appoggio progettata per limitare la pressione di contatto con il terreno ad un valore massimo di 4 kg/cm2; è importante che l’altezza dei punti di aggancio inferiori della trinciatrice portata si mantenga compatibile con quella dei bracci sollevatori della trattrice agricola. Sia i piedi di appoggio, sia i cunei di blocco devono poter essere alloggiati e bloccati in posizione di trasporto.

Comandi manuali
Per evitare il rischio di ferimento dovuto all’azionamento dei comandi manuali, le regolazioni (per esempio la regolazione dell’altezza di taglio) devono essere possibili quando l’operatore è o nella postazione di guida o in piedi sul terreno. Nel secondo caso, l’operazione deve essere possibile solamente con gli attrezzi fermi e i comandi per la regolazione devono essere posizionati sulla parte superiore, laterale, frontale o posteriore della falciatrice, ad una distanza massima orizzontale di 550 mm dalla sagoma esterna della macchina; inoltre, nel caso di macchine portate, l’operatore non deve essere costretto a rimanere tra i punti inferiori di attacco per azionare tali comandi.

Area economica
curata da
ROBERTO GIORGI