Anche nel 2023 la Flavescenza dorata si è manifestata in modo sempre più preoccupante in tutti i territori viticoli italiani, valicando anche le nostre frontiere nazionali
Anche nel 2023 la Flavescenza dorata si è manifestata in modo sempre più preoccupante in tutti i territori viticoli italiani, valicando anche le nostre frontiere nazionali, essendo comparsa anche in alcune nazioni europee oltre alla tradizionale presenza nella vicina Francia.
Nella Provincia di Alessandria si è manifestata in tutte le aree viticole a partire dal 1998, anno in cui dapprincipio nel tortonese ha fatto la sua comparsa in forma massiccia. Dalla fine degli anni ’90 si è insediata in tutta la Regione.
Ormai tutti i viticoltori sanno che la Flavescenza dorata viene trasmessa da viti infette a viti sane da un vettore, l’insetto cicadellide Scaphoideus titanus, originario del continente Nord Americano che negli anni ’50 si è diffuso in Francia e quindi in Italia, ove è comparso per la prima volta in Veneto.
La trasmissione della malattia avviene mediante la suzione della linfa da parte dell’insetto sulle piante infette; il fitoplasma si insedia nelle ghiandole salivari dell’insetto; nel momento in cui l’insetto, che conserva nel proprio organismo il fitoplasma, si sposta per cibarsi di linfa su piante sane, inietta con la saliva anche l’agente della Flavescenza dorata, infettando una nuova pianta. A causa di questa malattia, la stragrande maggioranza delle piante colpite disseca e muore.
La valutazione dei danni non si deve limitare alla mancata produzione delle uve di alta qualità come quelle che vengono prodotte nei diversi areali vitati alessandrini, ma anche al patrimonio viticolo che qui da noi è simbolo di territorio, paesaggio, turismo enogastronomico, di eccezionale importanza sociale ed economica. Ma non solo: la ricerca della sostenibilità economica e ambientale che tutti i produttori alessandrini stanno cercando, viene ad essere seriamente compromessa.
Questo è dovuto al fatto che la difesa della vite dalla Flavescenza dorata è di tipo indiretto: infatti questa fitoplasmosi non è curabile. L’unico modo di difendere la vite è il controllo dell’insetto vettore con interventi mirati.
In Italia dal 2000 all’estate di quest’anno è stato in vigore un decreto di Lotta obbligatoria che veniva applicato con linee guida di intervento annuali da parte Settore Fitosanitario Regionale; il Decreto è stato abrogato con il decreto ministeriale n 292676 del 6 giugno 2023 pubblicato sulla GU n.187 del 11 agosto 2023, ed è stato sostituito con l’ordinanza n. 4 del MASAF, pubblicata sulla GU del 12 agosto 2023, che “definisce le misure fitosanitarie per il contrasto di Grapevine flavescence dorée phytoplasma, agente della Flavescenza dorata della vite, atte ad impedirne la diffusione nel territorio della Repubblica italiana”.
Anche per l’ordinanza, come per il precedente Decreto, è di basilare importanza il monitoraggio delle popolazioni dell’insetto nei vigneti. Monitoraggio rinforzato della malattia e del vettore specificato.
In continuità con le precedenti attività, e per fornire anche nel 2023 un importante contributo tecnico ai viticoltori e al Settore Fitosanitario Regionale, il Comitato di coordinamento per la difesa fitosanitaria integrata delle colture della Provincia di Alessandria, grazie all’indispensabile contributo finanziario della Camera di Commercio Alessandria - Asti, ha monitorato la diffusione sul nostro territorio dello Scaphoideus titanus.
Oggetto di monitoraggio sono stati ben 204 vigneti condotti con il metodo integrato (147) e con il metodo biologico (57), scelti in tutte le aree viticole provinciali, interessando ben 85 comuni; il risultato è stata una copertura ottimale del territorio provinc