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La Flavescenza dorata continua a manifestarsi in modo sempre più preoccupante in tutti i territori viticoli italiani; negli anni si è diffusa in altre nazioni europee oltre alla tradizionale presenza nella vicina Francia. Nella Provincia di Alessandria dal 1998, anno in cui dapprincipio nel tortonese ha fatto la sua comparsa in forma massiccia, ad oggi, in tutti i territori vitati regionali non ha dato segnali di riduzione di virulenza. E’arcinoto che la Flavescenza dorata viene trasmessa da viti infette a viti sane da un vettore, l’insetto cicadellide Scaphoideus titanus, originario del continente Nord Americano che negli anni ’50 si è diffuso in Francia e quindi in Italia, ove è comparso per la prima volta in Veneto. A causa di questa malattia, la stragrande maggioranza delle piante colpite, a breve e medio termine disseca e muore. Occorre sempre ricordare che la Flavescenza dorata (FD) non è una malattia che mette in pericolo la produzione di uva dell’anno; la FD arreca danni all’intero patrimonio viticolo aziendale, oltre che provinciale e regionale, con gravissime ripercussioni anche in termini di sostenibilità, territorio, paesaggio, turismo enogastronomico, di sempre crescente importanza sociale ed economica. Come già abbiamo avuto modo di ricordare nel numero dello scorso mese di gennaio, dal punto di vista normativo, in Italia, dal 2000 all’estate del 2023 è stato in vigore un decreto di Lotta obbligatoria che veniva applicato con linee guida di intervento annuali da parte Settore Fitosanitario Regionale; il Decreto di Lotta Obbligatoria è stato abrogato con il d.m. 292676 del 6 giugno 2023 pubblicato sulla GU n.187 del 11 agosto 2023, ed è stato sostituito con l’ordinanza n. 4 del MASAF, pubblicata sulla GU del 12 agosto 2023, che “definisce le misure fitosanitarie per il contrasto di Grapevine flavescence dorée phytoplasma, agente della Flavescenza dorata della vite, atte ad impedirne la diffusione nel territorio della Repubblica italiana”. La Regione Piemonte, per il 2024, ha dato applicazione all’ordinanza ministeriale con la Determinazione Dirigenziale 16 aprile 2024, n. 297 che prevede le strategie di difesa dei vigneti, che sono obbligatorie per tutti i viticoltori, professionali e hobbisti. Ecco, in breve, le strategie di difesa valide per tutti i viticoltori professionali e hobbisti, sia biologici che integrati: è sempre obbligatorio dopo ogni trattamento insetticida asportare la vegetazione sintomatica o capitozzare le piante; eliminare eventuali ricacci fino al momento dell’estirpazione del ceppo (comprese le radici), che dovrà avvenire entro la successiva ripresa vegetativa e comunque non oltre il 31 marzo. Le aziende biologiche devono comunque effettuare tali operazioni nel corso di tutta la stagione vegetativa anche se sono effettuati i trattamenti solo sui giovani. negli appezzamenti di vite dove è presente più del 20% di viti sintomatiche delle piante vive presenti, l’intero appezzamento di vite o parte di esso deve essere obbligatoriamente estirpato. La normativa prevede anche operazioni che dovranno essere realizzate nel periodo invernale, che saranno argomento di cui parleremo nei prossimi numeri del nostro giornale “L’Aratro”. Ed ecco in breve, le disposizioni riguardanti i trattamenti insetticidi: tutti i viticoltori devono obbligatoriamente rispettare le strategie e i prodotti fitosanitari indicati nei Bollettini e nei Comunicati pubblicati nella Bacheca dei bollettini sul sito ufficiale del Settore Fitosanitario e diffusi dai servizi tecnico-scientifici alla pagina https://www.regione.piemonte.it/web/temi/agricoltura/servizi-fitosanitari-pan/lotte-obbligatorie-flavescenza-dorata In ogni caso, i formulati commerciali utilizzabili contenenti le sostanze attive ammesse nella lotta all’insetto vettore devono riportare nell’etichetta la registrazione come coltura da difendere la vite e come avversità lo Scaphoideus titanus o le cicaline. La figura 1 riassume quale sia la tecnica da adoperare per la massima efficacia dei trattamenti.

