Gli investimenti in innovazione e digitale spingono verso l’agricoltura del futuro
Gli investimenti in innovazione e digitale spingono verso l’agricoltura del futuro
Il VII Censimento generale dell'agricoltura dell’ISTAT “fotografa” il processo di rafforzamento imprenditoriale del settore primario.
Dai dati presentati ieri emerge chiaramente il profilo dell’azienda agricola del futuro, con elementi valorizzati più volte da Confagricoltura: imprese di dimensioni maggiori rispetto al passato, che mettono al centro della propria strategia le innovazioni e il digitale. Imprese impegnate nella diversificazione delle proprie attività, a partire dalla produzione di energia rinnovabile.
“Il processo in atto – evidenzia Paola Sacco, presidente di Confagricoltura Alessandria - è testimoniato dalla riduzione del numero di aziende dal 2010 al 2020 (- 29,9%) a fronte di un aumento delle dimensioni, con il traguardo storico di 11 ettari in media per impresa. Senza però dimenticare che, aldilà della posizione in ambito europeo in termini di estensione media delle aziende, l’agricoltura italiana è al primo posto per creazione di valore aggiunto”.
Strutture aziendali più organizzate portano anche un innalzamento dell’offerta di lavoro. L’ISTAT descrive un settore in cui il lavoro familiare resta prevalente, ma che vede una crescita interessante di quello salariale.
Dall’indagine emerge con chiarezza un modello di impresa che coincide, sostanzialmente, con quello a cui guarda Confagricoltura, ma tuttavia Sacco avverte: “Bisogna allungare il passo. Ad esempio è ancora limitata la presenza di giovani agricoltori che, insieme all’imprenditoria femminile, sono in grado di dare una maggiore spinta verso la modernizzazione”.
“L’ultimo Censimento – conclude la Presidente di Confagricoltura - descrive un mondo agricolo vitale e orientato allo sviluppo sostenibile, che può ancora crescere per conquistare nuovi spazi sui mercati interni e a livello internazionale”.
Alessandria, 29 giugno 2022