Violenta grandinata nel casalese

10/08/2012

Un violentissimo temporale nel tardo pomeriggio di domenica 5 agosto ha flagellato a macchia di leopardo il Casalese. Chicchi di grandine grossi come un pugno o come un pacchetto di sigarette e violentissime raffiche di vento hanno provocato gravissimi danni alle colture agricole ed ai fabbricati di una grossa estensione territoriale.
La fascia colpita comprende i comuni di Ozzano Monferrato, San Giorgio Monferrato, Serralunga di Crea, Cella Monte, Sala Monferrato, Treville, Ponzano, Castelletto Merli, Murisengo, Villadeati, Odalengo Grande, Odalengo Piccolo, Cereseto, Solonghello, Alfiano Natta, Cerrina e Villamiroglio, oltre che parte dei comuni di Rosignano Monferrato, Moncestino e Mombello.
“Trattandosi di una grandinata tardiva – afferma il direttore di Confagricoltura Alessandria Valter Parodi – che ha colpito le colture a maturazione quasi ultimata, i danni patiti saranno nella stragrande maggioranza dei casi, doppi. Ciò che ci preoccupa, infatti, è che oltre alla perdita dei raccolti del 2012, si andrà incontro anche ad una identica situazione anche nel 2013 a causa dell’impossibilità di ripresa vegetativa da parte della piante danneggiate”.
Confagricoltura Alessandria, oltre a dare la propria totale disponibilità per la compilazione delle denuncie di danno da presentare alle compagnie assicurative (colture) ed ai Comuni (fabbricati ed impianti), si mobiliterà nei prossimi giorni per sensibilizzare Provincia e Regione sulla necessità di attuare incisive misure di emergenza, assolutamente necessarie, vista la violenza e l’eccezionalità della grandinata.
“I danni – evidenzia Parodi – sono ingenti. Sicuramente la produzione di quest’anno si può considerare compromessa. Per le colture pluriennali come la vite e il nocciolo dovremo aspettare l’evolversi della ripresa vegetativa per capire se sarà messa in discussione anche la produttività del prossimo anno”.
“Sempre più - sottolinea il presidente Gian Paolo Coscia - dobbiamo sensibilizzare gli imprenditori agricoli a utilizzare lo strumento dell’assicurazione quale sistema di difesa dalle avversità atmosferiche”.

Sulla vite e il nocciolo i danni si aggirano intorno all’80 - 100%, così come per mais, girasole e soia.

Ingenti danni alle strutture anche a causa del forte vento che ha accompagnato la grandinata soprattutto a tetti e vetri di case e capannoni, nonché alle auto.

Va ricordato che, a differenza di quanto avviene per i danni alle colture per cui non ci sono contributi pubblici post evento e l’unica forma di risarcimento è legata all’essere assicurati, per le strutture agricole sono erogabili contributi a fondo perduto, previsti da normative nazionali o regionali.

Molti alberi divelti e cassonetti per la raccolta dei rifiuti rovesciati. Per quanto riguarda la vite, a cura del Comitato di Difesa Casalese, è stato redatto un bollettino con le prime indicazioni di difesa per la vegetazione rimasta.

In tutte le zone colpite sono all’opera i tecnici della Confagricoltura che stanno facendo una prima ricognizione dei danni subiti dalla aziende agricole.