Confagricoltura Alessandria
14-09-2020
Confagricoltura Alessandria sull’andamento della campagna nocciole: preoccupazione per i prezzi all’origine

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Confagricoltura Alessandria sull’andamento della campagna nocciole: preoccupazione per i prezzi all’origine

“Quest’anno attestiamo una produzione a macchia di leopardo all’interno della stessa area alessandrina: negli impianti più vecchi è stata inferiore, negli impianti più giovani è stata superiore rispetto alla media. In generale si aggira intorno a 20 q/ha. Non siamo, quindi, né ai livelli del 2016, quando si è avuta una produzione straordinaria, né ai livelli di due anni fa e dell’anno scorso, con rese molto scarse. In altre parole, è un’annata nella media. A livello sanitario, l’unico problema segnalato quest’anno è la presenza di danni da cimice” esordisce così il produttore corilicolo, Stefano Alizeri di Nocciole On Sale di Visone.

L’aspetto che, però, preoccupa maggiormente i produttori di nocciole associati a Confagricoltura Alessandria è il prezzo. Il mercato corilicolo adesso è fermo. Gli imprenditori agricoli non stanno consegnando il prodotto, perché la remunerazione è davvero bassa.

In Turchia le produzioni sono state basse, ma a fine luglio scorso il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan ha comunicato, a reti unificate, i nuovi prezzi di acquisto delle nocciole prodotte dai corilicoltori turchi regolarmente censiti che hanno quotazioni più elevate rispetto all'anno scorso e si attestano su 22,5 lire turche al chilo (circa 250 euro/q). “Le Nocciole Piemonte sono sempre state le più care tra tutte quelle italiane, ma adesso sono valutate a un prezzo poco più alto delle turche (300 euro/q). In passato vi è stato sempre un gap di circa 100 euro tra i due prodotti, senza contare le spese di trasporto, dogana ed intermediari per le nocciole turche” commenta Alizeri.

Per Confagricoltura Alessandria ciò non è accettabile, in quanto le caratteristiche della Nocciola Piemonte sono elevate: si pela più facilmente e ha qualità organolettiche  superiori. A livello di impiego, la nostra nocciola viene usata come prodotto d’élite (tostata, zuccherata o per tutti quei prodotti in cui il gusto della nocciola deve primeggiare) soprattutto nell’industria dolciaria del Piemonte, dove vi sono grandi brand che utilizzano solo DOP e IGP.

In provincia di Alessandria si producono due IGP di tonda gentile, Nocciole Piemonte IGP e Nocciole Monferrato IGP. Sul territorio provinciale il nocciolo si coltiva in circa 860 aziende (su un totale piemontese 8.854 unità) con una superficie 2.800 ha (su 24.739,70 in Piemonte) e una produzione raccolta nel 2019 di 30.000 q. (341.205 q. in Piemonte) (fonte Agrion). E i dati sono in crescita progressiva.

“Di fronte a questa situazione incerta del comparto corilicolo, Confagricoltura Alessandria esorta la Regione Piemonte ad istituire quanto prima un tavolo regionale per programmare il futuro in modo condiviso con tutti gli attori della filiera” conclude il presidente dell’associazione agricola Luca Brondelli.

Alessandria, 14 settembre 2020

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