Energie rinnovabili: conferma per la tassazione 2015 e novità sull’Iva

28/01/2015

Con il decreto legge 31 dicembre 2014, n. 192 (c.d. Milleproroghe) è stato prorogato il regime fiscale relativo alle vendita di energia derivante da fonti rinnovabili agro forestali e fotovoltaiche, nonché di carburanti ottenuti da produzioni vegetali previsto esclusivamente per il 2014; pertanto anche nel 2015 si applicherà il regime fiscale di cui al comma 1 bis dell’art. 22 del d.l. 66/14 che prevede che il prelievo fiscale debba essere limitato ai corrispettivi della vendita dell’energia, con esplicita esclusione della quota incentivo per il biogas e le biomasse, con la previsione di una fascia di produzione di energia che continua ad essere considerata produttiva di reddito agrario e quindi esente da tassazione (260.000 kWh prodotti per il fotovoltaico e 2.400.000 kWh per le biomasse ed il biogas).
La nostra Associazione valuta questa norma un primo passo verso la corretta soluzione di questo “assurda” vicenda legata all’attività connessa agricola di produzione di energia pulita ed è fortemente impegnata per far sì che in fase di conversione in legge del Decreto Legge Mille Proroghe, si cerchi di stabilizzare il regime di tassazione di cui trattasi prevedendo gli opportuni aggiustamenti diretti a risolvere il problema della connessione all’attività agricola per gli impianti di potenza superiore a 300 kW per il biogas e le biomasse e a 200 kW per il fotovoltaico.
Un’altra novità che riguarda il settore delle agroenergie è che dal 1° gennaio 2015 la Legge di Stabilità ha esteso l’applicazione del meccanismo di inversione contabile ai fini Iva anche alle cessioni di gas ed energia e certificati energetici.
Tale meccanismo denominato “reverse charge” è una modalità di assolvimento dell’Iva in base alla quale il debitore di imposta è l’acquirente o il committente mentre il cedente emette la fattura senza addebitare l’imposta. Tale procedura ha come conseguenza naturale che il cedente/prestatore diviene cronicamente creditore di Iva nei confronti dell’erario e per sopperire a tale carenza di “liquidità” sarà costretto a procedere con domande di rimborsi Iva o compensazioni di tale imposta.
Ulteriori informazioni sono disponibili presso i nostri Uffici.

Marco Ottone