Approvato il Codice Etico dell'associazione

12/11/2012

Con la legge n. 180 del 14 novembre 2011 “Norme per la tutela della libertà d’impresa - Statuto delle imprese” il legislatore ha introdotto importanti novità finalizzate a stabilire i diritti fondamentali delle imprese definendone lo statuto giuridico.

Tra queste numerose disposizioni riveste particolare interesse l’art. 3 della legge, (dedicato alla libertà associativa delle imprese) il quale dispone: “Entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, le associazioni di imprese integrano i propri statuti con un codice etico con il quale si prevede che le imprese associate e i loro rappresentanti riconoscono, tra i valori fondanti dell'associazione, il rifiuto di ogni rapporto con organizzazioni criminali o mafiose e con soggetti che fanno ricorso a comportamenti contrari alla legge, al fine di contrastare e ridurre le forme di controllo delle imprese e dei loro collaboratori che alterano di fatto la libera concorrenza. Il mancato rispetto del codice etico dell'associazione e dei doveri degli associati è sanzionato nei termini previsti dallo statuto e dallo stesso codice etico dell'associazione”.

Il contenuto espresso dalla norma impone alle Associazioni degli imprenditori di dotarsi entro il 15 novembre 2012 di un codice etico contro la criminalità e la mafia, che le imprese associate dovranno condividere se vorranno aderire ad associazioni rappresentative e di prevederne l’adozione in ambito statutario.

Confagricoltura Alessandria si è subito adoperata per deliberare il Codice Etico associativo in aderenza a quello confederale approvato a Roma.

Questa convalida da parte degli associati, intervenuti numerosi per l’occasione, è avvenuta nel corso dell’Assemblea Straordinaria che si è svolta questa mattina presso la Sede provinciale dell’Organizzazione degli imprenditori di Via Trotti, 122 ad Alessandria alla presenza del presidente Gian Paolo Coscia, dei tre vice presidenti Maurizio Stringa, Luca Brondelli di Brondello e Franco Priarone, del direttore provinciale Valter Parodi e dei Direttori di Zona.

In pratica la norma impone che il dovere etico di rifiutare rapporti con organizzazioni criminali o mafiose deve essere previsto negli statuti delle associazioni, come obbligo per gli associati, cui essi si assoggettano attraverso l’adesione all’associazione. Agli associati potranno essere comminate delle sanzioni, fino all’espulsione, nel caso in cui adottino comportamenti contrari alle regole etiche dell’associazione.

“Tutta Confagricoltura Alessandria – commenta il presidente Gian Paolo Coscia – dal singolo imprenditore agricolo ai massimi vertici dirigenziali, dovrà essere compartecipe e coinvolto nel perseguimento degli obiettivi confederali, sempre nel rispetto di quanto stabilito dal Codice Etico, in quanto ogni singolo comportamento non eticamente corretto, non solo provoca negative conseguenze in ambito confederale, ma danneggia l’immagine dell’intera categoria agricola e di Confagricoltura presso la pubblica opinione, presso il legislatore e la Pubblica Amministrazione”.

Alessandria, 12 novembre 2012


Approvazione codice etico

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