Il problema della Peste Suina Africana è sempre più grave. C'è il pericolo che l'infezione diventi endemica, mettendo a repentaglio l'intera produzione italiana
Il problema della Peste Suina Africana è sempre più grave. C'è il pericolo che l'infezione diventi endemica, mettendo a repentaglio l'intera produzione italiana di insaccati e prodotti a denominazione di origine protetta.
Confagricoltura, dopo il ritrovamento di un cinghiale infetto alla periferia di Roma, torna a chiedere alle istituzioni un impegno urgente per affrontare le emergenze. "Leggiamo che a giorni dovrebbero essere avviati i lavori per la costruzione delle recinzioni con reti metalliche nella zona infetta tra Piemonte e Liguria, ma le informazioni in nostro possesso sono altre” dichiara Luca Brondelli di Brondello, presidente di Confagricoltura Alessandria.
La società di committenza S.C.R. Piemonte, infatti, ha pubblicato sul proprio sito
https://www.scr.piemonte.it/it/bandi-di-gara/interventi-di-realizzazione-di-barriere-artificiali-tra-piemonte-e-liguria-contenimento-della un avviso pubblico esplorativo per individuare gli operatori economici da invitare a successive negoziazioni per l’affidamento “degli interventi di realizzazione di barriere artificiali tra Piemonte e Liguria a contenimento della diffusione della peste suina africana”.
Com’è indicato nell’avviso – chiarisce Confagricoltura Alessandria - gli interventi, suddivisi in più appalti, consisteranno nella realizzazione di una barriera artificiale a contenimento della diffusione della Peste Suina Africana, della lunghezza totale complessiva di circa 170 km tra Piemonte e Liguria (circa 100 km Piemonte e 70 km Liguria). La rete dovrà essere a stretto contatto con il suolo, posta (rispetto ai pali) sul lato dell'area infetta, o di fronte all'area da proteggere; a seconda del livello di rischio della zona dovrà essere aggiunto un filo spinato, teso al massimo a livello del suolo e fissato ai paletti e si potranno aggiungere pioli di ferro tra i pali di legno per rendere più stretto il contatto tra il fondo della rete e il terreno.
L’avviso di S.C.R. prevede che le manifestazioni d’interesse da parte degli operatori economici debbano essere presentate esclusivamente in modalità telematica, attraverso piattaforma di e-procurement SINTEL, entro il termine perentorio delle ore 15 del 10 giugno prossimo. Valutate le proposte pervenute e perfezionata la fase di progettazione S.C.R invierà una lettera di invito a presentare offerta “agli operatori economici individuati da parte della stazione appaltante”. I tempi perciò, secondo Confagricoltura Alessandria, non potranno essere veloci.
"Al di là dell’utilità del posizionamento delle reti di recinzione – dichiara il presidente di Confagricoltura Alessandria Luca Brondelli – è necessario intervenire con urgenza per evitare che i cinghiali escano dall'area infetta e per avviare, negli altri territori, un massiccio piano di depopolamento per contrastare la diffusione del virus. Ormai una decina di giorni fa abbiamo segnalato alla Regione che negli altri territori, di fuori della zona infetta, le azioni di depopolamento dei cinghiali procedono a rilento e in alcune aree sono praticamente fermi. Chiediamo risposte urgenti e interventi immediati, per scongiurare il rischio che si blocchi l’intera filiera produttiva del Parma e del San Daniele”.
Alessandria, 10 maggio 2022