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LUGLIO-AGOSTO 2014

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L

o scorso 6 giugno la Com-missione UE ha presen-tato un nuovo quadro strategico in materia di salute e sicurezza 2014-2020 che indi-vidua gli obiettivi strategici per perseguire la prevenzione e le re-lative azioni chiave. La strategia UE non è vincolante per gli Stati Membr i e rappresenta un quadro di azione, cooperazione e di scambio di buone pratiche, che può essere attuato soltanto con la col laborazione attiva delle autorità nazionali nel do-tarsi di una strategia nazionale adattata al contesto.

La strategia individua tre sfide con specifici obiettivi strategici:

1. Migliorare l’attuazione delle disposizioni di legge da parte degli stati membri in partico-lare rafforzando le capacità delle microimprese e delle pic-cole imprese di mettere in atto misure di prevenzione dei ri-schi efficaci ed efficienti . Ciò si traduce con la necessità di sem-plificare la legislazione ove op-portuno e di fornire orienta-menti e un sostegno su misura alle microimprese e alle piccole imprese per agevolarne la valuta-zione dei rischi. Obiettivi strategici:

• migliorare la qualità degli orientamenti e fornire stru-menti pratici per agevolare l’adempimento degli obblighi di legge anche mediante stru-menti informatici;

• migliorare la qualità dell’effi-cacia delle ispezioni valoriz-zando il ruolo di supporto nell’adeguarsi alle disposi-zioni normative e non di osta-colo all’attività di impresa; • valutare l’efficacia delle san-zioni impos te dagl i s tat i membri, nonché altre misure applicative non coercitive e modalità non tradizionali di controllo della conformità; • valutare la legislazione esi-stente volta ad eliminare gli oneri amministrativi inutili sia di derivazione nazionale che comunitaria;

• valutare la situazione delle microimprese nei settori a basso rischio e la possibilità di semplificare la valutazione dei rischi, compresa la relativa documentazione.

2. Migliorare la prevenzione delle malattie legate al lavoro affrontando i rischi attuali, nuovi ed emergenti. Data la

gravità della sfida è necessario continuare a dedicare atten-zione al le patologie causate dall’amianto, al cancro, alle ma-lattie polmonari, alla malattie della pelle, all’asma e ad altre patologie croniche. Occorre anche considerare anche altri ri-schi emergent i come ad esempio quelli connessi con lo sviluppo delle biotecnologie e tecnologie verdi. In relazione ai cambiamenti nell ’organizza-zione del lavoro anche connessi allo sviluppo delle tecnologie dell’informazione e a processi di lavoro flessibili e interattivi, occorre considerare gli aspetti fi-s i c i e ps i chi c i legat i a tale aspetto.

3. Far fronte al cambiamento demografico. In considerazione dell’allungamento della vita la-vorativa, come indicato nel libro bianco della Commissione rela-tivo alle pensioni, occorrerà pre-vedere specifiche misure. Per il punto 2 e 3 sono indivi-duati i seguenti obiettivi strate-gici: istituire un organo scienti-f ico per approfondi re tal i aspetti; promuovere lo scambio di buone prassi per migliorare le condizioni di lavoro di speci-fiche categorie di lavoratori; pro-muovere la riqualificazione e il reinserimento, ecc.

Ulteriori aspetti rilevanti nella strategia della Commissione eu-ropea sono relativi a:

• promuovere la sostenibilità, la qualità dell’occupazione e l’inclusione sociale nelle poli-tiche nazionali in materia di salute e sicurezza attraverso il fondo sociale europeo nella programmazione 2014-2020; • sostenere iniziative a favore della cooperazione, della co-municazione e della raccolta di competenze nel campo della salute e sicurezza sul la-voro attraverso il programma operativo per l’occupazione e l’innovazione sociale; • affrontare le sfide sociali della salute, del cambiamento de-mografico e del benessere at-traverso il programma; • integrare maggiormente le po-litiche pubbliche, ad esempio quelle relative all’istruzione, alla ricerca, alla sanità pub-blica, all’ambiente, alla poli-t ica indus t r iale, al l ’ugua-glianza.

I

l modello di servizio dell’Istituto Inps è sempre più orientato verso la telematizzazione delle procedure di inoltro delle domande di ac-cesso e di gestione delle richieste provenienti dall’utenza. In quest’ottica, nell’ambito delle modalità gestionali dei voucher, è stata sottoposta a revisione la procedura telematica per l’impiego dei buoni lavoro, attiva da agosto 2008.

La procedura telematica, denominata FastPOA, è strutturata in modo da rendere più facile e immediata la gestione delle operazioni fonda-mentali di utilizzo dei voucher virtuali, quali la registrazione dei pre-statori, la dichiarazione di inizio prestazione e la consuntivazione di compensi, attraverso una modalità che guida l’operatore nelle diverse fasi di gestione.

La caratteristica principale della procedura è quella di consentire una gestione organizzata per liste di prestatori, con riferimento alle quali si può effettuare sia l’inserimento delle prestazioni di lavoro (con conte-stuale invio della comunicazione di inizio prestazione all’INAIL) che la consuntivazione di tutti i rapporti di lavoro relativi ai lavoratori inseriti nella lista, tramite un’unica operazione.

Essa si affianca alla procedura telematica ‘ordinaria’; in una prima fase di sperimentazione è resa accessibile a committenti e a loro dele-gati che ne facciano richiesta all’Istituto, indicando il codice fiscale/ partita IVA del committente e l’eventuale codice fiscale del delegato, obbligatorio per i committenti persone giuridiche, inoltrando una mail alle caselle di posta dei referenti regionali del lavoro accessorio, repe-ribili sul sito istituzionale.

La procedura sul sito www.inps.it è raggiungibile dal percorso Servizi OnLine -> Elenco di tutti i servizi -> Lavoro Accessorio -> Commit-tenti/Datori di lavoro (Accesso con PIN) oppure Lavoro Accessorio -> Consulenti associazioni e delegati (Accesso con PIN). Il manuale della procedura è reperibile sul sito www.inps.it nella sezione Utilizzare i Buoni Lavoro.

Per accedere alla procedura FasPOA è necessario:

– per i committenti, persone fisiche: essere titolari di un proprio PIN. Nella prima fase sperimentale i committenti dovranno essere abilitati secondo quanto indicato nel paragrafo precedente;

– per i delegati: essere muniti di un proprio PIN ed essere in possesso di una delega ad operare. Nella prima fase sperimentale i delegati dovranno essere abilitati secondo quanto indicato nel paragrafo pre-cedente.

Dopo la verifica del PIN inserito, l’utente accederà al menù principale del lavoro accessorio dove troverà il link alla procedura FastPOA. Si fa inoltre presente che è in corso di sviluppo un nuovo sistema di ge-stione delle deleghe per consulenti, rappresentanti legali e interme-diari autorizzati, a seguito del quale la procedura telematica FastPOA sarà resa accessibile direttamente dal sito istituzionale, senza neces-sità di abilitazioni preventive.

Salute e Sicurezza: la nuova strategia UE 2014-2020

Lavoro accessorio: nuova procedura telematica

Pagina a cura di Pio Rendina

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