Macfrut 2015: Agrinsieme lancia da Rimini la campagna «Buona e sana č l'ortofrutta italiana»

24/09/2015

Testimonial d’eccezione la campionessa mondiale di tuffi Tania Cagnotto. Per il coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Alleanza delle cooperative agroalimentari e Copagri oggi in Italia è “allarme rosso” per i consumi di frutta e verdura: persi in 15 anni 1,7 milioni di tonnellate. E intanto cresce l’emergenza obesità tra i bambini. Ora bisogna cambiare rotta: le parole chiave devono essere “informare” ed “educare”. Serve un’alleanza tra produttori e cittadini.

E’ allarme rosso per la salute degli italiani, soprattutto per i bambini che non danno il giusto peso al consumo di ortofrutta. In quindici anni gli acquisti sono diminuiti di 1,7 milioni di tonnellate di frutta e verdura (-18%) e la contrazione non accenna a fermarsi. Nel primo semestre di quest’anno è stato perso un altro 3%, con flessioni brusche soprattutto per agrumi (-6,8%) e ortaggi (-4,6%). Nel 2014 i consumi pro capite di prodotti ortofrutticoli freschi si sono fermati a 130,6 kg: vale a dire 360 grammi al giorno, al di sotto delle raccomandazioni OMS (almeno 400 grammi a persona al giorno). E’ la negazione evidente della Dieta Mediterranea e questo fa scattare un allarme sanitario. Perché al diminuire dei consumi di ortofrutta corrisponde un preoccupante aumento dell’obesità, soprattutto infantile. Circa il 12% dei bambini è obeso e nella fascia d’età tra i 6 e gli 11 anni ben uno su tre è in sovrappeso e tutto questo perché avendo abbandonato la Dieta Mediterranea - causa la crisi certamente, ma anche per colpa dell’adozione di regimi nutrizionali che fanno spazio al “junk food” - si è fatta strada un’alimentazione non corretta che ha pesanti ricadute sia sulla salute dei cittadini che sui conti della sanità. Basti pensare che oggi i costi sociali di obesità e sedentarietà toccano, in Italia, i 65 miliardi di euro all’anno: lo 0,38 per cento del Pil. Paradossale per un Paese come il nostro che non solo ha nel proprio patrimonio culturale la Dieta mediterranea, ma che è il primo produttore europeo di frutta e verdura e che ricopre i record della qualità e della salubrità in Ue. L’Italia detiene 32 Dop nel settore ortofrutta ed è il Paese che fa più controlli sui propri prodotti. I dati più recenti del ministero della Salute (anno 2013) lo confermano: la percentuale di controlli positivi con residui superiori alla norma è stata di appena lo 0,8% (in particolare 0,7% frutta e 0,9% ortaggi); irregolarità quindi molto contenuta e in decremento nel corso degli ultimi 10 anni. Questo dato è ancora più rilevante se confrontato con quello medio europeo, che si attesta all’1,7%, abbondantemente superiore rispetto a quello nazionale.

Numeri e questioni, dunque, che sono stati al centro oggi della conferenza stampa di Agrinsieme all’interno del “Macfrut 2015” in corso a Rimini. “Di fronte a questo scenario -hanno spiegato Giorgio Mercuri, Franco Verrascina, Giandomenico Consalvo, Antonio Dosi e Giovanni Luppi in rappresentanza del coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Aci e Copagri- abbiamo avvertito la necessità di rilanciare l’immagine della frutta e della verdura italiana, di dialogare con il consumatore per incentivarlo a consumare più ortofrutta spiegandone i benefici, peraltro accreditati dalla comunità scientifica internazionale. Certo salutiamo con soddisfazione la riedizione del programma europeo “Frutta nelle scuole”, ma volevamo dare un segno più forte e un’immagine ancora più positiva. Così abbiamo incontrato Tania Cagnotto, che è la tuffatrice con il più ricco carnet di medaglie di sempre nella storia d’Italia, per parlare del valore dell’ortofrutta italiana: valore economico, valore sociale, valore nutrizionale. In una parola il buono e il bello d’Italia. Con lei lanciamo una campagna che è un invito a tutti i consumatori: “Tuffati nella frutta perché è buona e sana, è ortofrutta italiana”.

