In breve del 21 Maggio 2014

21/05/2014

Aiuti di Stato all’esame della Commissione UE
Lunedì 19 maggio si è svolta a Bruxelles la penultima riunione del Consiglio dei Ministri dell’agricoltura dell’UE, dedicata in particolare alla presentazione della proposta della Commissione UE (basata su un rapporto presentato lo scorso mese di febbraio) volta alla creazione di un fondo UE per i cosiddetti “usi minori” dei prodotti di protezione delle piante. La proposta è stata accettata dal Consiglio. La Commissione finanzierà dunque un cosiddetto “segretariato tecnico” (350.000 euro all’anno per i prossimi tre anni) che avrà il compito di coordinare le azioni a livello nazionale sull’utilizzo dei fitofarmaci per gli “usi minori” e promuovere nuovi strumenti per combattere più efficacemente le malattie. Anche il Copa-Cogeca, assieme ad altre sigle del settore, in un comunicato stampa pubblicato a margine della riunione, ha invitato la Commissione ad agire per trovare soluzioni alla mancanza di prodotti fitosanitari destinati alle colture specializzate come gli ortofrutticoli, il riso, i fiori o le sementi.

Tra gli altri argomenti all’ordine del giorno si segnala in particolare la richiesta italiana, supportata da un buon numero di Paesi, in materia di aiuti di Stato. Si tratta in particolare di una richiesta relativa alle norme sull'acquisto di terreni da parte dei giovani agricoltori nei nuovi Orientamenti sugli aiuti di Stato (oltre che alle norme in materia di irrigazione e di effetto incentivante dell'aiuto). Per quanto riguarda in particolare l'aiuto ai giovani, l'Italia vorrebbe che l'acquisto della terra da parte dei giovani agricoltori, finanziabile con fondi nazionali fino ad una percentuale ancora non fissata definitivamente (30%?), possa essere considerato ammissibile anche se costituisce l'unica spesa del progetto di investimento. Normalmente, infatti, l'acquisto dei terreni è ammissibile solo se costituisce una parte (e non preponderante) delle spese ammissibili di un investimento complesso. La risposta della Commissione sarebbe stata piuttosto tiepida, ricordando che si tratta di una normativa di competenza dell’Esecutivo comunitario che ha già, in sede di comitato, discusso con gli Stati membri. I nuovi orientamenti sugli aiuti di Stato per il settore agricolo sono attualmente in consultazione interservizi, che dovrebbe concludersi a fine mese. L'adozione è prevista entro fine giugno. Altri argomenti discussi lunedì hanno riguardato il benessere degli animali durante il trasporto (su richiesta in particolare di Svezia e Olanda), lo spreco alimentare (sempre Svezia e Olanda hanno chiesto una revisione delle norme in materia di indicazione della data di scadenza degli alimenti), il pacchetto clima ed energia (con Irlanda e Germania in prima linea a chiedere il pieno coinvolgimento del Consiglio agricoltura nella discussione del pacchetto).


È un buon momento per la filiera suinicola
L’andamento del mercato dei suini ad aprile è stato positivo. I prezzi di entrambe le tipologie di capi da macello, sia pesante che leggera, hanno infatti registrato incrementi. Lo rileva il Crefis – Centro ricerche economiche sulle filiere suinicole dell'Università Cattolica del S. Cuore – chiarendo che i suini pesanti quotati alla Cun sono arrivati a 1,442 euro/Kg, con una crescita dello 0,4% rispetto a marzo, e soprattutto del 10,9% rispetto ad aprile 2012 (andamento tendenziale). Per quanto riguarda i capi macellati leggeri, a Modena sono stati quotati 1,570 euro/Kg che rispetto a marzo si traduce nello 0,8% in più. Significativa anche in questo caso la variazione tendenziale al +9,1%. Stabile invece, sempre ad aprile, il mercato dei suinetti da allevamento con i prezzi fermi ai 2,960 euro/Kg di marzo.

Grazie anche all’aumento dei prezzi dei suini, la redditività della fase di allevamento, calcolata con l’indice Crefis, è cresciuta ad aprile dello 0,5%; anche se a concorrere a questo risultato c’è la diminuzione dei costi legati all’acquisto delle materie prime alimentari. Un effetto combinato che diventa eclatante se confrontato con lo stesso periodo dell’anno scorso, tanto che la redditività tendenziale, sempre secondo gli indici Crefis, è in crescita addirittura del 23%.

Ad aprile l’andamento positivo registrato nell’allevamento coincide con il buon momento della fase di macellazione, dove l’indice Crefis di redditività segna un +6% rispetto a marzo. Una coincidenza non frequente, che si spiega in buona parte con i forti aumenti dei prezzi dei lombi che per i macellatori hanno più che compensato i maggiori costi per l’acquisto dei capi da macello.