Dichiarazioni Presidente Vecchioni e Ministro Galan

07/07/2010
“Da Ferrara può partire la decisione di declinare il Sindacato della proposta in quello della mobilitazione. Se dalla Finanziaria non arriveranno risposte anche per l’agricoltura, se non arriveranno gli incentivi concessi agli altri settori produttivi, Confagricoltura tornerà a rivendicare il suo ruolo di Sindacato e, accanto al dialogo, ci sarà la presenza nelle piazze. Decideremo nella Giunta dell’8 luglio”. Così ha detto il presidente nazionale Federico Vecchioni all’assemblea di Confagricoltura Ferrara. “Abbiamo capacità di proporre e di rivendicare, non vogliamo che qualcuno possa confondere i comportamenti responsabili e corretti con la capacità di difendere la rappresentanza”. Lo ha precisato Vecchioni, chiarendo: “Non siamo contro il governo, ma per gli agricoltori, accanto al ministro”. Poi ancora: “Gli incentivi devono valere per un 1.400.000 agricoltori che ogni mattina si alzano e vanno a lavorare per le proprie imprese e per il Paese. Dobbiamo ridare voce al popolo agricolo. Abbiamo idee, valori, e un credo che non intendiamo sottacere”. Quindi, consegnando al ministro per le politiche agricole Giancarlo Galan il pacchetto economico del progetto di Confagricoltura per la ristrutturazione ed il rilancio del settore, il presidente Vecchioni ha sottolineato che “Futuro Fertile, nasce dalla volontà chiara di essere un progetto guidato dagli agricoltori”. “Quello che sento esporre dal presidente Vecchioni e colgo in questo progetto è una visione seria del futuro - ha risposto il ministro -. Qui non ci sono richieste di aiuto, ma soluzioni a costo zero. Questo il modo di pensare e di agire che caratterizza il vero imprenditore. Di certo l’agricoltura merita più di quello che gli viene dato”. Poi una promessa: “C’è una tassa che equivale al 6% della vostra attività fatta di timbri, procedure, carte che deve essere eliminata. Lo Stato deve avere fiducia nel cittadino, l’autocertificazione è stata inventata per questo. Io mi batterò perché sia così, cosa che non farò per posizioni indifendibili come quelle dei soldi non spesi per i PSR o delle multe per lo sforamento delle quote latte. Su questo capitolo abbiamo già perso 1,7 miliardi di euro e rischiamo una procedura di infrazione Ue. Io voglio provare ad essere una persona seria anche se continueranno a mettermi i trattori sotto casa”.