L’obiettivo ‘Fame Zero’ è un imperativo che responsabilmente gli imprenditori agricoli si sono assunti e a cui stanno lavorando incessantemente per raggiungerlo.
L’obiettivo ‘Fame Zero’ è un imperativo che responsabilmente gli imprenditori agricoli si sono assunti e a cui stanno lavorando incessantemente per raggiungerlo. Lo ha sottolineato la giunta esecutiva di Confagricoltura, riunitasi in occasione della “Giornata mondiale dell’alimentazione” indetta dalla FAO il 16 ottobre.
“I paradossi dell’accesso al cibo sono evidenti – ha messo in evidenza il presidente di Confagricoltura Alessandria e componente della Giunta nazionale Luca Brondelli di Brondello - con 821 milioni di individui sulla terra che ancora oggi soffrono la fame e con 1 persona ogni 3 che è malnutrita. D’altro canto, una persona su 8 nella nostra civiltà occidentale, soffre di obesità o di malattie connesse alla cattiva o eccessiva alimentazione”.
Ad avviso di Confagricoltura sono tanti e molteplici i temi che si intrecciano tra di loro: fame zero e lotta allo spreco alimentare, eliminazione delle disparità di accesso al cibo e affermazione di nuovi stili di vita e alimentari. A ciò si aggiungano i problemi che riguardano la produttività agricola che deve crescere ma riducendo l’impatto sulle risorse ambientali e naturali; che deve aumentare ma adattarsi ai cambiamenti climatici che tendono a far ridurre le rese produttive, laddove invece si devono espandere.
Senza dimenticare però che lo spreco alimentare ha due facce – ha osservato ancora l’Organizzazione degli imprenditori agricoli - Da una parte è un segnale di forti disparità a carattere sociale ed economico nel mondo. Dall’altra parte, è connesso ad un’agricoltura di sussistenza di molte popolazioni, fatta con scarse risorse tecnologiche, strumenti inadeguati, situazioni climatiche sfavorevoli, tensioni politiche; condannata a produrre quantitativamente e qualitativamente in modo ridotto e che perde (spreca) parte di quello che realizza per carenza di strutture e infrastrutture di stoccaggio, conservazione trasporto e lavorazione dei raccolti.
Senza dimenticare le nuove malattie delle piante che si diffondono anche grazie alle diverse condizioni ambientali, come, nel nostro Paese, la cimice asiatica nel settentrione o i virus della tristezza al Sud, che sta distruggendo i nostri agrumi; insetti alieni e contagi virulenti riescono a sopravvivere e diffondersi a causa degli inverni miti e dell’aumento delle temperature.
“Nonostante tutto - ha evidenziato il Presidente di Confagricoltura Alessandria - gli agricoltori occidentali fanno la loro parte per produrre risorse alimentari per tutti, con un impegno straordinario in chiave sostenibile e basandosi sul rinnovamento tecnologico. Servono però il supporto costante ed incessante della scienza e dei governi. L’agricoltura, tecnologica e sostenibile, produttiva e virtuosa, deve essere la priorità delle politiche mondiali”.
Ci auguriamo che la Giornata dell’alimentazione faccia riflettere – ha concluso la giunta di Confagricoltura - E’ giunto il momento di uno sforzo collegiale dei governi per superare le tensioni e le guerre commerciali. Serve volontà politica per affermare nuovi equilibri, pacificazione e benessere.
Alessandria, 15 ottobre 2019