Accordo sui Contratti Agrari

15/03/2010
Questa mattina presso la Sala Refettorio della Camera di Commercio di Alessandria si è svolta la conferenza stampa di presentazione del terzo Accordo Collettivo sui Contratti Agrari per la provincia di Alessandria. Al tavolo dei relatori, che hanno firmato l’Accordo, erano presenti il presidente di Confagricoltura Alessandria Gian Paolo Coscia, il presidente di CIA Alessandria Carlo Ricagni, il vice presidente anziano di Coldiretti Alessandria Renato Baldi e il presidente dell’Associazione Proprietà Fondiaria Alessandria Nicolò Calvi di Bergolo. Il contratto di affitto è sempre stato uno strumento indispensabile per lo sviluppo delle aziende agricole e per il miglioramento dell’assetto fondiario, caratterizzato ancora da una notevole polverizzazione degli appezzamenti di terreno. Sono trascorsi ventotto anni dall'entrata in vigore della Legge 3 maggio 1982 n. 203 che disciplina a tutt'oggi l’affitto dei fondi rustici, nonostante le molte critiche, le diversità di valutazione, la decisione della Corte Costituzionale che ha dichiarato l'incostituzionalità del meccanismo di calcolo del cosiddetto “equo canone” basato sul reddito dominicale del Catasto terreni del 1939. La legge 203/1982 contiene però un articolo, il 45, che prevede contratti in deroga, purchè stipulati con l'assistenza delle rispettive Organizzazioni Professionali Agricole maggiormente rappresentative a livello nazionale, tramite le loro Organizzazioni provinciali. Il contratto in deroga previsto dall'art. 45 si è dimostrato l'unico strumento capace di conciliare le esigenze della proprietà concedente e dell'impresa agricola affittante. Confagricoltura, Coldiretti e Cia della provincia di Alessandria, insieme alla Proprietà Fondiaria provinciale, già nel 1993 si resero conto della necessità di omogeneizzare l'attività di assistenza richiesta dalla legge e stipularono il primo Accordo Collettivo in materia di Contratti Agrari in provincia di Alessandria. Si tratta di un insieme di norme dettate dall'esperienza maturata negli anni e dalla necessità di favorire lo sviluppo del contratto d'affitto e quindi dell'agricoltura alessandrina. L'Accordo, che è stato il primo ad essere stipulato in Italia, ha influito molto positivamente nei rapporti tra proprietari concedenti ed affittuari tant'è che da allora è stato rinnovato per tre volte e tacitamente prorogato sino al 10 novembre 2009. Le Associazioni, anche alla luce dell'esigenza di rivedere e aggiornare alcune norme, hanno avviato una serie di consultazioni che hanno portato alla stesura del nuovo Accordo che regola le affittanze agrarie dall' 11 novembre 2009 sino al 10 novembre 2013. Il nuovo Accordo è stato concluso il 14 dicembre 2009 con la positiva volontà delle Associazioni di continuare sulla strada di accordi mirati a favorire la formazione di unità produttive economicamente valide. L'Accordo prevede due tipi di contratti, quelli di fondi rustici dotati di fabbricati, magazzini, stalle e colture specializzate (che dovranno avere una durata da 6 a 9 anni) e quelli di arrotondamento per appezzamenti senza strutture, complementari ad imprese agricole già con una loro dimensione (per i quali è prevista una durata non inferiore ai due anni). L'Accordo prevede poi una serie di principi per quanto riguarda la determinazione del canone, che dovrà essere commisurato alla fertilità, all'accorpamento, all'ubicazione del fondo, alle strutture produttive, alla dotazione di fabbricati ed alla durata del contratto stesso. Il canone potrà essere corrisposto in denaro o in riferimento ad una quantità di prodotto agricolo o, in alternativa, in natura e allora anche con un minimo in denaro garantito. Per quanto riguarda i vigneti il calcolo del canone sarà riferito alla quantità delle uve prodotte, alla varietà dei vitigni, all'esposizione, al sistema d'allevamento, alla resa produttiva; per quanto riguarda invece i noccioleti, il canone potrà essere commisurato al valore in denaro della quantità di nocciole in guscio. Articoli specifici riguardano le affittanze di terreni compresi in piani urbanistici e la possibilità di eseguire miglioramenti. E' stata istituita infine una Commissione di indirizzo e vigilanza con la finalità di verificare il rispetto dell'Accordo e di discutere e risolvere problematiche particolari. All'accordo sono allegate le tabelle indicative dei canoni, differenziati per coltura e per giacitura dei terreni, con dei valori che rappresentano gli importi e le quantità di prodotto più ricorrenti ed ai quali occorre fare riferimento nella normalità. Alessandria, 15 marzo 2010

Il tavolo dei relatori