Veniamo ora alle sostanze attive: per tutte le aziende non biologiche che quindi devono applicare la difesa INTEGRATA delle colture, sono due i trattamenti insetticidi obbligatori all’anno: il primo trattamento insetticida deve essere effettuato con un insetticida ad azione sistemica scegliendolo esclusivamente tra quelli contenenti i seguenti principi attivi (e non altri): Acetamiprid, Flupyradifurone, Sulfoxaflor; l’epoca di intervento sarà definita dal SFR sulla base dello sviluppo delle forme giovanili dell’insetto, e corrisponderà all’inizio della presenza delle ninfe di terza età. Il secondo trattamento insetticida deve essere effettuato con un insetticida ad azione abbattente scegliendolo esclusivamente tra quelli contenenti i seguenti principi attivi (e non altri): Etofenprox, Deltametrina (attenzione alle imprese che esportano vino perché in molti paesi – ad esempio negli USA - residui di deltametrina nel vino non sono ammessi), Esfenvalerate, Lambda-cialotrina, Tau-fluvalinate; l’epoca sarà quella corrispondente all’inizio della presenza delle ninfe di quinta età, immediatamente prima dello sfarfallamento dell’insetto adulto. La figura 2 riassume le modalità di intervento per le aziende in agricoltura integrata; nella figura non sono indicate le date per i trattamenti, perché l’esatto momento per i trattamenti sarà definito dal Settore Fitosanitario; la figura fornisce indicazioni generali. La figura contiene anche l’informazione che gli insetticidi a base delle sostanze attive candidate alla sostituzione, che devono essere registrati su vite contro lo scafoideus o le cicaline (Etofenprox, Esfenvalerate, Lambda-cialotrina), possono essere utilizzati una sola volta all’anno su vite a prescindere dall’avversità controllata: quindi solo per il secondo trattamento insetticida contro il vettore della Flavescenza e in nessun altra occasione.



Quindi, ecco quanto previsto per tutte le imprese viticole biologiche che aderiscano o meno all’intervento SRA29 (Produzione biologica): le aziende viticole in agricoltura biologica devono effettuare obbligatoriamente minimo due trattamenti insetticidi con piretro naturale (estratto di Chrysanthemum cinerariaefolium) sui giovani ogni 7-10 giorni, nel mese di giugno; il posizionamento dei trattamenti deve essere stabilito tenendo in considerazione la fioritura della vite e il ciclo dello scafoideo. In aggiunta ai trattamenti obbligatori con piretro naturale possono essere effettuati trattamenti sui giovani con altri prodotti utilizzabili in agricoltura biologica, presenti nei Disciplinari 2024 di Produzione Integrata, difesa della vite, contro Scaphoideus titanus o cicaline: ma questi non potranno in alcun modo sostituire i due trattamenti obbligatori con piretro (sono solo un’eventuale integrazione). La figura 3 riassume le modalità di intervento per le aziende in agricoltura biologica; nella figura non sono indicate le date per i trattamenti, perché l’esatto momento per i trattamenti sarà definito dal Settore Fitosanitario; la figura fornisce indicazioni generali.
Anche i rivenditori di fitofarmaci sono tenuti alla diffusione delle misure obbligatorie inerenti i trattamenti insetticidi definiti dalla Regione Piemonte. Inoltre tutte le aziende dovranno provvedere alla registrazione degli interventi insetticidi nel registro dei trattamenti. Oltre a queste misure essenzialmente rivolte ai viticoltori professionali e ai viticoltori hobbisti, occorre sottolineare che sono tenuti a dare attuazione alle misure i soggetti pubblici o privati responsabili dell’effettuazione degli interventi di manutenzione e di bonifica del territori, attraverso l’estirpo di tutte le piante di vite nelle aree con viti inselvatichite, comprese le aree non agricole (bordi strada, aree fluviali, aree incolte, massicciate ferroviarie e autostradali). Inoltre, la Regione ha previsto la collaborazione dei Carabinieri forestali (CUFAA) e dell’Ispettorato repressione frodi (ICQRF). Stiamo organizzando il nostro sistema di comunicazione per fornire a tutti i viticoltori le corrette, necessarie e tempestive informazioni per consentire a tutti di organizzare la difesa dei propri vigneti nel modi più efficace e efficiente possibile.