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Confagricoltura
Piemonte
FEASR
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali
Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013
Misura 111.1 sottoazioneB Informazione nel settore agricolo
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La Flavescenza dorata della vite
L
a Flavescenza dorata è una malattia epidemica che attacca la vite. L’agente infettivo è un fitoplasma, un microorganismo molto simile ai batteri.
Non si trasmette né con i tagli di potatura né per via radicale nè per contatto tra radici o attraverso residui lasciati nel terreno.
La malattia viene trasmessa da un vettore, l’insetto Cicadellide Sca-phoideus titanus , considerato l’unico vettore della malattia: nella sua attività trofica l’insetto suggendo la linfa della vite infetta assimila il fi-toplasma che si instaura nelle ghiandole salivari. Pungendo altre viti, con la saliva l’insetto inietta il fitoplasma nelle piante sane infettan-dole.
La Flavescenza dorata ha fatto la sua comparsa in Piemonte in pro-vincia di Alessandria, nel Tortonese, nel 1998; di qui si è diffusa in tutto il territorio vitato piemontese e ha interessato anche le altre re-gioni del Nord Italia.
La Flavescenza è malattia da quarantena; dal 2000 in Italia la lotta è obbligatoria: non essendoci cure dirette contro la malattia gli unici accorgimenti efficaci sono di profilassi utilizzando insetticidi contro il vettore ed eliminando le fonti di inoculo: questi sono i cardini del de-creto di lotta obbligatoria.
In questi ultimi anni si sta perfezionando la lotta, aumentando i trat-tamenti, cadenzandoli in base ai monitoraggi dell’insetto vettore (sia forme giovanili che l’adulto) e asportando in estate solo le parti vege-tali sintomatiche.
Allontanare le fonti di inoculo significa anche intervenire sugli incolti e sui vigneti abbandonati estirpando le piante di vite selvatica; per i nuovi impianti e per le eventuali sostituzioni si dovrebbe utilizzare materiale vivaistico termotrattato (il trattamento termico delle barba-telle in vivaio).
I sintomi della malattia
Il sintomo più eclatante è l’arrossamento perinervale che si estende all’intera lamina fogliare tra le nervature nei vitigni a bacca rossa; in quelli a bacca bianca assume una colorazione giallastra. Il portin-nesto non manifesta alcun sintomo. Accanto alle manifestazioni cro-matiche su foglia il riconoscimento della malattia è possibile dalle se-guenti sintomatologie:
• Germogli con numero inferiore di internodi • Internodi raccorciati e/o disposti a zig-zag • Foglie di dimensioni inferiori
• Bollosità della lamina fogliare per sviluppo ridotto delle nervature • Ripiegamento verso il basso della foglia
• Inserzione più acuta della lamina fogliare sul picciolo • Caduta anticipata delle foglie
• Disseccamento e disarticolazione del germoglio a partire dal-l’apice
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