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• Cor teccia imbruni ta nel la parte interna a contatto con il legno

• Stentato germogliamento pri-maverile

• Disseccamento delle infiore-scenze o dei grappoli in alle-gagione

• Ispessimento della lamina fo-gliare (percepibile al tatto) • Appassimento parziale o to-tale del grappolo dall’invaia-tura

• Consistenza gommosa del germoglio o mancata lignifi-cazione

Indagini molecolari possono for-nire dati certi della presenza della malattia, ma l’attenta valu-tazione dei sintomi presenti è suf-ficiente a fornire certezze sulla malattia: la presenza contempo-ranea di almeno tre sintomi sulla stessa pianta fornisce la cer-tezza della Flavescenza dorata.

L’insetto vettore

Lo Scaphoideus titanus è il vet-tore della malattia. Compie un unico ciclo al l ’anno. Sverna

come uovo nel legno della vite; le uova non sono sensibili ai freddi invernali. La schiusa avviene generalmente tra la fine di maggio e la metà di giugno, a seconda dell’andamento termico primaverile; du-rante i cinque stadi giovanili l’insetto si può vedere sulla pagina infe-riore delle foglie più vicine al ceppo: le neanidi di 1° e 2° età (le più giovani) non trasmettono la malattia anche se si alimentano su piante ammalate. L’insetto acquisisce capacità infettive a partire dagli stadi ninfali di 3°, 4° e 5° età; l’insetto che acquisisce il fitoplasma anche negli stadi giovanili è sempre infettivo.

La lotta

La lotta alla Flavescenza dorata è indiretta: deve essere indirizzata contro l’insetto vettore e devono essere adottate tutte le seguenti mi-sure di profilassi: estirpo dell’intera pianta colpita oppure elimina-zione della vegetazione sintomatica oltre alle misure di prevenzione (pulizia degli incolti e dei vigneti abbandonati, cura dei vigneti mal gestiti). Accanto a queste misure occorre sempre ribadire la necessità di disporre di materiale vivaistico sano, meglio se termotrattato. In provincia di Alessandria i trattamenti insetticidi contro il vettore sono almeno due: il primo contro le forme giovanili tra la metà e la fine di giugno effettuato soltanto al termine della fioritura della vite, ad allegagione avvenuta, a salvaguardia delle api e degli altri insetti pronubi ; il secondo contro gli adulti, circa un mese dopo. Per il rispetto delle api degli altri pronubi occorre sempre sfalciare e allontanare le fioriture erbacee spontanee dal vigneto.

Oggi si ritiene che ripassare l’insetticida sui bordi del proprio vigneto dopo alcuni giorni dal trattamento elimini gli scafoidei arrivati dagli incolti confinanti.

Inoltre si avverte la necessità di intervenire anche in post vendemmia perché i monitoraggi degli ultimi anni hanno chiaramente dimostrato che l’insetto è presente fino a quando, in autunno (ottobre), le tempe-rature si mantengono miti.

I prodotti da utilizzare sono gli insetticidi registrati sulla vite contro i cicadellidi. Le aziende aderenti alla misure agroambientali devono rispettare gli obblighi stabiliti nel disciplinare di difesa della vite. Le aziende biologiche devono incominciare la lotta in anticipo di 10-15 giorni rispetto alle aziende convenzionali cadenzando con mag-gior frequenza gli interventi con insetticidi contenenti estratto di pi-retro naturale , meglio se addizionati a piperonil butossido .

I monitoraggi

Monitorare la comparsa delle forme giovanili e degli adulti è la base per la realizzazione di una lotta efficace. In provincia di Alessandria questa attività sta intensificando di anno in anno.

L’epoca dei trattamenti insetticidi, in base ai monitoraggi, viene se-gnalata affiggendo appositi bollettini presso le bacheche comunali. Trattare contemporaneamente e tutti insieme è condizione necessaria per organizzare un sistema di lotta efficiente ed efficace.

Il Decreto di lotta obbligatoria in provincia di Alessandria

– Due trattamenti insetticidi – Estirpo di piante infette

– Eliminazione della vegetazione spontanea durante la stagione ve-getativa

– Estirpo obbligatorio di superfici vitate abbandonate, trascurate, viti inselvatichite

Le sanzioni

Chiunque non rispetti gli obblighi derivanti dalla mancata applica-zione del Decreto Ministeriale di lotta obbligatoria oltre a incorrere nelle sanzioni previste dall’articolo 500 del Codice Penale è perse-guibile a livello amministrativo con sanzioni pecuniarie da euro 200 a euro 1.200 per l’omissione dei trattamenti e da euro 1.500 a euro 3.000 all’ettaro per il mancato estirpo.

luglio-agosto 2012

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Confagricoltura

Piemonte

FEASR

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali

Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013

Misura 111.1 sottoazioneB Informazione nel settore agricolo

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