Manovra, Confagricoltura: per le imprese agricole le imposte arriveranno al 400 per cento

07/12/2011

MANOVRA, CONFAGRICOLTURA: “PER LE IMPRESE AGRICOLE GLI AUMENTI DI IMPOSTE ARRIVERANNO AL 400 PER CENTO”
“Gravissime le conseguenze del decreto „salva Italia‟ per gli aumenti di imposte a
carico degli agricoltori. L‟incremento della base imponibile ai fini IMU, assieme
alle nuove tasse sui fabbricati rurali, comporta incrementi di tassazione dal 100
per cento sino a valori assurdi del 400 per cento”. L‟allarme è stato lanciato da
Giunta e Comitato Direttivo di Confagricoltura, che si sono riuniti oggi per una
valutazione approfondita della manovra economica.
“L‟agricoltura, già penalizzata dalla crisi congiunturale, non può essere - dice una
nota di Confagricoltura - l‟unico settore escluso dai provvedimenti sullo sviluppo
e contemporaneamente vessato sotto il profilo fiscale”.
“Riteniamo - prosegue la nota - che una più attenta valutazione debba portare il
governo a riconsiderare l‟impatto del provvedimento sul sistema agricolo”.
“Non ci sottraiamo affatto - conclude Confagricoltura - a dare tutto il possibile
contributo al risanamento dei conti pubblici, ma nemmeno vogliamo chiudere le
nostre aziende. Un fatto questo che sarebbe disastroso per noi, ma anche per il
Paese intero”.
Ecco un esempio di quanto aumenterebbe - secondo le stime elaborate dal
Centro Studi di Confagricoltura - l‟imposizione fiscale per un‟azienda di circa 50
ettari (colture seminative e foraggere) con quattro fabbricati rurali, che
attualmente versa un‟Ici sui soli terreni di circa 2.200 euro.
Con la nuova tassazione si passerebbe ad un totale di oltre 8.600 mila euro. Un
aumento che supera i 6.400 euro, prossimo al 300 per cento dell‟attuale carico
fiscale (v. tabella).
Confagricoltura ha chiesto al Governo, al Parlamento ed a tutte le istituzioni di
correggere urgentemente questo aspetto del decreto ed ha concluso: “Siamo
convinti che occorre salvare l‟Italia ma senza condannare la nostra agricoltura”.