Del resto Tania ha accettato con entusiasmo di fare da testimonial al ‘cibo della salute’: “Amo la frutta e la verdura, ne mangio moltissima e credo davvero che sia indispensabile per stare in salute e in forma. Penso che i ragazzi che ci prendono a modello dovrebbero seguirci non solo nei successi sportivi, ma anche nel nostro modello di vita. Per vincere bisogna sacrificarsi, lavorare tanto e tenersi in forma, rispettando il nostro corpo. Mangiare frutta e verdura significa volersi bene”.

Insomma, hanno ribadito i vertici di Agrinsieme, “diventa chiaro che oggi occorre incoraggiare e sostenere un’alimentazione sana e corretta. Le due parole chiave devono essere ‘informare’ ed ‘educare’. C’è bisogno di un’alleanza tra produttori e cittadini per incentivare il consumo di ortofrutta, necessaria sia per il benessere quotidiano che come prevenzione all’insorgere di malattie -hanno aggiunto- e al tempo stesso per sostenere il reddito delle 490mila aziende agricole che in Italia coltivano frutta e ortaggi, con la partecipazione attiva dell’esecutivo per campagne di promozione e azioni di sostegno al settore”.

Tania Cagnotto in pillole
Tania Cagnotto è nata a Bolzano dove continua a vivere e ad allenarsi ed è figlia d’arte: suo papà Giorgio – che anche il suo primo allenatore – è stato un mito dei tuffi negli anni 70 e anche la mamma – Carmen Casteiner –ha dominato scena nazionale dal trampolino. Tania è giustamente considerata la più grande tuffatrice italiana di tutti i tempi. Il suo ultimo trionfo è stato il 28 luglio scorso quando a Kazan ha vinto il titolo mondiale nel trampolino da un metro sconfiggendo le fino ad allora invincibili cinesi. Ma appena un mese prima a Rostock Tania ha conquistato tre medaglie d’oro ai campionati europei: dal trampolino un metro, dal trampolino tre metri e ancora dal trampolino tre metri nel sincro in coppia con Francesca Dallapè. Questa vittoria le consacra come la coppia più longeva e vincente del nuoto mondiale. In totale Tania Cagnotto ha conquistato ai mondiali una medaglia d oro, tre d’argento, sei di bronzo. Agli europei ha conquistato 17 medaglie d’oro, 4 d’argento e 4 di bronzo. Il primo titolo in assoluto Tania lo ha conquistato agli Europei Giovani di Acquisgrana nel 99 vincendo l’oro sia nel trampolino da 3 metri che nella piattaforma. Sempre nel 99 ha vinto a Pardubice il suo primo mondiale giovanile dalla piattaforma. In totale gli ori ai mondiali giovanili sono stati 4 a cui si aggiungono 5 medaglie d’argento. Ai campionati europei giovanili Tania ha conquistato in tutto 9 medaglie d’oro, una d’argento e due di bronzo.

L’ortofrutta italiana in pillole
L’ortofrutta è il primo comparto agricolo italiano in termini di esportazione: vale 7 miliardi di euro. La produzione lo scorso anno ha toccato i 12 miliardi di euro rappresentando quasi un quarto dell’intera produzione agricola nazionale. Anche nei primi cinque mesi del 2015, rispetto allo stesso periodo del 2014, il valore dell’export mostra un andamento positivo per tutte le voci del segmento. In particolare molto bene il comparto orticolo, con una crescita in valore del 12,7%, a cui però corrispondono quantità in contrazione del 2,3%, probabile segno di un miglioramento della qualità (quindi delle quotazioni) del prodotto esportato. Sono 492.000 (il 30,5% del totale delle imprese agricole italiane) le aziende ortofrutticole presenti in Italia, alle quali è demandata la gestione di un milione di ettari di Superficie Agricola Utilizzata (SAU), circa l’8% del totale nazionale. L’Italia si colloca al primo posto in Europa per quanto riguarda sia il valore della produzione orticola (20% del totale Ue) sia per quella frutticola (20%); nel primo caso grazie anche al primato comunitario in termini di superfici (18% del totale orticole Ue), mentre per la frutta figuriamo al secondo posto (17%) dietro la Spagna che detiene il 30% della SAU a frutta in Europa.