Argini di difesa… l’Odissea continua

10/06/2010

Venerdì 4 giugno Confagricoltura Alessandria, nella persona del direttore di Zona Mario Rendina, ha incontrato a Parma il direttore generale
ing. Luigi Fortunato e i suoi più stretti collaboratori, l’ing. Bortolotto e la dott.ssa Buson, per conoscere la situazione relativa alla definizione delle procedure espropriative, rispetto al precedente incontro avvenuto il 12 agosto 2009 e quindi del pagamento dei saldi delle indennità di esproprio che gli agricoltori (proprietari ed affittuari) attendono dal 1998.
Vi è stata una puntuale, articolata e ferma rivendicazione fatta da Rendina ai suoi interlocutori, sottolineando che gli espropriati hanno esaurito tutta la pazienza disponibile, e non possono attendere oltre.
Nel condividere tali rivendicazioni, l’ing. Fortunato ha dichiarato con molta franchezza la sua impossibilità a definire a breve le procedure espropriative e quindi il pagamento del saldo.
L’ing. Fortunato ha esposto molteplici ed articolati motivi ostativi. In primis, egli imputa grande responsabilità alle imprese appaltatrici dei lavori e agli studi tecnici che hanno curato la parte burocratica dell’esproprio; in secundis a ciò si deve sommare il grave inconveniente che le risorse a suo tempo disponibili sono divenute “perenti”. Vale a dire che tali risorse, non essendo state a suo tempo impegnate (versate ai creditori), dopo un certo tempo, rientrano nelle casse dello Stato (Ministero), il quale poi diventa l’interlocutore
diretto dei creditori.
In pratica ora Aipo si occuperà solo di definire dal punto di vista tecnico burocratico le procedure, accertare che i frazionamenti siano tutti introdotti, fare i conteggi dei saldi da corrispondere agli espropriati, predisporre gli atti di cessione delle superfici da far
sottoscrivere ai proprietari e rendicontare tutto ciò al Ministero, a cui andrà chiesta la riassegnazione dei fondi per la liquidazione del saldo delle indennità spettanti agli espropriati. L’ing. Fortunato afferma che ora il primo passo da compiere è quello di definire dal punto di vista tecnico burocratico le procedure e i conteggi delle superfici espropriate e quindi individuare il saldo da corrispondere; per fare ciò, il medesimo ha dichiarato che il personale che attualmente dispone è insufficiente e, per sopperire a ciò, sta predisponendo un bando per affidare a tecnici esterni questa parte di lavoro, al fine di accelerare le procedure e quindi chiedere al Ministero la riassegnazione
di fondi per le liquidazioni del saldo delle indennità.
Tale cruda realtà ha procurato tanta rabbia e delusione al direttore Rendina, il quale ha chiesto con  stizza i tempi per arrivare alla definizione. A questa  precisa domanda, l’ing. Fortunato non ha dato risposta, se non in modo molto evasivo e indefinito. Ha ribadito invece il proprio impegno ad accellerare al massimo, senza fissare una data di scadenza, e ad informare puntualmente Confagricoltura  sull’avanzamento del lavoro di approntamento di ogni singola posizione.
L’ing. Fortunato si è impegnato ad un prossimo incontro subito dopo aver assegnato l’incarico per l’espletamento del lavoro ai tecnici esterni. Confagricoltura sta valutando le azioni lecite più appropriate, nessuna esclusa, nei confronti di Aipo.