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marzo 2014

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“L

e regole di Ba-si lea sul cre-di to hanno comportato un cambia-mento tangibi le del modo di fare credito delle banche. Le nuove regole non stanno aiutando il settore”. Lo ha sottoli-neato Massimi l iano Giansanti , componente della Giunta di Confagri-coltura, responsabile per i temi di credito e finanza, interve-nendo al convegno su “Il futuro del credito per l’agricoltura” pro-mosso dal Gruppo Banco Popo-lare, che si è svolto nell’ambito di Fieragricola a Verona.

“Gli istituti di credito – ha spie-gato il rappresentante di Confa-gricoltura - hanno difficoltà a mettere in moto, per il settore agricolo, principi selettivi della propria clientela, sulla base dei quali vengono privilegiate le im-prese migliori e sfavorite quelle

peggiori, come prevedono le norme di Basilea. Tali difficoltà nascono dalla despecializza-zione e dall’insufficiente cono-scenza del settore agricolo di molte banche, per mancanza di strutture con competenze speci-fiche sul settore ed una conse-guente incapacità di dare una let-tura ai dati aziendali. Ben ven-gano progetti come quello del Gruppo Banco Popolare sulla raccolta dei dati delle imprese agricole”.

Giansanti ha quindi annunciato la costituzione, da parte di Con-fagricoltura, di “Agricheck” per

portare avanti un progetto di as-sistenza alle imprese sul credito. “L’obiettivo – ha detto - è quello di dare una risposta alla richiesta delle imprese, cresciuta forte-mente in questi ultimi anni, di avere accanto degli interlocutori professionali in grado di assi-sterle al momento della scelta del finanziamento, di informarle sull’offerta creditizia e di ricevere un aiuto nelle valutazioni dei propri progetti di investimento per meglio presentarli all’istituto bancario per l’ottenimento di un credito”.

Una consulenza specialistica si-

gnifica anche un aiuto per un’im-presa nel controllo della propria gestione, nella redazione di un business plan, la cui predisposi-zione è oramai indispensabile, per esempio, per l’accesso ai bandi del PSR ed in via generale per l’ottimizzazione della ge-stione finanziaria dell’azienda. “È un percorso – ha concluso Massimiliano Giansanti - che ab-biamo già presentato al gruppo Banco Popolare, ricevendo da su-bito la massima disponibilità, tanto che è già pronta una bozza di accordo per lavorare insieme per la sua affermazione”.

“L’

evento di quest’oggi in Fiera di Verona, che ha portato Unicredit e Confagricol-tura a firmare un accordo quadro di collaborazione, si sostanzia in un impegno co-mune della Banca e nostro per favorire l’accesso al credito alle imprese agricole attraverso anche un ar-ticolato piano di interventi dei quali “Agribond®” è certamente la parte più importante, anche per il coinvolgimento di ISMEA/SGFA. E’ auspicio di tutti che in maniera concreta, attraverso a questo nuovo strumento di garanzia, appena messo in cantiere da ISMEA, le aziende possano trovare una risposta fi-nanziaria più agevole e meno onerosa alle proprie esigenze di investimento”. Lo ha rimarcato il presi-dente di Confagricoltura Mario Guidi interve-nendo alla conferenza stampa di UniCredit in oc-casione della stipula dell’accordo.

“La despecializzazione che ha caratterizzato il si-

stema creditizio in questi ultimi decenni – ha ri-marcato il presidente Guidi – ha comportato un graduale disinteresse degli istituti bancari verso l’agricoltura, alimentato anche dalle nuove regole di Basilea, che mal si adattano al settore. Le im-prese agricole hanno dunque estremamente bi-sogno di assistenza nel campo del credito.” “E’ dunque importante – ha concluso il presidente di Confagricoltura - questa partnership con un istituto come Unicredit, che ha tra le sue ‘mission’ quella di ampliare la sua attività nel credito al-l’agricoltura. Non dimentichiamo che è si tratta di una Banca con cui Confagricoltura oramai colla-bora da tempo in progetti innovativi per l’agricol-tura, come quello a supporto delle nostre imprese vitivinicole sui mercati esteri, firmato l’anno pas-sato”.

Cristina Bagnasco

LAUREA

Il 19 febbraio presso l’Univer-sità degli Studi di Milano, Fa-coltà di Scienze Agrarie e Ali-mentar i , si è laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie discutendo la tesi “Gestione economica della produzione di frumento duro nel Nord Italia” GIOVANNI LODI, fi-glio del nostro consigliere e socio Giacomo di Tortona. Il presidente Luca Brondelli con il Consiglio Direttivo, il Consiglio di Zona di Tortona, il direttore Valter Parodi con i collaboratori tutti, la Zona di Tortona e la Redazione de L’Aratro si congratulano con il dottore e familiari tutti per il risultato ottenuto.

Nasce Agricheck per assistere le imprese nei rapporti con le banche

Importante collaborazione con Unicredit per agevolare

l’accesso al credito delle imprese agricole

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