Confagricoltura incontra gli assessori che indicano le priorità

10/06/2010
CONFAGRICOLTURA INCONTRA GLI ASSESSORI CHE INDICANO LE PRIORITA’: FONDI PSR, AGEA, BUROCRAZIA, RAPPORTI CON LA GDO, ACCESSO AL CREDITO E MISURE ANTICRISI Confagricoltura si farà parte attiva per la realizzazione di un ordine del giorno che provenga dalla maggioranza del mondo agricolo organizzato, con le proposte su alcune tematiche di più pressante attualità. Lo ha detto il presidente dell’Organizzazione degli imprenditori agricoli Federico Vecchioni chiudendo l’incontro promosso con gli assessori regionali all’Agricoltura. Nel corso dell’incontro Vecchioni ha ricordato alcune urgenze che richiedono risposte immediate: come il ripristino di un trattamento agevolato per il gasolio sotto serra e la stabilizzazione della fiscalizzazione degli oneri sociali “che non è un problema solo del Sud ma del lavoro agricolo italiano; la scadenza del 31 luglio è incombente e la questione non può certo essere affrontata una settimana prima”. Sulla stabilizzazione delle agevolazioni previdenziali si è dichiarato d’accordo il presidente della Commissione Agricoltura della Camera Paolo Russo che si è augurato che una risposta possa venire già dalla manovra economica, il cui testo è all’esame del Senato. Tra i temi in primo piano sollevati dal presidente Vecchioni quello dei contratti di filiera per la integrazione dell’agricoltura con la trasformazione e la distribuzione. “Da questo sistema passa il rafforzamento non solo dell’agricoltura, ma della filiera, bisogna fare uno sforzo per giungere a questo obiettivo”. Quindi il problema del funzionamento di Agea e degli enti pagatori (“un tema che tocca i nervi scoperti delle imprese agricole in grave crisi”). Poi la questione dell’articolo 45 della manovra che abroga l’obbligo di ritiro da parte del Gse dei certificati verdi in esubero sul mercato e quelli invenduti nel triennio 2009-2011, uno strumento introdotto dalla Finanziaria 2008 che ha consentito la stabilizzazione del prezzo dei certificati e che va assolutamente mantenuto. E ancora il problema della semplificazione e la grande questione dei fondi comunitari per i piani di sviluppo rurale delle Regioni a rischio di disimpegno. Quindi sulla politica agricola comune: “La crisi farà slittare il ‘post 2013’ al 2015? E’ possibile in questo momento in cui non si vogliono rompere equilibri. Per quanto ci riguarda siamo disponibili a ridiscutere sull’aiuto storico per le aziende agricole che hanno cessato l’attività. Ma se un’impresa è vitale e dà occupazione non c’è ragione che il titolo storico non resti come punto di riferimento”. Un dibattito proficuo quello avviato con gli assessori regionali che ha spinto il presidente Vecchioni a chiedere di farlo diventare un appuntamento periodico di confronto. Il problema dei fondi comunitari a rischio è stato al centro della discussione. Il coordinatore degli assessori regionali Dario Stefano (Puglia) ha espresso il pensiero di tutti i colleghi: “C’è la volontà comune che i fondi non vadano persi. Ci diamo una settimana di tempo per verificare con Agea come è possibile semplificare le procedure”. Stefano ha quindi rimarcato la volontà degli assessori regionali all’Agricoltura “di rimanere uniti”, in modo da essere interlocutori più autorevoli. Va imboccata la strada della semplificazione (“le procedure appesantiscono le spese”); va affrontato il tema dell’efficienza Agea (“Agea non è un’anomalia delle Regioni”). L’assessore Tiberio Rabboni (Emilia Romagna) ha sottolineato come “la bussola per orientarsi nelle politiche di sviluppo debba essere quello della redditività. E di conseguenza vanno affrontate le discrepanze (Agea da una parte, la GDO dall’altra) nei rapporti con le imprese. Molte delle proposte del progetto Futuro Fertile di Confagricoltura vanno proprio in questa direzione e sono abbordabili”. Giambattista Bufardeci (Sicilia) ha rimarcato il problema dell’accesso al credito; “bisogna ragionare anche se non sia il caso di rimodulare le risorse del PSR per specifiche misure anticrisi”. Per Claudio Sacchetto (Piemonte) vanno riviste le regole che spesso si traducono solo in tasse e balzelli; e sul PSR ha ricordato la sua finalità “di essere un moltiplicatore economico”. Il problema della GDO e di un atteggiamento aggressivo verso il settore primario (“non si vive di promozioni”) è proposto anche da Franco Manzato (Veneto). Paolo Petrini (Marche) è ritornato su Agea e sul “decadimento dei rapporti e sullo scadimento dei servizi che preoccupa notevolmente”.