Riforma PAC: per Agrinsieme dal «trilogo» possibili minacce per la risicoltura italiana e le colture arboree con i vincoli di «inverdimento»

21/06/2013

Agrinsieme ricorda come in queste convulse ore si stia discutendo a Bruxelles su alcuni aspetti cruciali della riforma della PAC ‘verso il 2020’.

“In base alle prime notizie relative al ‘trilogo’ tra Commissione, Consiglio e Parlamento europeo, in vista del decisivo Consiglio agricolo di Lussemburgo della prossima settimana, starebbero emergendo alcuni orientamenti che – commenta il coordinamento di Cia, Confagricoltura, Alleanza nazionale delle Cooperative che a sua volta ricomprende Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative e Legacoop Agroalimentare  - rappresentano una minaccia per la nostra agricoltura”.

Si tratta in particolare – osserva Agrinsieme - della necessità di realizzare ‘aree a focus ecologico’ per una certa percentuale delle superfici agricole delle aziende. Per il riso si starebbe ipotizzando di eliminare la deroga prevista nei mandati negoziali di Parlamento e Consiglio per le aziende con il 75% di colture in sommersione; mentre non si raggiungerebbe un consenso sufficiente per esentare le coltivazioni arboree da questo adempimento che rischia di gravare notevolmente sull’operatività aziendale.

“Confidiamo – ha concluso Agrinsieme - che nelle prossime ore si rifletta su questi aspetti e, anche grazie all’impegno dei nostri europarlamentari e del nostro Governo, si trovi una convergenza per evitare nuovi impegni a carico di una produzione chiave per il nostro sistema agricolo”.