L'Aratro n.3 Marzo 2016 - page 5

prevedendo il Mipaaf, a patto però di garantire:
• un pieno e costante coinvolgimento delle organizzazioni agricole nella
predisposizione e realizzazione delle campagne;
• che la promozione sia rivolta solo ai prodotti ottenuti da materia prima
nazionale. Questo per evitare che con marchi tipo “latte 100% italiano”
si arrivi al paradossale risultato di promuovere consumi di prodotti che
sono ottenuti a partire da latte non italiano.
4) Maggior efficienza delle aziende agricole e riduzione dei costi di
produzione
Questo capitolo può essere declinato in varie misure: riduzione burocrazia
amministrativa e fiscale, semplificazione dei controlli, superamento delle
direttive penalizzanti (es. nitrati), agire politicamente per evitare nuove
normative europee penalizzanti per il settore (es. direttiva sulle emissioni,
sul benessere animale, sull’utilizzo degli antibiotici, ecc.), eliminare le si-
tuazioni di monopolio di strutture costose ed inefficienti che erogano ser-
vizi agli allevatori liberalizzando il mercato e creando utili alternative, pre-
vedere convenzioni con fornitori di mezzi tecnici e di
utilities
per avere ta-
riffe più competitive, promozione di iniziative che facciano risparmiare le
aziende (es. in campo assicurativo, bancario, ecc.).
5) Politica Agricola Comunitaria (PAC)
A livello europeo e nazionale sollecitare una maggiore semplificazione
della PAC, ad esempio in ambito di applicazione del greening.
6) Prevedere piani di conversione delle stalle verso la produzione bio-
logica.
7) Sistema di contingentamento delle produzioni
Prevedere a livello europeo l’introduzione di un nuovo sistema di contin-
gentamento delle produzioni. Tale sistema deve essere temporaneo e vo-
lontario per gli allevatori, ma applicato in tutti gli Stati membri. Tale si-
stema deve prevedere una % di riduzione annua (es. 3% rispetto alla pro-
duzione dell’anno precedente – 2015/2014) con un incentivo di aiuti (es.
10 cent./lt). Questo prevedrebbe un plafond da mettere a disposizione
(es.200 milioni di euro se si applicasse una riduzione del 3%) messi a di-
sposizione da parte della UE (es. riserva dell’OCM Unica per gli stati di
crisi). La misura deve avere un tetto minimo di produzione aziendale per
potervi accedere (es. 5000 quintali l’anno) e un massimo di % di produ-
zione da poter ridurre per evitare di incentivare la totale dismissione delle
aziende.
8) Promuovere l’aggregazione tra produttori
Ad oggi non esiste una normativa sulle AOP (associazioni di OP) e si è in
attesa di un decreto del Mipaaf per il riconoscimento di simili strutture.
Esiste una unica AOP del latte promossa da Confagricoltura che sta ini-
ziando ad operare e che rappresenta il 10 per cento circa del latte italiano.
L’aggregazione di altre realtà importanti all’AOP potrebbe agevolare la co-
stituzione di un organismo interprofessionale.
L’aggregazione del prodotto va promossa con una politica di incentivi
anche agli investimenti delle forme aggregate. Ad esempio si può ipotiz-
zare un “piano latte” dove, coordinando le risorse dei PSR regionali e pro-
vinciali con quelle del fondo latte nazionale, si finanzino:
• I costi di avviamento di nuove OP (ed AOP se del caso) nel settore con
la apposita misura dello sviluppo rurale;
• Gli investimenti di tali OP tramite sia la misura 4 dei PSR sia le linee di
intervento del Fondo Nazionale di cui si attende il decreto attuativo Mi-
paaf e Mef;
• Ridurre il numero minimo di imprenditori che possono costituire una
OP.
9) Prevedere misure di promozione
e azioni per abbattere le barriere
non tariffarie per l’apertura ed il rafforzamento delle esportazioni, so-
prattutto dei formaggi DOP.
10) Salvaguardare la qualità dei prodotti lattiero-caseari nazionali
met-
tendo in atto le azioni necessarie al mantenimento della legge
138/1974 che garantisce l’utilizzo del latte fresco per i formaggi e lo
yogurt, auspicandone in futuro l’inserimento anche nella normativa
europea.
MARZO 2016
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ASSEMBLEA GENERALE
Il Consiglio Direttivo ha deliberato la convocazione dell’Assemblea Generale
che si terrà alle ore 7.00 del 31 marzo 2016 in prima convocazione e
Giovedì 31 marzo 2016
ore 15,00
in seconda convocazione
Palazzo Monferrato ad Alessandria
Via San Lorenzo, 21
ordine del giorno:
1. Approvazione del Bilancio Consuntivo al 31 dicembre 2015 e
relative relazioni del Consiglio Direttivo e del Collegio Sindacale.
Deliberazioni inerenti e conseguenti.
2. Approvazione del Bilancio Preventivo per l'anno 2016.
3. Relazione politico-sindacale del Presidente Provinciale.
4. Interventi.
5. Rinnovo cariche sociali
-
elezione del Presidente;
-
elezione dei Vice Presidenti;
-
elezione di almeno cinque Consiglieri;
-
elezione del Collegio Sindacale;
-
elezione del Collegio dei Probiviri.
6. Varie ed eventuali.
Seguirà tavola rotonda con interventi del presidente nazionale di Con-
fagricoltura Mario Guidi, dell’assessore regionale all’Agricoltura Giorgio
Ferrero e del neo Presidente eletto di Confagricoltura Alessandria.
TUTTI GLI ASSOCIATI SONO INVITATI A PARTECIPARE
DELEGHE
– L’ultimo comma dell’art. 10 dello Statuto dell’Unione Provinciale Agricoltori di Confagricoltura
Alessandria recita che: “I componenti dell’Assemblea in caso di impedimento, possono farsi sostituire da un
altro socio avente diritto a partecipare all’Assemblea, designato con delega scritta. Ad una stessa persona
non possono essere affidate più di due deleghe”.
Giovedì 31 marzo 2016
ore 16,30
Palazzo Monferrato
ad
Alessandria
Via San Lorenzo, 21
a conclusione dell’Assemblea Generale
TAVOLA ROTONDA
Ultime novità in ambito di PSR e PAC
con interventi di:
Mario Guidi
Presidente Nazionale di Confagricoltura
Giorgio Ferrero
Assessore Regionale all’Agricoltura
neo Presidente eletto
di Confagricoltura Alessandria.
TUTTI GLI ASSOCIATI SONO INVITATI A PARTECIPARE
Confagricoltura
Alessandria
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