ROTOIMBALLATRICI - PARTE 2

12/03/2013

Le rotoimballatrici sono utilizzate nei cantieri di raccolta dei foraggi per la raccolta di fieno, semisecco, stocchi di mais e altro. Sono macchine trainate ed azionate dalla trattrice e agiscono formando le rotoballe, ovvero balle cilindriche di foraggio avvolte su se stesse e legate tramite filo o rete in plastica.

Organi in movimento o di trasmissione del moto
Per evitare il rischio di contatto involontario con gli organi di trasmissione del moto da parte dell’operatore le catene ed i pignoni devono essere dotati di ripari o di dispositivi di protezione. Nel caso sia previsto l’accesso frequente nella zona pericolosa i ripari devono poter essere aperti soltanto per mezzo di un attrezzo e devono rimanere solidali alla macchina quando sono aperti. La chiusura dei ripari deve essere automatica e non deve essere necessario alcun attrezzo. Nel caso non sia previsto un accesso frequente nella zona pericolosa i ripari devono poter essere aperti solamente mediante l’utilizzo di un attrezzo e una volta aperti non devono rimanere solidali alla macchina. Se questo tipo di ripari non è utilizzato, la macchina deve essere munita di dispositivi di interblocco mobili oppure di ripari mobili provvisti di un dispositivo che prevenga la sua apertura fintanto che le parti siano in movimento. Per i rischi connessi all’albero cardanico rimandiamo alla scheda pubblicata sui numeri di maggio e giugno 2012 de L’Aratro.

Elementi sollevabili
Per permettere all’operatore di eseguire dei lavori di manutenzione e servizio sotto parti della macchina in posizione elevata, devono essere previsti dei supporti meccanici o dispositivi idraulici di bloccaggio che evitino un abbassamento non intenzionale. I supporti meccanici e i dispositivi di bloccaggio idraulici devono essere identificati mediante colori in contrasto visivo rispetto alla macchina, oppure devono presentare un pittogramma di sicurezza posto sul supporto stesso o nelle immediate vicinanze. I dispositivi di bloccaggio idraulici devono essere posti sul cilindro idraulico, o collegati al cilindro idraulico mediante tubi, rigidi o flessibili. Nell’ultimo caso i tubi flessibili che collegano il dispositivo di blocco con il cilindro devono essere progettati per resistere ad una pressione pari almeno a 4 volte la pressione nominale massima di esercizio. I comandi dei rubinetti del circuito idraulico e i supporti meccanici devono potersi azionare rimanendo al di fuori delle zone pericolose.

Stabilità della macchina
Per evitare il rischio di schiacciamento dovuto alla perdita di stabilità, la macchina deve essere dotata di appositi piedi di appoggio, cunei di blocco o di un freno di stazionamento. I piedi di appoggio devono poter essere regolati in modo da garantire una distanza minima dell’occhione di traino da terra di 150 mm. Sia i piedi di appoggio sia i cunei di blocco devono poter essere alloggiati e bloccati in posizione di trasporto.

Comandi manuali
Per evitare il rischio di ferimento dovuto all’azionamento accidentale dei comandi manuali il loro posizionamento deve essere tale da renderli accessibili all’operatore solamente se si trova al posto di guida.

Porta di eiezione della balla
Posteriormente alla macchina deve essere evitato qualsiasi contatto con il sistema di guida della balla, per mezzo di ripari fissi (che possono essere parti della struttura della macchina o parte della porta di eiezione). Nel caso sia previsto l’accesso frequente nella zona pericolosa i ripari devono poter essere aperti soltanto per mezzo di un attrezzo e devono rimanere solidali alla macchina quando sono aperti. La chiusura dei ripari deve essere automatica e non deve essere necessario alcun attrezzo.

Area economica
curata da
ROBERTO GIORGI