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maggio 2014

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i è svolto il 14 aprile, orga-nizzato da Agrinsieme Alessandria, il convegno per illustrare, a tutti gli addetti ai lavori, la proposta di “ Testo Unico della Vite e del Vino ” : è il primo convegno sull ’argo-mento tenutosi sul territorio ita-liano dopo quello istituzionale. L’iniziativa ha visto il salone di Palazzo Monferrato, in Alessan-dria, gremito da un pubblico at-tento, composto da vitivinicol-tori, tecnici e addetti ai lavori che hanno seguito gli interventi dei vari relatori.

Ha introdotto i lavori il presi-dente provinciale Cia, Gian Piero Ameglio , che ha sottoli-neato come questa proposta di Testo Unico sia nata da una con-divisione e dalla necessità di mettere ordine alla legislazione di un settore che ha necessità, come elemento qualificante, di assistenza.

Sono quindi intervenut i gl i esperti del settore, invitati a por-tare il loro contributo.

Palma Esposito - Responsabile vitivinicolo Confagricoltura - ha presentato il testo soffermandosi su alcuni aspetti dei controlli che devono essere sempre più razio-nalizzati e coordinati da un’auto-rità nazionale sulla base di un piano ben preciso.

Domenico Mastrogiovanni - Re-sponsabile vitivinicolo Cia – ha evidenziato come sia importante partire dalla materia prima, le uve, per sviluppare un docu-mento unico che regolamenti il settore nel suo complesso.

Lamberto Vallarino Gancia – Federvini – ha sottolineato come questo Testo Unico rappresenti un lavoro di squadra fenomenale che dalle parole è passata ai fatti, rimarcando con forza la possibi-lità di istituire il ravvedimento operoso per pesare meno sul-l’economia aziendale con le san-zioni.

Per Antonio Rossi - Unione Ita-liana Vini – è stato importante essere riusciti a mettere insieme aspetti qualificanti del settore e il Testo Unico è il primo passo per una serie di regolamenti attua-tivi.

L’avvocato Giuseppe Gallo si è soffermato sugli aspetti di criti-cità del Testo Unico, fornendo un giudizio positivo sul lavoro fatto, visto come uno strumento per evitare che un qualcosa di complicato per gli addetti ai la-

vori lo sia anche per gli opera-tori.

Infine Massimo Fiorio - Vice Presidente commissione agricol-tura della Camera dei Deputati – si è espresso sul rapporto politica e comparti produttivi per dare insieme risposte alle varie esi-genze, evidenziando che ora bi-sogna trovare i giusti agganci tra iniziativa parlamentare e inizia-tiva governativa per coordinare il tutto. L’onorevole Fiorio ha sot-tolineato, nella sua veste di rela-tore in commissione, che si pre-vede entro l’estate il passaggio alla Camera del Testo Unico. Ha fatto seguito il saluto del Pre-fetto di Alessandria, dottoressa

Romi lda Tafuri e un vivace nonché propositivo dibattito. Ha moderato il convegno Marco Visca.

Luca Brondelli di Brondello , presidente di Confagricoltura Alessandria, ha tratto le conclu-sioni, sottolineando l’impor-tanza di Agrinsieme e la necessità di lavorare sempre in modo uni-tario al fine di ottenere risultati soddisfacenti.

Lo scorso 25 febbraio, le organiz-zazioni di Agrinsieme, il coordi-namento tra CIA, Confagricol-tura e Alleanza delle cooperative italiane dell’agroalimentare, con l’Unione Italiana Vini, la Feder-vini, l’Assoenologi e la Federdoc hanno presentato alle Commis-sioni Agricoltura della Camera e del Senato una proposta di “Testo Unico della vite e del vino”.

Queste ultime hanno elaborato la proposta, innovativa nella sua struttura, per rispondere alle esi-genze, fortemente rappresentate dalla base produttiva, di una maggiore chiarezza normativa e di una semplificazione dei pro-cedimenti.

Il susseguirsi di norme dal livello comunitario a quello locale, ac-

compagnate da quelle accessorie esplicative nel corso degli anni, ha creato un coacervo normativo molto intricato ed eccessivo, con rischi di interpretazione per competenza più che per merito. Dalla produzione di uva fino al confezionamento del prodotto finito, le imprese devono ottem-perare a un numero molto ele-vato di obblighi di varia natura e devono rapportarsi con una mol-teplicità di soggetti che spesso non sono coordinati fra di loro, soprattutto per le operazioni di controllo.

La sollecitazione dei produttori per la sempl i f icazione del le norme e la necessità di un alleg-gerimento della burocrazia, ha portato le organizzazioni a lavo-rare a un progetto comune rinun-ciando, in taluni casi, alle proprie peculiarità e mediando le speci-fiche posizioni in esclusiva fun-zione dell’obiettivo finale. Il documento è stato ottenuto in-nanzitutto armonizzando tre di-verse fonti normative: la Legge 82/2006 (Disposizioni di attua-zione della normativa comuni-taria concernente l’organizza-zione comune di mercato (OCM) del vino), il Decreto Le-gislativo n.260/2000 (Disposi-zioni sanzionatorie in applica-

zione del regolamento CE n. 1493/99, relativo all’organizza-zione comune del mercato vitivi-nicolo) e il Decreto Legislativo 61/2010 (Tutela delle denomina-zioni di origine e delle indica-zioni geografiche dei vini). L’articolato ottenuto è stato poi puntualmente rivisto e ricodifi-cato in base alle richieste delle aziende.Il Testo Unico è disposto in otto capitoli e disciplina l’atti-vità dell’intero ciclo economico, dalla vigna alla commercializza-zione, e le relative implicazioni normative di interesse settoriale e generale, partendo dal presup-posto che la semplificazione è un fattore indispensabile per lo svi-luppo.

Minori adempimenti garantireb-bero alle imprese la ripresa di progetti di ammodernamento, innovazione e ricerca, attual-mente messi da parte.

Nel contesto globale occorre ri-flettere sulla limitazione della ca-pacità competitiva dei vitivini-coltori italiani nei confronti di quelli europei e internazionali, dove i controlli sono meno della metà, così come i costi di certifi-cazione, e dove spesso un’auto-dichiarazione è ritenuta soddi-sfacente.

In senso più ampio quello che il mondo produttivo chiede è un approccio diverso, più moderno, della pubblica amministrazione nei confronti degli imprenditori e l’instaurarsi di un rapporto per cui l’elemento qualificante non è il “controllo” ma il “supporto” delle attività aziendali. I risultati ottenuti in tal senso si rifletteranno sull’efficienza del-l’azienda e sul suo risultato com-petitivo a livello nazionale e sempre più spesso a livello inter-nazionale.

Cristina Bagnasco

Successo del convegno per la presentazione della proposta di “Testo Unico della vite e del vino”

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